Pro Loco
Solopaca
Castello Ducale
Solopaca
Solopaca 29 agosto 2006
COMUNICATO STAMPA – INVITO
Venerdì primo settembre 2006, presso la cantina
Sociale di Solopaca, alle ore 12, si terrà la
CONFERENZA STAMPA di presentazione della "Festa
dell'Uva". Nel corso della conferenza saranno
illustrati tutti gli avvenimenti che
caratterizzeranno l'edizione 2006. Tutti gli
operatori dell'informazione e i rappresentanti
delle testate giornalistiche sono invitati a
partecipare.
FESTA dell'UVA
La
coltivazione della vite affonda le radici in
tempi antichissimi. E come sempre avviene per
ciò che è antico e costante, al lavoro dei campi
ed alla produzione del vino si sono intrecciati
e collegati fatti ed eventi di vita quotidiana
sopravvissuti in racconti, documenti, storie e
leggende che hanno accompagnato la comunità
solopachese lungo il corso dei secoli, dando
spazio e forme a tradizioni, folclore, usi e
costumi.
In
questo clima, ha preso corpo e si è sviluppata
la "Festa dell'Uva". La sua origine risale al
'700 quando la Confraternita locale celebrava la
Festa dell'Addolorata raccogliendo doni,
soprattutto uva, trasportati su carri addobbati,
per poi essere venduti in un'asta pubblica.
Caduta in desuetudine per un lungo periodo di
tempo, la manifestazione è stata ripresa nel
1978 e continua ininterrottamente fino ad oggi.
Elemento fondamentale sono i carri allegorici,
delle piccole opere d'arte, realizzati con
chicchi di uva dai bravi maestri carraioli, che
ogni anno, con fantasia, bravura e creatività
riescono a comporre motivi, realizzare scene,
interpretare soggetti e temi da proporre al
pubblico, durante la sfilata, la seconda
domenica di settembre di ogni anno. I carri
d'uva di Solopaca sono un mirabile esempio di
come un elemento naturale, l'uva, nelle abili
mani di artisti artigiani diventi linguaggio,
poesia, creatività cultura.
L'uva è la vera protagonista, i suoi chicchi
vengono pazientemente incollati uno ad uno dopo
un'accurata selezione per grandezza e sfumatura
di colore per realizzare l'effetto policromo. Un
tempo i carri venivano ornati con grappoli
interi e dalla loro alternanza (bianchi e neri)
si ricavava un effetto di chiaro-scuro. Il loro
significato era votivo ed economico: l'uva
venduta, il ricavato devoluto per la festa
religiosa in onore dell'Addolorata la cui statua
interamente ricoperta di grappoli apriva la
sfilata. Il significato di rito propiziatorio è
evidente e si riconnette agli antichissimi culti
mediterranei rivissuti alla luce della
spiritualità cristiana.
Oggi il significato è più laico ma non meno
culturale. Il fine è quello di valorizzare il
vino che in quanto derivato dall'uva è un
prodotto naturale, ma in quanto frutto del
lavoro umano è un tipico prodotto culturale. La
manifestazione rappresenta, dunque, uno
"spaccato" storico-sociale di una tradizione:
l'offerta votiva di carri fatti d'uva a cui si è
aggiunto un messaggio pubblicitario del
prodotto: il vino D.O.C
Dal 1998 la Festa dell'Uva si è arricchita di un
nuovo elemento: il Corteo Storico. Ispirato ai
personaggi principali della famiglia ducale dei
Ceva-Grimaldi che hanno governato Solopaca per
circa due secoli (dal capostipite Cristoforo che
acquistò nel 1574 il Feudo di Telese con la
terra di Solopaca, fino all'ultimo discendente
morto nel 1764), esso ripresenta e reinterpreta,
anche in forma fantasiosa, personaggi e fatti di
quel periodo.
Musici, gruppi folk, sbandieratori, addobbi, il
tutto in uno scenario di costumi d'epoca creati
per l'occasione da una comunità laboriosa che
riesce, almeno una volta durante l'anno, a
trovare un punto di incontro e a sentire il
senso di appartenenza alla propria terra.
Gigi La Monaca
Ufficio Stampa
Pro Loco Solopaca
3394455829
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