24 settembre 2009
Mimmo Di Pietro ringrazia Riccardo Affinito
Mimmo Di Pietro

 

 

                                                                                                                 Viterbo,   22  settembre 2009 

 

 

           Caro Riccardo, sono Mimmo Di Pietro, ho ricevuto i tuoi saluti, graditissimi,  ti ringrazio e ricambio affettuosamente.

Desidero ringraziare, prima di tutto, i gestori di ViviTelese perchè con la creazione di questo sito hanno dato a noi tutti la possibilità di incontrarci.

          

 Leggendo le tue svariate e bellissime  “opere”  il mio pensiero è subito andato lontano quando, ragazzi lì a Telese,  trascorrevamo le giornate divertendoci molto ma in maniera semplice. Mi ricordo alcuni giochi che eravamo soliti fare, come giocare a  “mazza e piuze”  (correggimi nel dialetto)  sul piazzale della chiesa (quanti vetri rotti e che fughe!!!!); andare a giocare a ping-pong in parrocchia (quante partite con Pasquale Ricci); andare la sera d’estate alle Terme ad ascoltare i complessini e “cercare” di ballare, oppure per vedere qualche manifestazione importante si scavalcava il muro di cinta (verso il campo sportivo) e si entrava!!!!;  andare al lago a fare il bagno con le camere d’aria (quelle dei camion) che mi dava il meccanico “Giovanni Zotti”, mi pare si chiamasse così, (quello vicino a Liverini); quante ancora se ne combinavano sul treno quando si andava a scuola a Benevento con il treno delle 06.20/06.30 (mi pare), sempre di corsa per andare a prenderlo; o durante il periodo natalizio quando  andavamo a sparare le  “botte a muro”  sul muro della villa della “Contessina”; quanti ricordi e che spensieratezza in quelle nostre giornate.  

 

Certo che ne sono passati di anni, è vero sono quasi 40, ma sembra ieri, tanto sono vivi i ricordi nella mia mente per la bellezza di quei momenti vissuti con tanti amici.

 

Mio fratello Antonio mi ha parlato del sito  “vivitelese” ,  molto bello e interessante, e dei tuoi racconti ivi contenuti, non ti conoscevo sotto questa veste di poeta, narratore e cantastorie, bravo, bravo veramente, e leggendo i tuoi scritti ho rivissuto i momenti più belli della spensierata gioventù, ho visto tante foto di amici che avevo perso di vista.

 

Ho letto ancora tanti altri racconti, aneddoti e vignette ideate e scritte da persone che non ricordavo più (come Aldo Maturo) e altri.  Sono contento veramente.

 

Come non ricordarsi, poi, di tutti quei personaggi un pò particolari che hai così bene ricordato e descritto, che hanno caratterizzato quel periodo e che certamente sono rimasti impressi nella mente  di noi tutti, come:

-          “  o’ surdulillo ”;

-          “  Antimino “   (sempre così timido);

-          “  Pasquale Muzzone  -  il banditore  -  (con quella piccola trombettina di ottone un pò

    ricurva e la sua bicicletta, quando si fermava proprio davanti casa mia);

-          “  don Pasquale Vegliante “  - (che ricordo ancora benissimo);

-          “  don Mario Goglia “ -  quando, a me ed altri 4 (di cui non ricordo più i nomi) ci portò a   

   fare una gita a Montecassino con la sua Fiat 1100;

-          “  Biase Monteforte “  (o barbiere);

-          “  il campo di bocce di Scialone “  -  (di fronte casa mia)  a quanti “padrone e sotto” ho

    assistito;

-          “  zi Carmeniello e Luigi (i due barbieri) “ (è vero dei  “mantici”,  quante volte ci sono  

   andato anch’io, e anch’io a metà suonata, davo una caricata, e me ne scappavo….!!!!!! –

   però lui ci regalava sempre quelle caramelline alla liquirizia incartate (mi pare costassero 1   

   lira l’una), che ancora oggi si trovano.  Bello.

 

Ho chiesto ad Antonio la tua e-mail ma ancora non la conosceva, ti invio la mia, fatti sentire.

 

               Ci auguriamo, quanto prima, di fare una grande  “rimpatriata”  per poter tutti insieme  rievocare i bei tempi trascorsi e trascorrere ancora tanti momenti felicemente insieme.

 

Ciao a te, ciao a tutti,  Mimmo

 

 

     

  Il Cantastorie  Riccardo Affinito


Per intervenire: invia@vivitelese.it