7 gennaio 2006
I dialer truffa, un problema impunito
Giovanni Forgione

 

 

Ci siamo chiesti, spesso, del perché, per una truffa così evidente lo Stato faccia poco per debellare questo malcostume. Non è così facile come si potrebbe pensare. Molti casi però, di denunce, rimborsi e condanne, fanno pensare che siamo nella direzione giusta. ViviTelese contribuisce con accanimento attraverso la campagna informativa in atto; maggiore è l'informazione, minori risultano i danni.

 

La parte più legale e lecita della questione riguarda quelle società fornitrici di servizi che attraverso il dialer e la connessione ad alto costo si fanno pagare quello che erogano, lasciando all'utente di internet la scelta di usufruire o meno del vantaggio; esempio: Corsi e lezioni on-line con docenti tutor che interagiscono in diretta con gli allievi, ognuno a casa propria (e-learning).

 

Scendendo più in basso nella scala della legalità, alcune società "fornitrici di servizi", offrono qualcosa attraverso annunci subdoli ed ingannevoli nei quali non si percepisce affatto quanto costa ciò che si prende; esempio: suonerie, sfondi desktop, ecc.

 

Oltrepassano il limite della legalità altre società "fornitrici di servizi" che non producono alcun avviso per l'utente, nel senso che ti attaccano il dialer senza alcun annuncio e senza alcuna richiesta di consenso.

 

Scendiamo nei dettagli e vediamo come, tra azienda proprietaria del dialer e utente finale, giusto in mezzo, ci sono i siti internet senza dei quali il dialer non potrebbe funzionare. E' abbastanza raro che l'azienda proprietaria del dialer, quella che incassa i soldi "truffati", abbia il proprio sito con il dialer nelle proprie pagine web.

 

E allora? come fanno queste aziende a far partire il dialer e come fanno a metterlo sui siti di altri? Semplice, c'è un mercatino di dialer vari, con promesse di percentuali ai webmaster gestori dei siti. Il mondo di internet è pieno zeppo di siti personali gestiti da giovani studenti squattrinati in cerca di fortuna. E' molto facile per gente senza scrupolo, incalliti truffatori internazionali, accalappiare i giovani e reclutarli con promesse di guadagno, a condizione che mettano nel proprio sito il famigerato dialer.

 

Per mettere il dialer nelle pagine del sito è molto semplice: basta fare un copia-incolla di un codice (in gergo uno scrtipt activeX) e poi, chi si collega a quel sito deve combattere con l'aggressione illecita al proprio computer ed alle proprie bollette.

 

Alcuni affezionati lettori di ViviTelese ci hanno segnalato che in alcune pagine del nostro sito è probabile che sia istallato un dialer. Ma come? Un sito come il nostro, accanito assertore delle truffe webdialer, che ha pubblicato decine e decine di articoli sull'argomento, ha un dialer?

 

Ebbene si! Siamo stati truffati da una società di servizi laMEGASTAT che ci ha offerto un contatore per le pagine interne in maniera gratuita. Il servizio di statistiche che laMEGASTAT ci ha offerto era molto efficiente, non c'è che dire, ma dopo circa sei mesi di statistiche regolari e precise, hanno deciso di utilizzare lo script activeX del contatore (codice che noi abbiamo copiato-incollato sulle nostre pagine) come dialer.

 

Dopo le segnalazioni di queste ultime settimane, abbiamo cercato di contattare laMEGASTAT invano, perché non ha recapito e-mail, non ha indirizzo e non ha interlocutori, come nelle migliori truffe. Stiamo perciò controllando tutte le pagine pubblicate negli ultimi sei mesi del 2005 per ripulirle dallo script che ci è stato fornito come contatore.

A quanto pare, dagli articoli qui sotto, ViviTelese non è l'unico sito vittima di questa megatruffa internazionele.

 

Giovanni Forgione

 


 

Statistiche gratis (con il dialer).

Il caso di Webmeter.ws ed i suoi fratelli

da www.primadanoi.it

Sono molto diffusi e soprattutto utili per fotografare i consensi di un sito, i visitatori, le pagine visitate, le pagine di ingresso, numeri e percentuali necessari per i gestori di qualunque sito o portale. Sul Web c’è una vasta offerta che varia a seconda delle prestazioni, la possibilità di interrogazione e il ventaglio di responsi. Molti sono a pagamento nella loro versione “professional”, altri sono gratuiti completamente...



...Un esempio è il caso di
http://www.webmeter.ws/ un servizio di statistiche completamente gratuito, molto ben fatto con la possibilità di monitorare in tempo reale numero e caratteristiche degli utenti ma…
C’è un ma piuttosto fastidioso.  Accettando e registrandosi si inserisce un dialer sul proprio sito. Cosa già di per sé fastidiosa perché qualche utente e visitatore del vostro sito potrebbe avere brutte sorprese ma soprattutto perché spesso tutto è favorito dalla inconsapevolezza del webmaster
che si trasforma suo malgrado in complice di una azione poco regolare dal punto di vista etico e spesso anche secondo la legge.

 

Del contatore in questione poco si sa, e del resto è impossibile saperne di più: impossibile sapere a chi appartiene, che ne è il proprietario, dove è registrato (anche se sembra che il server sia negli Usa). E sul Web pochissimi sono gli utenti che si lamentano e che hanno smascherato l’inganno (sono qui e qui e ancora qui). Dunque è impossibile risalire al proprietario, l’ubicazione della persona o altre informazione sulla ditta che offre il servizio (tutti elementi che dovrebbero far riflettere).

 

Cercando nei meandri della Rete si scoprono poi veri e propri siti fotocopia http://www.statistiche.ws/ ; http://www.megastat.net/ ; http://www.superstat.info/ ; http://www.specialstat.com/ .


Tutti con la caratteristica di essere anonimi, con una grafica spesso uguale, così come l’impostazione di servizio e pagine, menù ed informazioni contenute. Basta dare una occhiata al
regolamento per avere la conferma.
Se poi si tenta di contattare il proprietario appare sempre lo stesso form (
un esempio, un altro esempio  con un indirizzo praticamente uguale se si toglie il nome del sito).

Della parola "dialer" nemmeno l’ombra, da nessuna parte viene specificata la condizione contrattuale con le parole che meriterebbe. Non viene mai scritta tale parola che potrebbe in qualche modo fornire chiarezza e dare all’utente informazioni per niente trascurabili.


Nel regolamento che si dovrebbe leggere prima di iscriversi si legge: il proprietario «ha ampia facoltà di operare tramite lo script inserito nei siti degli utenti , ivi compreso studi statistici e attività con fine di lucro».
Prima frase sospetta.


Si ribadisce poi: «inserendo il codice javascript di Webmeter.ws nel Vs sito autorizzate Webmeter.ws a mandare qualsiasi tipo di codice informatico quali html, javascript, jscript, c#, activex, java ecc.. tramite il codice inserito per controllare gli accessi del Vs sito e per qualsiasi altro fine ivi compreso l'apertura saltuaria di finestre secondarie chiudibili contenenti codice informatico di tipo html, javascript, jscript, c#, activex, java ecc.. ». In altre parole dialer.

 

Quanti utenti saranno stati messi in guardia da queste informazioni contrattuali? Chi è l’autore di questa impresa? A quanto ammonta il bottino raccolto in questo modo? Quanti controlli da parte della polizia postale ha subito questo sito e tutti i suoi gemelli? Siamo sicuri che rispetti tutte le norme? Di sicuro più chiarezza non guasterebbe.


fonte: 
http://www.primadanoi.it/index.php  16/12/2005  9.55

 


 

 

Il Dialer è un autocompositore

 

Avv. Marcello Pirani - legal@anti-phishing.it  

Fonte: http://www.anti-phishing.it/dialer/dialer.php  

 

I dialers sono software in grado di far comporre automaticamente al modem un numero di telefono senza l’intervento dell’utente. Il verbo inglese to dial significa, appunto, comporre un numero di telefono.

 

Perché sarebbe pericolo un dialer? La riposta è immediata, perché nella maggior parte dei casi il dialer instrada la chiamata verso numeri telefonici a tariffazione maggiorata (144, 899, 709 etc.), con un notevole aggravio di spesa in bolletta. Spesso navigando in rete ci può capitare di imbatterci in siti che reclamizzano la possibilità di ottenere “gratis” determinati servizi tipo mp3, sfondi per pc o per telefonini, loghi, foto e filmati pornografici. Una volta cliccato sul link che reclamizza il servizio compare una schermata che ci invita ad installare un software.

 

Alcuni siti, in maniera trasparente, informano gli utenti che una volta installato il software si attiveranno collegamenti con servizi a pagamento, indicano il relativo costo per minuto.

Tuttavia molti di questi, in maniera decisamente truffaldina, comunicano sibillinamente all’utente che deve prima installare un non meglio precisato programma per poter visualizzare il servizio richiesto.

 

Imbattersi in un dialer è molto pericoloso, specialmente per un utente che navighi in dial-up (ovvero con i modem 56k), poiché l’autocompositore potrebbe far partire chiamate verso numeri non geografici costosissimi, anche all’insaputa dell’utente. Infatti con le connessioni dial-up l’utente può scegliere di entrare in rete con qualsiasi operatore, componendo il relativo numero telefonico.

 

Con le connessioni ADSL il rischio di imbattersi in un dialer è decisamente ridotto (anche se non del tutto tecnicamente escludibile) poiché il modem non compone un numero di operatore scelto dall’utente, ma si collega unicamente con un provider fisso tramite il quale naviga all’interno di internet.

 

Nel 2003 la polizia postale riuscì a concludere un’importante operazione che portò all’arresto di un uomo ritenuto responsabile di aver inviato e-mail dal titolo “zelig” che contenevano un dialer nascosto che componeva numeri telefonici procurando amare sorprese agli utenti una volta che ricevevano la bolletta telefonica. La telecom decise allora di soprassedere e di stralciare tutte le bollette giunte qualora gli utenti avessero sporto denuncia alle autorità inquirenti per la truffa subita.

 

Tuttavia successivamente l’atteggiamento dell’operatore telefonico è cambiato ed ora, anche a fronte di denuncia o di inchiesta in corso da parte della magistratura, pretende comunque il pagamento della bolletta, giungendo sino a sospendere il servizio di telefonate in uscita qualora non venga pagato per intero il conto telefonico entro 15 giorni dal sollecito.

 

L’uso di dialers conosce anche finalità perfettamente lecite: ad esempio utilizzare un autocompositore per pagare, attraverso una bolletta telefonica, una transazione telematica è un sistema piuttosto sicuro di effettuare operazioni di commercio elettronico, evitando di esporsi al rischio del phishing.

 

Ad ogni modo occorre fare sempre molta attenzione ai siti che promettono servizi gratis e che ci obbligano ad installare determinati software per poter accedere a quei servizi. In particolare occorre controllare sempre i contenuti delle schermate che ci appaiono durante la navigazione e nel dubbio, cliccare su no, o su annulla, o cercare sempre di uscire quando i messaggi non appaiono molto comprensibili.

 

 

 

 

Internet con truffa: dialer e prefisso 709.

 

 

Fonte: http://www.avvocato-online.org/index.html

Sempre più persone sono vittime del fenomeno dialer, un piccolo programma che si (auto) installa sul computer di chi naviga in internet con modem a 56 K e che dopo avere interrotto la connessione con il proprio provider stabilisce, da solo, la connessione con un numero telefonico a “tariffa speciale” (generalmente prefissi 709, 166, 142, 899) ovvero facendo navigare su internet il malcapitato utente a costi centinaia di volte superiori a quelli cui è convinto di navigare, con il risultato di bollette anche di alcune migliaia di euro.


Il fenomeno non riguarda i navigatori che utilizzano linee ADSL o a fibra ottica perché, in questi casi, le connessioni non possono essere deviate su altri numeri.


L’installazione del diabolico dialer a volte è resa possibile dalla dabbenagine di coloro che accedono volontariamente a servizi quali la fornitura di loghi, suonerie, salvaschermi, materiale erotico, canzoni, files MP3 ma, a volte, avviene contro la volontà del navigatore che magari si è limitata a “cliccare” un banner pubblicitario ospitato su un sito, a torto, ritenuto sicuro.
Quale che sia la genesi dell’installazione del dialer sul proprio computer il fenomeno diventa, certamente, illecito quando il dialer continua collegarsi ad un determinato numero nella totale inconsapevolezza o, addirittura, contro la volontà del navigatore.

L’utente può opporsi al pagamento di bollette telefoniche che contengono costi imputabili all’attività del dialer ed a connessioni a numeri con prefissi quali il 709.


In quest’ultimo caso è bene ricordare che il prefisso 709, in virtù della delibera 9/2002 dell’Autorità per le Telecomunicazioni è utilizzabile solo per fornire accessi ad internet e non altri servizi (quindi qualsiasi addebito per forniture di altri servizi è illecito).


Pertanto, quando arriva una bolletta telefonica i cui costi risultino imputabili a numeri 709 o a servizi non richiesti l’utente potrà contestare la bolletta e pagare solo i costi per il normale uso della linea (scorporando quelli imputati al 709).


Contemporaneamente dovrà sporgere denuncia utilizzando apposito modello elaborato dalla polizia Postale, presso l’Autorità Garante per le Comunicazioni che è a disposizione degli utenti all’indirizzo di posta elettronica poliziadistato@agicom.it.

 

Quando, invece, si tratti di servizi richiesti inconsapevolmente e che comportino l’impiego di dialer che utilizzino connessioni con prefissi 166, 144 e 899 la contestazione sarà possibile solo laddove le modalità con cui si pubblicizza l’accesso a tali servizi integri gli estremi della pubblicità ingannevole; in tal caso, ai sensi del D.L. n. 74/92, si potranno denunciare all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato” anche i siti che ospitano tale pubblicità.


La fornitura di servizi attraverso numeri con prefisso 144, 166 e 899 non integra gli estremi della truffa solo se:
- il costo completo del servizio (IVA compresa) è chiaramente reso noto;
- l’utente può decidere liberamente se connettersi o meno;
- l'’utente deve essere libero di recedere e disconnettersi quando vuole;
- non ci sia alcuna connessine automatica o che comunque sia possibile senza la pina consapevolezza dell’utente. 


 

Il Garante delle Comunicazioni contro i dialer

Dott.ssa Romina Ridolfi - r_ridolfi@virgilio.it

26-01-2005

Fonte: http://www.jei.it/infogiuridica/notizia.php?ID_articoli=429

 

Le vicende legate alle "dialer-truffe" ed alle bollette telefoniche maggiorate a causa di connessioni Internet ai numeri 709 - 899 - 166 ecc... sono ormai tristemente note: i dialer sono dei piccoli programmi (.exe) che permettono all'utente di collegarsi ad un numero telefonico cosiddetto a valore aggiunto, ovvero a pagamento.

Il termine inglese “dialer” significa “compositore”, dato che il programma è in grado di reimpostare automaticamente, il più delle volte senza che l'utente se ne accorga, la connessione, sostituendo il numero del suo abituale provider con quello del servizio a pagamento.

Nel tranello dei dialer sono cadute purtroppo migliaia di vittime, ingannate dai banner e dagli annunci pubblicitari di numerosi siti web che proponevano loghi e suonerie, sfondi e trucchi per videogame, materiale per adulti, ma anche da siti comuni nei quali gli utenti venivano invitati a scaricare “gratuitamente” software, musica, guide elettroniche ed altro.

Finalmente l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con la Delibera n. 327/04/CONS del 4 ottobre 2004 ha deciso di sanzionare con una maxi multa di 3 milioni di Euro la società Eutelia, operatore nazionale di telefonia fissa, nata nel mese di marzo 2004 dalla fusione di Edisontel S.p.a. con  Plug.it S.p.a.

Nella fattispecie il dialer incriminato è il 709, tramite il quale l'utente si connette via modem con un costo supplementare decisamente esoso. L'addebito dei servizi resi viene poi effettuato direttamente sulla bolletta da Telecom Italia, che riconosce una parte della cifra al fornitore, in quanto gestore dei servizi stessi.

Tra il giugno del 2003 e l'aprile del 2004 una serie di verbali di accertamenti e contestazioni, elevati da varie sezioni della Polizia postale alla Eutelia, sono giunti sul tavolo dell'Autority.

La società di telecomunicazioni ha affermato che non spetta alla Polizia postale dover effettuare controlli e decidere le sanzioni, ma all'Autority stessa, che infatti ha deliberato. Nella Delibera citata l'Autority, invece, precisa che la Polizia ha tutto il potere ed il diritto di accertare violazioni, tramite indagini, riservandosi poi la prerogativa di valutare gli scritti difensivi e di adottare l'eventuale ordinanza di ingiunzione.

Inoltre viene ribadito il divieto assoluto di fornire prodotti e servizi con l'addebito al consumatore del traffico svolto indirizzato a tali numerazioni e si sottolinea che nessun operatore è stato mai autorizzato ad utilizzare le risorse della numerazione 709 per fini diversi da quelli consentiti.

L'Autority ha perciò comminato la multa ad Eutelia, giudicando il suo comportamento poco trasparente nei confronti degli utenti, non avendo nemmeno compiuto in merito all'accaduto alcun gesto per rimediare.

Ancor prima di questa decisione, il Giudice di Pace di Foggia, nella sentenza del 17 giugno 2004, ha ritenuto illegittimo ed illegale l'addebito effettuato da Telecom per connessioni Internet non richieste dall'utente stesso, ma a questo imposte attraverso la connessione occulta ad un dialer. L'addebito in bolletta infatti è contrario alla Legge n. 59 del 2002 in quanto i servizi i cui numeri iniziano con 709, 899, 166 ecc. se connettono a numeri nazionali e i servizi che connettono a numeri internazionali, possono essere pagati solo con carta di credito o bollettino postale separato dalla bolletta telefonica.

Alla luce dei fatti, è importante ricordare che è possibile richiedere a Telecom la disattivazione gratuita e permanente delle telefonate dirette ai numeri speciali. L'utente telefonico può inoltre richiedere, in caso di contestazione, al proprio gestore telefonico il dettaglio dei numeri chiamati, compresi quelli a tariffazione speciale.

Tale informazione permette di individuare con certezza gli importi che si ritengono non dovuti e, quindi, i responsabili dei numeri nei confronti dei quali si può procedere ai sensi di legge.

 

     

  Le truffe webdialer  


Per intervenire: invia@vivitelese.it