8 maggio 2006
S.Salvatore, Massimo Rao il pittore della Luna
Stefano Avitabile

 

 

Si è aperta a San Salvatore Telesino (Bn), per commemorare il decimo anniversario dalla scomparsa del grande protagonista dell’arte contemporanea Massimo Rao (1950-1996), una mostra personale dell’ artista che raccoglie opere appartenenti a famiglie e amici, sparsi sul territorio telesino, che diversamente non avrebbero mai avuto visibilità. Dal 6 fino al 14 maggio i locali della Biblioteca Comunale in Via Plebiscito ospiteranno la personale del virtuoso artista locale.

Il Comitato promotore ha voluto imprimere nella memoria, presso la Sala Conferenze dell’ ex Municipio di San Salvatore Telesino (Bn) con una simpatica cerimonia d’apertura, il percorso e i riferimenti culturali di uno dei personaggi sanniti più famosi nel mondo. Massimo Rao non ha aspettato che fossero i critici di mestiere o verbosi commerciati d’arte a dare una interpretazione della sua tecnica, della sua pittura, ha voluto lasciare una lettura senza fraintendimenti. La sua produzione, fatta eccezione per qualche collezionista mecenate o mercante illuminato, è dissipata tra acquirenti occasionali o galleristi che aspettano ulteriori eventi per un miglior realizzo. La mostra di San Salvatore Telesino è un’occasione per ammirare la sua geniale eccentricità, la sua sconfinata fantasia e il tono stregonesco che avvolgono le sue “creature”. Massimo Rao dipingeva per manifestare la sua complessa personalità, non aveva committenti nel senso classico del termine, quasi sempre una sola figura costruita con una eccezionale e rara padronanza tecnica sono le icone dei suoi quadri, immagini di forte impatto emotivo. Attraversando le stanze della Mostra si entra in una atmosfera onirica, surreale, si vive ogni opera sospesi tra la realtà e l’immaginazione, si entra nella dolcezza e la spontaneità di Massimo, si legge la sua inquietudine proiettata in una utopia senza tempo e legami terreni; le sue figure solitarie, alcune con volti di esseri viventi venuti da altri pianeti, altre perdute in atmosfere irreali, hanno spesso come interlocutore la Luna, amica della sua solitudine sfuggente ed ambigua.

L’allestimento tecnico della Mostra è stato curato da Ferdinando Creta, consulente scientifico della Provincia di Benevento ed è imminente l’istituzione da parte della Amministrazione Comunale, guidata da Peppe Creta, di una Pinacoteca stabile intitolata a Massimo Rao.

 

 

     

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