Guardia Sanframondi, 30 settembre 2005
Comunicato stampa n°5
E’
finito un altro campo scuola. Ed ora siamo qui,
davanti ad un foglio, per mettere nero su
bianco le emozioni provate durante questi
fantastici 8 giorni. Riaffiorano i ricordi, le
sensazioni e sembra quasi impossibile riuscire a
descriverle…. perché sono esperienze che ti
lasciano qualcosa dentro che gli altri stentano
a vedere, che bisogna vivere per averne un’idea.
Allora...da dove cominciare? Incominciamo col
dire cosa è un campo scuola. Qualcuno potrebbe
pensare che sia solo una vacanza, ma è molto di
più. E’ un momento d’incontro, di discussione e
di confronto tra noi giovani su tematiche ogni
anno diverse, ma sempre attuali e interessanti.
E’ un’esperienza di divertimento ed amicizia: :
tornei, scenette e canti, giochi notturni,
bagni, serate di svago, chiacchierate all’aria
aperta, grande gioco, percorso Hebert,
discoteca, caccia al tesoro e..chi più ne ha
più ne metta. Momenti ricchi di gioia, di
risate, senza dubbio, ma ci sono stati anche
momenti magici, unici nel loro genere… che ci
hanno regalato emozioni indelebili e
indescrivibili. Stiamo parlando, ad esempio,
della “veglia alle stelle”, un dialogo con noi
stessi e con la nostra “stella”. Immaginatevi
soli su una spiaggia, di notte, al lume solo di
una candela, con un foglio, una penna e uno
stupendo cielo stellato sopra di voi…. e ne
avrete una vaga idea. Stiamo pensando anche
all’attesissimo grande falò sulla spiaggia
durante il quale ognuno ha alimentato il fuoco
con un simbolico pezzo di legno esprimendo con
parole rotte dall’emozione le proprie emozioni e
gli impegni presi. Ogni volta è come se fosse la
prima: le lacrime, i sorrisi. i volti illuminati
dalle fiamme, rimarranno nel nostro cuore per
sempre.
Ma
il campo scuola è soprattutto un momento
significativo per vivere un’esperienza di fede;
non è facile lasciarsi trovare da Dio durante la
nostra frenetica vita di tutti i giorni, e il
campo è anche un’occasione in tal senso. Niente
cose ultraterrene o pretese assurde: solo
momenti che hanno accompagnato il nostro
cammino, hanno scandito il tempo e ci hanno
aiutato ad assaporare il dialogo con Dio.
Quest’anno il tema proposto “Stelle
comeTE : dalla città della paura alla città
della gioia” è stato uno stimolo per una
rilettura nella propria vita del viaggio dei
Magi, i sapienti che seguirono la stella e
giunsero a riconoscere nel neonato Gesù di
Nazareth, il Figlio di Dio, l’atteso dalla
storia.
Stelle comeTe
dunque come impegno a crescere nella Fede,
Fraternità, Servizio nella consapevolezza che
solo la ricerca del vero volto di Dio, quello
manifestato da Gesù, rende l’uomo pienamente
uomo: ma questa ricerca si nutre di segni, di
stelle…. E di tanto buio, necessario per far
splendere gli astri
Ecco allora il senso delle tre tappe pensate per
questo campo scuola.. La prima tappa (“Seguire
la stella”), ha rappresentato il senso
della ricerca come necessario a qualsiasi
cammino che voglia incontrare il Signore. Nella
seconda tappa (“dalla città della
paura….”), con un sano realismo abbiamo
messo a confronto la voglia di ricerca con le
logiche che si oppongono a questo cammino,
rappresentate dal personaggio Erode e oggi
ravvisabili in quello che minacciala libertà
della coscienza, ma anche nelle strutture di
ingiustizia e povertà che sfidano i cristiani a
ripensare l’annuncio nell’ottica della
testimonianza. La terza tappa (“…alla
città della gioia”) ha raffigurato
l’obiettivo e la meta del cammino come felicità
piena a condizione che sia per tutti, in una
convivenza ispirata al Vangelo.
A
questo punto vi chiederete dove è successo
tutto questo… nella Villa “La Salle” a
Mondragone dall’1 all’8 settembre. Il tutto,
come sempre, organizzato da Cenzino con i suoi
scout. E’ inutile cercare altrove quello che
abbiamo provato in quella settimana….è tempo
sprecato!
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