Un
giovane studente stava sostenendo l’esame di
ornitologia ed il professore che l’interrogava
aveva sulla cattedra tre gabbiette con dentro
tre diversi uccelli, ma tutte coperte da un
panno che non consentiva di vederne il
contenuto. Alza il panno che copriva la
prima gabbietta quel tanto che basta a mostrare
le zampe dell’uccello che c’era dentro e,
rivolto allo studente gli chiede:
Prof.: Mi sapresti dire di quale uccello si
tratta?
Stud.: Mannaggia ‘a miseria…‘o tengo ncopp’a
ponta d’’a lengua…ma nun m’arricordo.
Fosse nu’ miérulo?
Prof.: Eh no! Si tratta di un tordo. Cominciamo
malino, però non ti scoraggiare perché c’è tempo
per recuperare.
Mostra al ragazzo le zampe dell’uccello che si
trovava nella seconda gabbietta e gli domanda:
Prof.: Guardando le sue zampe, sapresti
riconoscere l’uccello chiuso in questa
gabbietta?
Stud.: Me pare nu’ frungillo.
Prof.: Purtroppo hai sbagliato un’altra volta.
Si tratta di cardellino. Ti è rimasta un’ultima
possibilità se mi dici il nome dell’uccello che
si cela nella terza gabbietta.
Stud.: Ah!, chisto ‘o saccio ‘o vì! E’ nu’
beccafico!
Prof.: Ma che beccafico d’Egitto!? Non lo vedi
che è un canarino? Purtroppo ti devo rimandare a
Settembre. Com’è che ti chiami?
Stud.: Il ragazzo si alza, fa un passo indietro
rispetto alla cattedra, si alza i pantaloni e
mostrando i piedi al professore gli dice:
Anduvina tu mó,
si sì cazzo!
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