31 maggio 2004
Il borgo delle cantine e la storia del paese
da Repubblica.it - 31 maggio 2004

 

 

Vino, Sannio in festa nel borgo delle cantine

Visite a Castelvenere e Valle Telesina

dal nostro inviato PAOLO RUSSO

Un assolo nella sinfonia del vino. Una valle piena di viti, storia e sorprese, aggiunge ancora altro Sannio al festival delle Cantine Aperte. Weekend alcolico e bucolico. Le strade e gli itinerari della domenica si incrociano e si moltiplicano nella valle Telesina, nel triangolo d´arte, natura e vigne doc formato da Castelvenere, Telese Terme, San Lorenzello. Qui comincia una domenica in pieno tema con la manifestazione che si svolge oggi e domani in tutta la Campania, tra cantine e siti archeologiche, organizzata dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con le soprintendenze. Mèta e punto di partenza per altre escursioni nei comuni vicini, domani è Castelvenere, ideale capitale per un giorno e per l´occasione tappa anche della manifestazione che arricchisce il programma di Città della Domenica.

L´iniziativa. L´obiettivo è la valorizzazione di produzioni tipiche locali dell´agricoltura e dell´artigianato. Ieri la presentazione. «Le Cantine al borgo, cioè le cantine scavate nel tufo a trenta metri di profondità - ha aggiunto il sindaco Mario Scetta - sono ormai divenute mete obbligate di visita da parte di migliaia e migliaia di visitatorì». Il presidente della Provincia Carmine Nardone, ha ricordato l´impegno dell´ente per la rivalutazione dei borghi antichi e le strategie di intervento concretizzatesi con i Por, strumenti di finanziamento europei.

La storia. Castelvenere nasce con l´invasione dei Longobardi, nel 568. Il loro regno durò fino al 774, ma il Ducato Longobardo di Benevento arrivò sino all´anno 1138, quando tutta l´Italia meridionale fu unificata dal re di Sicilia Ruggero II di stirpe Normanna. Più che un esercito conquistatore era un popolo che trasmigrava: tra essi c´erano anche Sassoni e famiglie Danubiane alla ricerca di terre fertili e libere, che trovarono appunto qui. E i primi abitanti si chiamarono con il nome di «Vieneri», che non c´entra nulla con la dea dell´amore, ma ricorda che si trattava di genti che abitavano nei pressi del torrente Wien, affluente del Danubio. Oggi si chiamerebbero «immigrati del Wien», o molto più semplicemente Viennesi.

I monumenti. Di notevole interesse è Piazza Mercato con il pozzo al centro, anticamente usata per i commerci e i baratti delle mercanzie, poi le arcate del Palazzo ed il fossato che delimitava e proteggeva da eventuali invasori il Castrum medievale. Durante il periodo, presumibilmente, rinascimentale le vecchie mura medievali furono demolite per consentire un ampliamento del borgo, ed il fossato fu usato come strada per collegare le piccole cave tufacee (scavate sui costoni perimetrali alla strada) alle nuove abitazioni che si stavano costruendo. Di grande interesse le chiese.

 

 

 

     

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