(C) 2003-2005 by
Paolo Attivissimo --
www.attivissimo.net
Prima versione: 19 aprile 2003.
Ultimo
aggiornamento significativo: 31 marzo 2004
(alcune correzioni minori sono del 26/2/2005)
Altre pagine sullo stesso tema:
Cos'è un
dialer?
Un
dialer è
un programma che
altera i parametri della vostra connessione a
Internet, cambiandone soprattutto il
numero telefonico e sostituendolo con un
numero a
pagamento maggiorato su prefissi come il
costosissimo 899
(in Italia) o prefissi internazionali, dove
parte di quello che si paga per la telefonata
viene girato dall'operatore telefonico (Telecom
Italia, Albacom, eccetera) a una terza persona o
società: quella che appunto dissemina i dialer.
Il
dialer sarebbe di per sé uno strumento
lecito
del commercio via Internet. Ad esempio, una
società potrebbe usarlo per offrire consulenze o
informazioni per telefono e farsi pagare per
questi servizi direttamente tramite la bolletta
del chiamante, senza dover scomodare carte di
credito, fatture e quant'altro. Purtroppo, però,
questo strumento viene
abusato,
nel senso che viene offerto spessissimo in modo
disonesto,
ossia facendo di tutto per
nascondere i
veri costi di connessione.
Se
il programma si comportasse onestamente,
dichiarando in modo non ambiguo quanto costa il
servizio, il
meccanismo sarebbe perfettamente accettabile:
il consumatore
inequivocabilmente avvisato che decide
consapevolmente
di pagare
anche centoquaranta euro l'ora per
ricette, musica, suonerie o donnine (sono
questi, principalmente, i servizi offerti
tramite i dialer), ha sacrosanto diritto di
farlo (i soldi sono i suoi e ci fa quel che gli
pare). L'unica eccezione è costituita dai
servizi a carattere erotico e pornografico su
numerazione 166, 144 e 899, che sono
vietati
dalla legge italiana, come descritto più avanti.
Purtroppo la maggior parte dei
dialer è confezionata in modo
ingannevole.
Il costo finisce per essere nascosto dietro giri
di parole come
"0,041 euro al secondo", che non rendono
affatto l'idea che si tratta di
due euro e passa al minuto.
Figura 1. La schermata iniziale di un dialer:
riuscite a capire che usarlo costa 2,4 euro al
minuto?
Il nome della ditta è stato oscurato su
richiesta dell'interessato.
Nota: secondo una
segnalazione di una persona che si è qualificata
come autore di uno di questi dialer, la
specificazione in eurocent al secondo sarebbe
motivata dall'esigenza di rispettare la legge,
perché il prezzo in euro al minuto era
considerato "ingannevole" per chi si collegava
per meno di un minuto. Ho chiesto alla persona
di darmi documentazione di questo requisito
legislativo, ma non ne ho ricevuta. Riferisco
tuttavia le sue parole per dovere di
completezza.
Oltretutto questi dialer ricorrono ad altri
espedienti per non far capire che si tratta di
connessioni su tariffa 899 e simili: per
esempio, i parametri della loro connessione,
nella sezione Accesso Remoto di Windows, spesso
non visualizzano
il numero composto. Perché non lo
visualizzano, se non hanno nulla da nascondere?
Esempio: il salvaschermo di Zelig (ottobre 2003)
Il 24-25 ottobre 2003, il
sito Francescone.com ha iniziato a disseminare
via e-mail inviti a visitarlo, parlando di
"poesie catartiche" e di un presunto imperdibile
salvaschermo da scaricare, di nome "zelig.scr".
Si trattava in realtà di un dialer, che
cambiava la
numerazione di tutte le connessioni di
Accesso Remoto (soltanto per gli utenti
Windows), immettendo un
numero a
pagamento 899 e cambiandone anche nome
utente e password.
Del caso Zelig ha parlato anche la newsletter
SalvaPC News n. 68 di venerdì 24 ottobre 2003 (http://salvapc.com/),
notando che il file inizialmente non veniva
riconosciuto come pericoloso dagli antivirus (a
riprova del fatto che un antivirus, da solo, non
è una garanzia di sicurezza, come notavo
altrove).
Una mia rapida indagine con whois ha indicato
che Francescone.com era registrato a nome di un
venezuelano, Francisco Patron, che dichiarava
come indirizzo
"1 av de los palos grande ed roxul piso 8, ofic
83, Caracas, dist. fed. 1081" e come
indirizzo di e-mail
"francmatavv@cantv.net".
Il numero di telefono dichiarato era
00582122864755, che era valido perlomeno nel suo
prefisso internazionale (0058 è il prefisso del
Venezuela) e nel prefisso della località (212 è
Caracas). Questi dati erano pubblicamente
disponibili in un elenco e pertanto la loro
pubblicazione non viola le leggi sulla privacy.
Dall'indagine con whois risultava inoltre che
Francescone.com era stato registrato per la
prima volta pochi giorni prima, precisamente il
9 ottobre 2003, ed era pagato per un solo anno:
tipici sintomi di un sito "mordi e fuggi",
concepito per durare al massimo qualche mese e
disseminare dialer in tutta la Rete.
Il sito è stato chiuso nel
pomeriggio del 25 ottobre (http://punto-informatico.it/p.asp?i=45808)
su intervento della Guardia di Finanza, dopo
aver totalizzato
scatti rubati per oltre 104.000 euro.
Quando nasce la truffa
In
realtà il dialer in sè è un meccanismo
lecito se
si attiene ai doveri di trasparenza previsti
dalla legge. La truffa nasce quando il
dialer
riprogramma il vostro computer
di nascosto
o induce l'utente ad installarlo facendo leva
sulla sua impreparazione tecnica o sulla sua
superficialità (purtroppo sono in tanti a
cliccare senza leggere con calma quello che
dicono le schermate del computer). E questo,
purtroppo, capita molto spesso.
Per esempio, alcuni siti vi chiedono
esplicitamente di scaricare ed eseguire
"un piccolo
programma GRATUITO" che permetterà di
accedere ai loro "servizi particolari", contando
sul fatto che la parola "GRATUITO" in maiuscolo
distrarrà dalla lettura dei veri costi del
servizio. Il bello è che non mentono, almeno
superficialmente:
il programma in
sé è in effetti gratuito: è la
telefonata
che costa
carissima.
Altri truffatori, più subdolamente, creano
pagine Web che scaricano ed eseguono
automaticamente
il dialer, senza che dobbiate scaricarlo ed
eseguirlo manualmente.
Esistono infatti delle note vulnerabilità
nei programmi più diffusi (Microsoft Internet
Explorer, Microsoft Outlook, Microsoft Windows)
che consentono a un sito o a un utente ostile di
indurre il computer della vittima a scaricare ed
eseguire un programma (in questo caso il
dialer)
senza che
l'utente se ne accorga e spesso
senza che
l'utente faccia altro che visualizzare un e-mail
o una pagina Web appositamente
confezionata o un
enigmatico
"avviso di protezione".
Microsoft ha distribuito
patch
(programmi di correzione) per rimediare a molte
di queste vulnerabilità, ma tantissimi utenti
non lo sanno e/o non le hanno scaricate e
installate. Se volete saperne di più, i siti
Internet dedicati alla sicurezza sono pieni di
dettagli tecnici.
Molte di queste vulnerabilità
non sono
rilevabili dai comuni antivirus (perché
appunto non sono virus), per cui la presenza
dell'antivirus aggiornato sul vostro computer
non deve darvi una sensazione di falsa
sicurezza.
Più avanti trovate alcuni consigli su come
difendersi da questi raggiri.
Chi vende i dialer?
C'è un mercato fiorente di
venditori di dialer. E' sufficiente andare in
Google e digitare
"dialer 899"
per trovare siti come
Italyminutes.com,
Webmasterdialer.it,
Soldiveri.it
e tanti altri che forniscono tutto il necessario
senza grandi esborsi.
Nel corso delle mie ricerche ho trovato che
numerosi dialer contengono un rimando alla
Infotel Servizi s.r.l.. Cliccando sul nome
nella schermata del dialer (o più correttamente
del certificato che nasconde il dialer) e
scegliendo la scheda
Dettagli,
alla voce
Soggetto è possibile elencare i dati
della società:
Infotel Servizi s.r.l., Cologno Monzese, Milano
(Italia). Una fonte non verificata
sostiene che questo è il nome della società che
ha scritto il programma, che non è la stessa che
ha tratto profitto dalle connessioni a pagamento
prodotte dal programma dialer.
Infotel non è l'unica fornitrice di dialer.
Nelle mie indagini, dentro i dialer ho trovato
anche altri nomi di società (i dati in grassetto
sono stati trovati all'interno di dialer di vari
paesi):
-
New Dial spa
(www.newdial.com), Perugia.
Uno dei suoi dialer è
considerato
virus dal Norton Antivirus (http://securityresponse.symantec.com/avcenter/venc/data/dialer.newdial.html).
Il suo sito è una schermata senza
indicazioni di indirizzi o altri modi per
contattare l'azienda. Occorre consultare le
Pagine Gialle per trovarne le coordinate:
NEW DIAL S.P.A., 06100 Perugia (PG) - Via
Campo di Marte 13, tel: 075 5000195.
-
Carpediem (www.carpediem.fr)/Montorgueil
(Parigi). I
suoi dialer si adattano a più nazioni,
Italia compresa, e per il mercato italiano
sembra fare riferimento a Lincassa.com.
-
Coulomb Limited, Fareham,
Hampshire (www.coulomb.co.uk).
I siti contenenti il suo dialer riportano
correttamente l'indicazione dei costi di
connessione (£1,50/min). I suoi estremi,
trovati con Google, sembrano essere questi:
Coulomb Ltd, PO Box 21, Fareham, Hampshire
PO16 0BN (Regno Unito), telefono 0870
0697000, fax 0870 0697001.
Ce
ne sono sicuramente molte altre: cito queste
giusto perché mi è capitato di incontrarle.
Non solo 899
Oltre al prefisso 899, i dialer sono disponibili
anche con altri prefissi
ancora più
costosi, promossi da siti come
Italyminutes.com, che offrono dialer che usano
una
"numerazione satellitare 0088xxx" o una
"numerazione
internazionale 0068xxx".
Cosa siano questi prefissi non mi è chiaro,
perché entrambi corrispondono in realtà a una
giungla di sottoprefissi telefonici. Non c'è
insomma un unico paese con il prefisso 0088 o
0068 (o più correttamente, +88 e +68, dato che
non sempre si compone lo 00 all'inizio dei
prefissi internazionali).
-
0088xxx:
può indicare due paesi, Bangladesh (+880) e
Taiwan (+886), e tre reti satellitari: Emsat
(+88213) appartiene alla rete satellitare
EMSAT, il sottoprefisso +8816 e +8817
appartiene alla rete Iridium, e il
sottoprefisso +8818 appartiene alla rete
Globalstar.
Stando ai dati del sito 187.it di Telecom
Italia, per queste tre reti satellitari la
tariffa al minuto di Telecom Italia va da
2,17 a 2,45
euro al minuto.
Potrebbe però indicare anche una serie di
numeri assegnati ai vari operatori
telefonici con il sottoprefisso +882, come
documentato presso il sito dell'ITU (http://www.itu.int/itudoc/itu-t/ob-lists/icc/e164_763.pdf).
In effetti ho trovato alcuni dialer inglesi
che offrivano accesso su numerazione +882.
-
0068xxx:
i prefissi +68x sono
assegnati a varie isole dell'Oceania: Palau
(+680), Wallis e Futuna (+681), Isole Cook
(+682), Niue (+683), Samoa americane (+684),
Samoa Occidentali (+685), Kiribati (+686),
Nuova Caledonia (+687), Tuvalu (+688) e
Tahiti (+689). Secondo le tariffe Telecom
Italia valide dall'1/11/2003, le telefonate
a Niue, Nuova Caledonia, Palau, Samoa, Samoa
Americane, Wallis e Futuna costano
3,16 euro al
minuto IVA inclusa.
Ci sono alcune spiegazioni
in proposito, con racconti di vittime,
nell'archivio della trasmissione Radio RAI
La Radio a
Colori,
http://www.laradioacolori.rai.it/view_tema.cfm?Q_EV_ID=62523.
I
dialer esistono anche negli altri paesi:
per esempio in Germania, dove usano i prefissi
0190 e 0900; in Svizzera, dove hanno usato il
prefisso 090x
fino all'1/4/2004, data dalla quale sono stati
vietati in blocco;
in Inghilterra (prefisso 0909), Belgio (0903),
Spagna (803), Olanda (0906) e tanti altri
ancora. Nei paesi in cui manca un prefisso
apposito, ci sono sempre i dialer su prefisso
internazionale (0082, 0067 e simili).
Cosa fa la legge italiana?
Due cose molto importanti:
vieta i dialer
pornografici e impone l'obbligo di indicazione
dei costi anche nei banner pubblicitari.
Presso il sito
dell'Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato trovate un provvedimento molto
interessante, il n. 12276 del 24/07/2003 (http://www.agcm.it/agcm_ita/DSAP/DSAP_PI.NSF/0/3b3c43bb256699aec1256d7f0051b844?OpenDocument),
che racconta come si è proceduto contro un sito
sparadialer e soprattutto chiarisce un punto
importante: chi
promuove un servizio che usa dialer deve
indicare chiaramente i costi anche nella
pubblicità del servizio. Non è
sufficiente indicarli nel dialer medesimo o
nelle "condizioni di contratto" da qualche parte
nel sito: l'indicazione deve essere fornita
durante il
"primo contatto" con il potenziale consumatore,
quindi per esempio
anche nei
banner
pubblicitari presenti nei siti Web.
Il
provvedimento dell'AGCM descrive infatti un
banner
ospitato da Msn.it che rimandava al sito
www.supermusica.mp3xte.net. Né il banner
né il sito includevano alcuna indicazione dei
costi del servizio, che erano presenti soltanto
all'interno del dialer. L'AGCM ha chiesto un
parere all'Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni, che:
"ha ritenuto che il messaggio in esame
costituisce una fattispecie di
pubblicità ingannevole ai sensi degli articoli
1, 2 e 3 del Decreto Legislativo n. 74/92,
sulla base delle seguenti argomentazioni: il
messaggio in quanto
omette di precisare chiaramente e in via
preventiva le condizioni e i costi della
connessione al sito cui rinvia,
appare
in grado di orientare indebitamente le scelte
dei consumatori,
indotti a fruire del servizio pubblicizzato
sull'erroneo convincimento di utilizzare la
propria abituale connessione ad internet, non
essendo necessariamente resi edotti
dell'automatico instradamento su un numero a
valore aggiunto con relativo addebito di costo e
della
necessità di un apposito intervento per la
disinstallazione del programma di connessione,
altrimenti stabilmente memorizzato nel sistema
operativo del computer dell'utente."
Il concetto del "primo contatto"
è chiarito in questo passaggio del provvedimento
dell'AGCM:
"deve ritenersi che il
Decreto Legislativo n. 74/92 abbia inteso
salvaguardare la libertà di
autodeterminazione del consumatore da ogni
interferenza ingiusta
fin dal
primo contatto pubblicitario,
imponendo dunque all'operatore commerciale
un preciso onere di completezza e chiarezza
nella redazione della propria comunicazione
d'impresa.
In conclusione,
si ritiene che nel caso di specie
il generale
principio di trasparenza e correttezza della
comunicazione pubblicitaria imponga
all'operatore di esplicitare nel messaggio
pubblicitario, con chiarezza ed autonoma
evidenza, fin dal primo contatto
pubblicitario, quali siano e in che cosa
consistano gli oneri previsti dalle
condizioni generali di contratto del
servizio reclamizzato."
A
prescindere dalla chiarezza della comunicazione,
i dialer che danno accesso a servizi
pornografici
tramite linee nazionali 899 (audiotex)
sono comunque
vietati dal decreto legge 23 ottobre
1996, n.545, convertito dalla legge 23 dicembre
1996, che ha appunto vietato
"i servizi
audiotex dal contenuto erotico, osceno o
pornografico" (http://www.poliziadistato.it/pds/primapagina/899/899.htm).
Questo divieto non si applica ai servizi che
usano numerazioni internazionali.
Chi è responsabile della sorveglianza?
Visto il dilagare di truffe e lamentele
riguardanti i numeri a prefisso 899 e simili,
viene spontaneo chiedersi come sia possibile
questa situazione e soprattutto come mai le
autorità preposte non fanno nulla. Il vero
problema è capire chi sono queste "autorità
preposte". Secondo informazioni fornitemi da chi
ne sa più di me in materia di normativa vigente
(ringrazio
longo per la segnalazione), le cose
stanno così:
-
la sorveglianza sull'effettivo uso degli 899
e l'obbligo di richiedere informazioni sui
clienti attivi spetta agli
operatori
che richiedono la concessione di tale
numerazione;
-
la sorveglianza sugli operatori che
richiedono la concessione, e che omettono di
sorvegliare e chiedere informazioni, spetta
al Ministero
delle comunicazioni;
-
la tutela degli interessi del
cittadino-utente finale degli 899 spetta
all'Autorità garante, cui ci si può
rivolgere per segnalare eventuali
irregolarità.
In
teoria, quindi, se un numero 899 viene usato per
scopi illegali (ad esempio un dialer ingannevole
o pornografico), è colpa dell'operatore che non
ha effettuato la debita sorveglianza, ma è anche
colpa del Ministero delle Comunicazioni che non
ha sorvegliato i sorveglianti appisolati. In
ultima istanza, comunque, ci si rivolge
all'Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato.
In
pratica, prima di affidarsi alla burocrazia, è
meglio prevenire con un po' sano "fai da te".
Come difendersi dai dialer
Ci
sono varie tecniche per eliminare il pericolo
dei dialer.
Bloccare i prefissi usati dai dialer tramite
l'operatore telefonico (Telecom Italia o altri)
Potete rivolgervi gratuitamente a Telecom
Italia, al 187, per
far disattivare
l'accesso ai numeri 144, 166, 709 e 899 e
anche ai
prefissi satellitari e ai prefissi
internazionali della cosiddetta "Zona 7",
che comprendono i prefissi
0088x e
0068x.
Lo stato di disabilitazione è indicato su ogni
bolletta. In questo
modo, se anche venite infettati, il dialer non
riuscirà a fare alcuna chiamata e quindi non
andrete incontro a salassi in bolletta.
Telecom Italia, nelle note di accompagnamento
alla bolletta, ha dichiarato che
"dal 1° giugno
2003" l'utente
"può impedire in via permanente che dalla sua
linea telefonica fissa possano essere fatte
telefonate ai numeri 709, oltre che ai numeri
166 e 899, chiedendo al 187 l'attivazione del
servizio di
Disabilitazione permanente. Il servizio è
gratuito". Inoltre se avete
"già richiesto
questo servizio per il blocco dei numeri 166 e
899 [...]
dal 1° giugno
[2003]
sono
automaticamente bloccate anche le telefonate al
709".
Le
note in bolletta di Telecom Italia di novembre
2003 dichiarano inoltre che
a partire da
dicembre 2003 gli utenti Telecom Italia possono
bloccare le chiamate verso i numeri satellitari
e verso i paesi della cosiddetta "Zona 7":
numeri che sono utilizzati da alcuni dialer. Il
servizio è gratuito, si richiede telefonando al
187, ed è già attivo se avete già richiesto la
disabilitazione dei numeri 166, 899 e 709.
Ringrazio un lettore,
theoksantiago,
per la segnalazione.
In
effetti nella mia bolletta Telecom Italia di
dicembre 2003 ho trovato, nella pagina "Telecom
News", questa comunicazione:
"Le telefonate
ai numeri che cominciano con:
144, 166, 709, 899
e le telefonate verso i
prefissi satellitari
e verso i
prefissi internazionali della zona 7
sono
disabilitate", pur avendo io chiesto
soltanto la disabilitazione del 144 alcuni anni
fa.
La
"zona 7",
nella tariffazione Telecom Italia, comprende i
seguenti paesi, molti dei quali hanno prefissi
che rientrano nella gamma +68x citata prima fra
quelle adoperate da certi dialer: Anguilla,
Cayman, Cook, Diego Garcia, Domenica, Figi,
Guam, Haiti, Isole Vergini Britanniche,
Kampuchea (Cambogia), Kiribati, Marianne,
Marshall, Mongolia, Myanmar (Birmania), Nepal,
Niue, Norfolk, Nuova Caledonia, Palau, Polinesia
Francese, Saint Lucia, Saint Vincent e
Grenadine, Samoa, Samoa Americane, Sao Tome' e
Principe, Suriname, Tokelau, Tonga, Turks e
Caicos, Wallis e Futuna, Repubblica Democratica
del Congo (da
http://www.187.it).
Lo stesso discorso
dovrebbe valere
anche per gli altri operatori, che
devono fornire
gratuitamente la disattivazione di questi
prefissi. Come nota il sito dell'Autorità
per le Garanzie nelle Comunicazioni, l'AGC,
"con la sua
delibera
78/02/CONS,
ha definito le norme di attuazione dell'art. 28
del d.P.R. 77/01, stabilendo l'obbligo
per gli operatori di accesso diretto di offrire
il blocco selettivo di chiamata verso i tipi di
chiamata e le numerazioni riportate in allegato
alla delibera."
Non usare Internet Explorer
Anche usare browser diversi da Internet Explorer
è una buona difesa.
Molti siti sparadialer, infatti, mascherano i
dialer come "certificati di protezione", nome
altisonante che sembra garantire chissà cosa e
in realtà non garantisce nulla, men che meno
l'utente. Questi certificati sono una soluzione
software che teoricamente verifica l'integrità
di un programma. I certificati di protezione
funzionano
soltanto con Internet Explorer: pertanto,
se visitate un sito sparadialer con un altro
browser, non li vedrete neppure e non potrete
scaricarli neppure volendo.
Non usare Windows
I
dialer hanno effetto soltanto se si usa Windows.
Chi usa Mac, Linux e altri sistemi operativi non
ha nulla da temere da queste truffe.
Passare all'ADSL
I
dialer non hanno effetto sulle connessioni ADSL.
Funzionano soltanto sulle connessioni effettuate
tramite modem su linea telefonica ordinaria.
Pertanto, attivare un abbonamento ADSL è una
soluzione perfetta al problema, perché se avete
l'ADSL cessate di fare connessioni tramite modem
ordinario.
Ricordatevi, naturalmente, di
staccare il
modem telefonico dalla presa dopo che
avete attivato l'accesso tramite ADSL. Se per
esempio usate il PC come segreteria telefonica o
come fax e quindi lasciate il modem telefonico
collegato alla presa del telefono,
rimanete vulnerabili ai dialer.
Usare StopDialers
Giulio Bottini ha creato
un programma gratuito per Windows,
Stop Dialers,
scaricabile presso
http://www.socket2000.com,
che permette di verificare quale numero di
telefono viene composto dal vostro modem e
blocca le connessioni non autorizzate. Nei miei
test, la visualizzazione del numero non ha
sempre avuto successo: nessun problema nel
visualizzare i numeri delle connessioni
legittime (quelle usate dall'utente per
collegarsi ai normali provider), ma i dialer che
nascondono il numero composto, se autorizzati
per prova, non visualizzano il numero in Stop
Dialers.
A
parte questo dettaglio secondario, Stop Dialers,
una volta impostato per accettare soltanto la
connessione legittima, ha bloccato tutti i
dialer che ho installato durante le mie prove.
Azioni legali
Esiste la possibilità di
inviare una
segnalazione per pubblicità ingannevole
all'Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato, per le ragioni descritte sopra. Basta
spedire una lettera firmata in carta semplice
(niente e-mail) che dia i dettagli della
situazione e includa una stampa del banner o
dialer ingannevole. Lo schema standard di
segnalazione è disponibile presso
http://www.agcm.it/B2.htm.
Si possono inoltre
segnalare via
e-mail i dialer
pornografici
(disonesti o meno) alla Polizia di Stato,
all'indirizzo
polizia.comunicazioni@mininterno.it.
Infatti come accennato sopra, i dialer che danno
accesso a servizi pornografici
tramite linee
nazionali 899 (audiotex) sono
vietati
dal decreto legge 23 ottobre 1996, n.545,
convertito dalla legge 23 dicembre 1996, che ha
appunto vietato
"i servizi audiotex dal contenuto erotico,
osceno o pornografico" (http://www.poliziadistato.it/pds/primapagina/899/899.htm).
Come controllare se siete infettati da un dialer
Contrariamente a quanto potreste pensare,
non è
sufficiente guardare nelle impostazioni del
modem e vedere che numero di telefono contengono.
Alcuni dialer, infatti, sono abbastanza astuti
da lasciare inalterate queste impostazioni ma
subentrare con le
loro
impostazioni quando lanciate la connessione a
Internet. Altri dialer non visualizzano
assolutamente nulla in Accesso Remoto.
Un modo rozzo ma efficace per controllare che
numero viene
effettivamente composto dal vostro modem
è impostare il
modem in modo che si sentano i toni di
composizione del numero e
inserire una
virgola nel numero (la procedura esatta
dipende dal sistema operativo che usate). La
virgola fa fare una pausa durante la
composizione del numero. Se quando vi collegate
a Internet non sentite la pausa nella
"musichetta" dei toni di composizione, il numero
composto non è quello che avete scelto voi e
potreste essere infettati da un dialer. Se
sentite la pausa, il numero composto è
effettivamente quello che avete richiesto.
Come si fa a studiare un dialer?
Per studiare il
funzionamento di un dialer e raccogliere i dati
sufficienti per una segnalazione efficace al
provider e alla Polizia delle Comunicazioni
bastano pochi semplici strumenti. Ho preparato
una pagina
apposita di spiegazione.
Avete trovato utili queste informazioni?
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della eurobanconota in una busta (sì, è legale).
Tutto fa brodo! Se volete dettagli e istruzioni
su come procedere, sono qui. Se avete domande o
richieste, scrivetemi a
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