Leggo con interesse il dibattito che,
piuttosto vivacemente, si è animato in
questi ultimi giorni sul tema "Telesia".
Ebbene, ancora una volta, come ebbi già a
dire in un mio precedente intervento
titolato
"Riflessioni da Pesaro", si riaccende
una disputa di sapore prettamente
campanilistico e scusatemi "fuori tempo".
E' innegabile che il tema, per la sua
portata, storica, culturale, ambientale è di
grandissimo interesse; e per questa ragione
che la questione andava affrontato con
saggezza e con una visione di lungimiranza
culturale e politica tale da non far
riemergere vecchie ferite mai rimarginate e
parlo sopratutto per i cittadini
sansalvatoresi i quali credo giustamente
rivendicano il diritto di condividere e/o
partecipare in modo attivo a iniziative che
vedono coinvolte fisicamente il proprio
territorio.
Insomma la vecchia "telesia" fino a prova
contraria è nel territorio del comune di
S.Salvatore Telesino. Ma siamo alle solite
pastoie.
Chi ha immaginato di poter cogliere questo
"fiore" al sol scopo di inanellare un
successo personale che sia per fini politici
o per altre finalità ignote sicuramente non
ha reso un buon servigio.
E ritorno ad immaginare che l'unico
dibattito serio e costruttivo, da qualsiasi
punto di vista che sia politico che
culturale, resta soltanto uno e cioè
l'immaginazione della creazione di un
soggetto politico amministrativo dal nome
senz'altro "Telesia" che accomuni tutti i
cittadini della valle telesina.
Il progetto è ambizioso, ma a mio parere, è
l'unica via percorribile altrimenti saranno
soltanto soddisfatte le brame personali di
questi personaggi più o meno blasonati che
spendono la loro vita non nell'interesse
generale ma soltanto a coltivare vecchi
"pallini" in nome della cultura o della
politica.
Spero che il mio modesto contributo, che è
spurio da qualsiasi interesse localistico,
serva ad animare, sopratutto tra i
giovani, un dibattito sereno e pacato.
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