Ci siamo
chiesti, spesso, del perché, per una truffa così
evidente lo Stato faccia poco per debellare
questo malcostume. Non è così facile come si
potrebbe pensare. Molti casi però, di denunce,
rimborsi e condanne, fanno pensare che siamo
nella direzione giusta. ViviTelese contribuisce
con accanimento attraverso la campagna
informativa in atto; maggiore è l'informazione,
minori risultano i danni.
La parte più
legale e lecita della questione riguarda quelle
società fornitrici di servizi che attraverso il
dialer e la connessione ad alto costo si fanno
pagare quello che erogano, lasciando all'utente
di internet la scelta di usufruire o meno del
vantaggio; esempio: Corsi e lezioni on-line con
docenti tutor che interagiscono in diretta con
gli allievi, ognuno a casa propria (e-learning).
Scendendo più in basso nella scala della
legalità, alcune società "fornitrici di
servizi", offrono qualcosa attraverso annunci
subdoli ed ingannevoli nei quali non si
percepisce affatto quanto costa ciò che si
prende; esempio: suonerie, sfondi desktop, ecc.
Oltrepassano il limite della legalità altre
società "fornitrici di servizi" che non
producono alcun avviso per l'utente, nel senso
che ti attaccano il dialer senza alcun annuncio
e senza alcuna richiesta di consenso.
Scendiamo nei dettagli e vediamo come, tra
azienda proprietaria del dialer e utente finale,
giusto in mezzo, ci sono i siti internet senza
dei quali il dialer non potrebbe funzionare. E'
abbastanza raro che l'azienda proprietaria del
dialer, quella che incassa i soldi "truffati",
abbia il proprio sito con il dialer nelle
proprie pagine web.
E
allora? come fanno queste aziende a far partire
il dialer e come fanno a metterlo sui siti di
altri? Semplice, c'è un mercatino di dialer
vari, con promesse di percentuali ai webmaster
gestori dei siti. Il mondo di internet è pieno
zeppo di siti personali gestiti da giovani
studenti squattrinati in cerca di fortuna. E'
molto facile per gente senza scrupolo, incalliti
truffatori internazionali, accalappiare i
giovani e reclutarli con promesse di guadagno, a
condizione che mettano nel proprio sito il
famigerato dialer.
Per mettere il dialer nelle pagine del sito è
molto semplice: basta fare un copia-incolla di
un codice (in gergo uno scrtipt activeX) e poi,
chi si collega a quel sito deve combattere con
l'aggressione illecita al proprio computer ed
alle proprie bollette.
Alcuni affezionati lettori di ViviTelese ci
hanno segnalato che in alcune pagine del nostro
sito è probabile che sia istallato un dialer. Ma
come? Un sito come il nostro, accanito assertore
delle truffe webdialer, che ha pubblicato decine
e decine di articoli sull'argomento, ha un
dialer?
Ebbene si! Siamo stati truffati da una società
di servizi laMEGASTAT che ci ha offerto un
contatore per le pagine interne in maniera
gratuita. Il servizio di statistiche che
laMEGASTAT ci ha offerto era molto efficiente,
non c'è che dire, ma dopo circa sei mesi di
statistiche regolari e precise, hanno deciso di
utilizzare lo script activeX del contatore
(codice che noi abbiamo copiato-incollato sulle
nostre pagine) come dialer.
Dopo le segnalazioni di queste ultime settimane,
abbiamo cercato di contattare laMEGASTAT invano,
perché non ha recapito e-mail, non ha indirizzo
e non ha interlocutori, come nelle migliori
truffe. Stiamo perciò controllando tutte le
pagine pubblicate negli ultimi sei mesi del 2005
per ripulirle dallo script che ci è stato
fornito come contatore.
A
quanto pare, dagli articoli qui sotto,
ViviTelese non è l'unico sito vittima di questa
megatruffa internazionele.
Giovanni Forgione
Statistiche gratis (con il dialer).
Il
caso di Webmeter.ws ed i suoi fratelli
da
www.primadanoi.it
Sono molto diffusi e soprattutto utili per
fotografare i consensi di un sito, i visitatori,
le pagine visitate, le pagine di ingresso,
numeri e percentuali necessari per i gestori di
qualunque sito o portale. Sul Web c’è una vasta
offerta che varia a seconda delle prestazioni,
la possibilità di interrogazione e il ventaglio
di responsi. Molti sono a pagamento nella loro
versione “professional”, altri sono gratuiti
completamente...
...Un esempio è il caso di
http://www.webmeter.ws/
un servizio di statistiche completamente
gratuito, molto ben fatto con la possibilità di
monitorare in tempo reale numero e
caratteristiche degli utenti ma…
C’è un ma piuttosto fastidioso. Accettando
e registrandosi si inserisce un dialer sul
proprio sito. Cosa già di per sé fastidiosa
perché qualche utente e visitatore del vostro
sito potrebbe avere brutte sorprese ma
soprattutto perché spesso tutto è favorito dalla
inconsapevolezza del webmaster
che si trasforma suo malgrado in complice di una
azione poco regolare dal punto di vista etico e
spesso anche secondo la legge.
Del contatore
in questione poco si sa, e del resto è
impossibile saperne di più: impossibile sapere a
chi appartiene, che ne è il proprietario, dove è
registrato (anche se sembra che il server sia
negli Usa). E sul Web pochissimi sono gli utenti
che si lamentano e che hanno smascherato
l’inganno (sono
qui
e
qui
e ancora
qui).
Dunque è impossibile risalire al proprietario,
l’ubicazione della persona o altre informazione
sulla ditta che offre il servizio (tutti
elementi che dovrebbero far riflettere).
Cercando nei
meandri della Rete si scoprono poi veri e propri
siti fotocopia
http://www.statistiche.ws/
;
http://www.megastat.net/
;
http://www.superstat.info/
;
http://www.specialstat.com/
.
Tutti con la caratteristica di essere anonimi,
con una grafica spesso uguale, così come
l’impostazione di servizio e pagine, menù ed
informazioni contenute. Basta dare una occhiata
al
regolamento
per avere la conferma.
Se poi si tenta di contattare il proprietario
appare sempre lo stesso form (un
esempio,
un altro
esempio
con un indirizzo praticamente uguale se si
toglie il nome del sito).
Della parola "dialer" nemmeno l’ombra, da
nessuna parte viene specificata la condizione
contrattuale con le parole che meriterebbe. Non
viene mai scritta tale parola che potrebbe in
qualche modo fornire chiarezza e dare all’utente
informazioni per niente trascurabili.
Nel regolamento che si dovrebbe leggere prima di
iscriversi si legge: il proprietario «ha ampia
facoltà di operare tramite lo script inserito
nei siti degli utenti , ivi compreso studi
statistici e attività con fine di lucro».
Prima frase sospetta.
Si ribadisce poi: «inserendo il codice
javascript di Webmeter.ws nel Vs sito
autorizzate Webmeter.ws a mandare qualsiasi tipo
di codice informatico quali html, javascript,
jscript, c#, activex, java ecc.. tramite il
codice inserito per controllare gli accessi del
Vs sito e per qualsiasi altro fine ivi compreso
l'apertura saltuaria di finestre secondarie
chiudibili contenenti codice informatico di tipo
html, javascript, jscript, c#, activex, java
ecc.. ». In altre parole dialer.
Quanti utenti
saranno stati messi in guardia da queste
informazioni contrattuali? Chi è l’autore di
questa impresa? A quanto ammonta il bottino
raccolto in questo modo? Quanti controlli da
parte della polizia postale ha subito questo
sito e tutti i suoi gemelli? Siamo sicuri che
rispetti tutte le norme? Di sicuro più chiarezza
non guasterebbe.
fonte:
http://www.primadanoi.it/index.php
16/12/2005 9.55
Il Dialer è un autocompositore
Avv. Marcello Pirani -
legal@anti-phishing.it
Fonte:
http://www.anti-phishing.it/dialer/dialer.php
I dialers sono software in grado di far comporre automaticamente al
modem un numero di telefono senza l’intervento
dell’utente. Il verbo inglese to dial significa,
appunto, comporre un numero di telefono.
Perché sarebbe pericolo un dialer? La riposta è immediata, perché
nella maggior parte dei casi il dialer instrada
la chiamata verso numeri telefonici a
tariffazione maggiorata (144, 899, 709 etc.),
con un notevole aggravio di spesa in bolletta.
Spesso navigando in rete ci può capitare di
imbatterci in siti che reclamizzano la
possibilità di ottenere “gratis” determinati
servizi tipo mp3, sfondi per pc o per
telefonini, loghi, foto e filmati pornografici.
Una volta cliccato sul link che reclamizza il
servizio compare una schermata che ci invita ad
installare un software.
Alcuni siti, in maniera trasparente, informano gli utenti che una
volta installato il software si attiveranno
collegamenti con servizi a pagamento, indicano
il relativo costo per minuto.
Tuttavia molti di questi, in maniera decisamente truffaldina,
comunicano sibillinamente all’utente che deve
prima installare un non meglio precisato
programma per poter visualizzare il servizio
richiesto.
Imbattersi in un dialer è molto pericoloso, specialmente per un
utente che navighi in dial-up (ovvero con i
modem 56k), poiché l’autocompositore potrebbe
far partire chiamate verso numeri non geografici
costosissimi, anche all’insaputa dell’utente.
Infatti con le connessioni dial-up l’utente può
scegliere di entrare in rete con qualsiasi
operatore, componendo il relativo numero
telefonico.
Con le connessioni ADSL il rischio di imbattersi in un dialer è
decisamente ridotto (anche se non del tutto
tecnicamente escludibile) poiché il modem non
compone un numero di operatore scelto
dall’utente, ma si collega unicamente con un
provider fisso tramite il quale naviga
all’interno di internet.
Nel 2003 la polizia postale riuscì a concludere un’importante
operazione che portò all’arresto di un uomo
ritenuto responsabile di aver inviato e-mail dal
titolo “zelig” che contenevano un dialer
nascosto che componeva numeri telefonici
procurando amare sorprese agli utenti una volta
che ricevevano la bolletta telefonica. La
telecom decise allora di soprassedere e di
stralciare tutte le bollette giunte qualora gli
utenti avessero sporto denuncia alle autorità
inquirenti per la truffa subita.
Tuttavia successivamente l’atteggiamento dell’operatore telefonico è
cambiato ed ora, anche a fronte di denuncia o di
inchiesta in corso da parte della magistratura,
pretende comunque il pagamento della bolletta,
giungendo sino a sospendere il servizio di
telefonate in uscita qualora non venga pagato
per intero il conto telefonico entro 15 giorni
dal sollecito.
L’uso di dialers conosce anche finalità perfettamente lecite: ad
esempio utilizzare un autocompositore per
pagare, attraverso una bolletta telefonica, una
transazione telematica è un sistema piuttosto
sicuro di effettuare operazioni di commercio
elettronico, evitando di esporsi al rischio del
phishing.
Ad ogni modo occorre fare sempre molta attenzione ai siti che
promettono servizi gratis e che ci obbligano ad
installare determinati software per poter
accedere a quei servizi. In particolare occorre
controllare sempre i contenuti delle schermate
che ci appaiono durante la navigazione e nel
dubbio, cliccare su no, o su annulla, o cercare
sempre di uscire quando i messaggi non appaiono
molto comprensibili.
Internet con truffa: dialer e prefisso 709.
Fonte:
http://www.avvocato-online.org/index.html
Sempre più persone sono vittime del fenomeno dialer, un piccolo
programma che si (auto) installa sul computer di
chi naviga in internet con modem a 56 K e che
dopo avere interrotto la connessione con il
proprio provider stabilisce, da solo, la
connessione con un numero telefonico a “tariffa
speciale” (generalmente prefissi 709, 166, 142,
899) ovvero facendo navigare su internet il
malcapitato utente a costi centinaia di volte
superiori a quelli cui è convinto di navigare,
con il risultato di bollette anche di alcune
migliaia di euro.
Il fenomeno non riguarda i navigatori che
utilizzano linee ADSL o a fibra ottica perché,
in questi casi, le connessioni non possono
essere deviate su altri numeri.
L’installazione del diabolico dialer a volte è
resa possibile dalla dabbenagine di coloro che
accedono volontariamente a servizi quali la
fornitura di loghi, suonerie, salvaschermi,
materiale erotico, canzoni, files MP3 ma, a
volte, avviene contro la volontà del navigatore
che magari si è limitata a “cliccare” un banner
pubblicitario ospitato su un sito, a torto,
ritenuto sicuro.
Quale che sia la genesi dell’installazione del
dialer sul proprio computer il fenomeno diventa,
certamente, illecito quando il dialer continua
collegarsi ad un determinato numero nella totale
inconsapevolezza o, addirittura, contro la
volontà del navigatore.
L’utente può opporsi al pagamento di bollette
telefoniche che contengono costi imputabili
all’attività del dialer ed a connessioni a
numeri con prefissi quali il 709.
In quest’ultimo caso è bene ricordare che il
prefisso 709, in virtù della delibera 9/2002
dell’Autorità per le Telecomunicazioni è
utilizzabile solo per fornire accessi ad
internet e non altri servizi (quindi qualsiasi
addebito per forniture di altri servizi è
illecito).
Pertanto, quando arriva una bolletta telefonica
i cui costi risultino imputabili a numeri 709 o
a servizi non richiesti l’utente potrà
contestare la bolletta e pagare solo i costi per
il normale uso della linea (scorporando quelli
imputati al 709).
Contemporaneamente dovrà sporgere denuncia
utilizzando apposito
modello elaborato
dalla polizia Postale, presso
l’Autorità Garante per le Comunicazioni che è a
disposizione degli utenti all’indirizzo di posta
elettronica
poliziadistato@agicom.it.
Quando, invece, si tratti di servizi richiesti inconsapevolmente e
che comportino l’impiego di dialer che
utilizzino connessioni con prefissi 166, 144 e
899 la contestazione sarà possibile solo laddove
le modalità con cui si pubblicizza l’accesso a
tali servizi integri gli estremi della
pubblicità ingannevole; in tal caso, ai sensi
del D.L. n. 74/92, si potranno denunciare
all’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato” anche i siti che ospitano tale
pubblicità.
La fornitura di servizi attraverso numeri con
prefisso 144, 166 e 899 non integra gli estremi
della truffa solo se:
- il costo completo del servizio (IVA compresa)
è chiaramente reso noto;
- l’utente può decidere liberamente se
connettersi o meno;
- l'’utente deve essere libero di recedere e
disconnettersi quando vuole;
- non ci sia alcuna connessine automatica o che
comunque sia possibile senza la pina
consapevolezza dell’utente.
Il Garante delle Comunicazioni contro i dialer
Dott.ssa Romina Ridolfi
-
r_ridolfi@virgilio.it
26-01-2005
Fonte:
http://www.jei.it/infogiuridica/notizia.php?ID_articoli=429
Le vicende legate alle "dialer-truffe" ed alle
bollette telefoniche maggiorate a causa di
connessioni Internet ai numeri 709 - 899 - 166
ecc... sono ormai tristemente note: i dialer
sono dei piccoli programmi (.exe) che permettono
all'utente di collegarsi ad un numero telefonico
cosiddetto a valore aggiunto, ovvero a
pagamento.
Il termine inglese “dialer” significa
“compositore”, dato che il programma è in grado
di reimpostare automaticamente, il più delle
volte senza che l'utente se ne accorga, la
connessione, sostituendo il numero del suo
abituale provider con quello del servizio a
pagamento.
Nel tranello dei dialer sono cadute purtroppo
migliaia di vittime, ingannate dai banner e
dagli annunci pubblicitari di numerosi siti web
che proponevano loghi e suonerie, sfondi e
trucchi per videogame, materiale per adulti, ma
anche da siti comuni nei quali gli utenti
venivano invitati a scaricare “gratuitamente”
software, musica, guide elettroniche ed altro.
Finalmente l'Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni con la Delibera n. 327/04/CONS del
4 ottobre 2004 ha deciso di sanzionare con una
maxi multa di 3 milioni di Euro la società
Eutelia, operatore nazionale di telefonia fissa,
nata nel mese di marzo 2004 dalla fusione di
Edisontel S.p.a. con Plug.it S.p.a.
Nella fattispecie il dialer incriminato è il
709, tramite il quale l'utente si connette via
modem con un costo supplementare decisamente
esoso. L'addebito dei servizi resi viene poi
effettuato direttamente sulla bolletta da
Telecom Italia, che riconosce una parte della
cifra al fornitore, in quanto gestore dei
servizi stessi.
Tra il giugno del 2003 e l'aprile del 2004 una
serie di verbali di accertamenti e
contestazioni, elevati da varie sezioni della
Polizia postale alla Eutelia, sono giunti sul
tavolo dell'Autority.
La società di telecomunicazioni ha affermato che
non spetta alla Polizia postale dover effettuare
controlli e decidere le sanzioni, ma all'Autority
stessa, che infatti ha deliberato. Nella
Delibera citata l'Autority, invece, precisa che
la Polizia ha tutto il potere ed il diritto di
accertare violazioni, tramite indagini,
riservandosi poi la prerogativa di valutare gli
scritti difensivi e di adottare l'eventuale
ordinanza di ingiunzione.
Inoltre viene ribadito il divieto assoluto di
fornire prodotti e servizi con l'addebito al
consumatore del traffico svolto indirizzato a
tali numerazioni e si sottolinea che nessun
operatore è stato mai autorizzato ad utilizzare
le risorse della numerazione 709 per fini
diversi da quelli consentiti.
L'Autority ha perciò comminato la multa ad
Eutelia, giudicando il suo comportamento poco
trasparente nei confronti degli utenti, non
avendo nemmeno compiuto in merito all'accaduto
alcun gesto per rimediare.
Ancor prima di questa decisione, il Giudice di
Pace di Foggia, nella sentenza del 17 giugno
2004, ha ritenuto illegittimo ed illegale
l'addebito effettuato da Telecom per connessioni
Internet non richieste dall'utente stesso, ma a
questo imposte attraverso la connessione occulta
ad un dialer. L'addebito in bolletta infatti è
contrario alla Legge n. 59 del 2002 in quanto i
servizi i cui numeri iniziano con 709, 899, 166
ecc. se connettono a numeri nazionali e i
servizi che connettono a numeri internazionali,
possono essere pagati solo con carta di credito
o bollettino postale separato dalla bolletta
telefonica.
Alla luce dei fatti, è importante ricordare che
è possibile richiedere a Telecom la
disattivazione gratuita e permanente delle
telefonate dirette ai numeri speciali. L'utente
telefonico può inoltre richiedere, in caso di
contestazione, al proprio gestore telefonico il
dettaglio dei numeri chiamati, compresi quelli a
tariffazione speciale.
Tale informazione permette di individuare con
certezza gli importi che si ritengono non dovuti
e, quindi, i responsabili dei numeri nei
confronti dei quali si può procedere ai sensi di
legge. |