La terapia di gruppo
Tre amiche, con i
tre rispettivi figli, frequentavano lo studio di
un neuropsichiatra ove si praticava la terapia
di gruppo.
Allorché il ciclo
di cure ebbe fine, il medico si rivolse alla
prima delle tre amiche e le disse:
-
Signora, lei è
affetta dalla sindrome del cibo; lei ha sempre
uno smodato desiderio di mangiare, tant’è vero
che ha chiamato suo figlio “Spaghettino”.
Si rivolse alla
seconda delle amiche e le disse:
-
Lei invece, cara
signora, è affetta dalla sindrome del danaro;
lei ha sempre un smodato desiderio di spendere,
tant’è vero che ha chiamato la sua bambina “Eurina”.
Si rivolse infine
alla terza amica, ma prima che potesse
cominciare a parlare, la signora si alzò di
scatto, afferrò suo figlio per una mano e
trascinandolo via gli disse:
-
“Cazzillo,
jammuncenne a mammà, ca stu’ duttore nun
capisce
niente!
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