24 dicembre 2005
Intervista ad un ex scout
Mario De Vincentis

 

 

Guardia Sanframondi,  23 dicembre 2005

 

Comunicato stampa n° 9

 

SEMEL SCOUT SEMPER SCOUT

 

INTERVISTA A DARIO GAROFANO

a cura di Domenico, Erasmo e Vincenzo

 

 

* Ci vuoi riassumere brevemente la tua vita scout?

 Sono entrato negli scout a 13 anni come ESPLORATORE. Dopo qualche anno sono salito al CLAN incominciando il mio NOVIZIATO. Quasi subito Cenzino mi ha messo come aiuto nel BRANCO. L’ho fatto per due anni poi sono stato chiamato ad assumere incarichi sempre più importanti all’interno del GRUPPO. Sono stato AKELA e MAESTRO DEI NOVIZI. Ho mantenuto questa carica fino alla mia PARTENZA, continuando però ad organizzare, quale membro della COMUNITA’ CAPI, attività per l’intero GRUPPO.

 

* Cosa  è stato ed è per te lo scoutismo? 

Lo scoutismo è stata e sarà sempre una tappa fondamentale della mia vita. Lo scoutismo ti aiuta a crescere, ti forma, forma il cittadino che sarai nel futuro. Tanti principi che orientano la mia vita li ho appresi negli scout. Ho imparato a vivere in comunità, le tecniche di sopravvivenza e tantissime cose pratiche che altrimenti avrei ignorato. Solo adesso posso dire che effettivamente alla base della mia vita c’è lo scoutismo che ha preso la parte forse più importante della mia vita, l’adolescenza. E di questo ne sono fiero.

 

* Cosa ha rappresentato e rappresenta per te il foulard ?

E’ qualcosa di sacro. E’ il ricordo della PROMESSA, degli impegni  presi, è qualcosa che ti porti sempre addosso. E’ talmente importante  che anche quando sei uscito dagli scout, non lo abbandoni mai perché rappresenta la tua vita scout e ti ricorda che “semel scout sempre scout”, cioè se sei stato veramente scout lo srai per tutta la vita.  

 

* Ci vuoi dire qualche momento indimenticabile che hai vissuto da scout?  

Più che indimenticabili direi importanti. E’ difficile rispondere su due piedi, perché i ricordi che si affollano alla mente sono tanti. Uno di questi è stato sicuramente il mio primo ingresso in sede. Non posso non citare  i campi e i convegni fatti anche con altri gruppi provenienti da tutta Italia. A questo punto devo dire con orgoglio che noi di Guardia abbiamo lasciato sempre il segno distinguendoci  in positivo…e di questo ne vado fiero. Ricordo con emozione i cerchi serali intorno al fuoco, le notti passate all’aperto a dormire in tenda…. Tutti questi momenti  sono ancora  nel mio cuore. I momenti più importanti, che non dimentico, sono la PROMESSA e la PARTENZA, quando, ahimè, ho dovuto lasciare il gruppo.

 

* Cosa hai provato quando hai lasciato il gruppo e perché lo hai fatto?

                                                                                                                   Un’emozione indescrivibile, un forte senso di vuoto nel cuore. Lasciare coloro che mi erano stati vicini in tutti quegli anni non è stato semplice. Ho dovuto lasciare il gruppo per motivi di lavoro. Sono andato a lavorare altrove e non potevo stare più con i ragazzi e frequentare la sede

 

* Come ti giudicavano i tuoi amici che stavano all’esterno del gruppo?

                                                                                                                     E’ stato sempre un punto dolente per noi scout. Gli altri ci hanno sempre visto come persone che chissà cosa volevamo fare, realizzare o dimostrare, senza sapere che noi non ci siamo mai ritenuti né migliori né peggiori degli altri, ma ragazzi che volevano crescere insieme condividendo le gioie e anche le amarezze…. Ma questo fuori non è mai arrivato e hanno continuato sempre a vedercicome dei fanatici  e ragazzi fuori dal comune.

 

* Perché sei rimasto nel gruppo anche quando altri andavano via?

Perché ho scoperto i talenti che il Signore mi ha dato per metterli a disposizione degli altri. M sono accorto di essere capace di stare con i bambini e il fatto di riuscire a regalare loro un sorriso per me era molto importante e mi dava una grande soddisfazione. Ho sempre sentito una grande gioia dentro di me ogni volta che sono riuscito a strappare un sorriso non solo ai bambini, ma anche ai più grandi, ai genitori, a tutti.

 

* Pensi di aver mantenuto fede alla tua Promessa?

 Penso proprio di sì. Ho sempre cercato di fare del mio meglio per mantenere la PROMESSA. Gli impegni portano ad allontanarti dal Gruppo, ma la Promessa rimane per tutta la vita.

 

* Cosa diresti per incoraggiare qualcuno ad entrare nel gruppo scout?

                                                                                                                Provaci! Provaci anche tu perchè la vita scout è veramente una bella esperienza, aiuta a formarti…. PROVACI!

 

* Salutaci da scout!

Buona strada e Viva Gesù nei nostri cuori!

 

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 Valle Telesina


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