Solopaca - Dura denuncia di Forza Italia:
«L’assistenza anziani e il telesoccorso gestiti
in modo clientelare»
Azzurri in sintonia con la minoranza. La
richiesta indirizzata all’assessore al ramo:
«Dimettiti»
Il
titolo del manifesto rende in maniera evidente
quello che è il messaggio che intendono lanciare
gli “azzurri” solopachesi: “Il costo della
politica”. E per lanciare questo messaggio il
gruppo forzista prende spunto da un “vivace e
puntuale” volantino distribuito l’altra domenica
dal gruppo di minoranza nel consiglio comunale
di Solopaca. I forzisti sottolineano che in quel
volantino veniva denunciata “la gestione
clientelare del “famigerato” servizio di
‘Assistenza domiciliare anziani’ del Comune di
Solopaca”.
A
distanza di pochi giorni ecco il documento del
coordinamento locale di Forza Italia che
specifica: “Forte la denuncia, importante
l’argomento, grave il problema. Tanto grave – si
aggiunge – da meritare una riflessione
politica”. E da qui parte l’intervento forzista
con una dura accusa: “Se è vero, (ed è vero!)
come dicono gli amici consiglieri della
minoranza, che il servizio è stato gestito in
modo clientelare ed arbitrario allo scopo di
assicurarsi i voti di preferenza per la
rielezione, possiamo fare alcuni conti. Nei
cinque anni della passata legislatura (ma anche
per il 2006) per i servizi di ‘Assistenza
domiciliare anziani’ e ‘Telesoccorso’, il Comune
di Solopaca ha versato alla cooperativa ‘Meridiana’,
con convenzione stipulata con il Comune ogni
anno, oltre 10.000 euro al mese, che diventano
circa 130.000 euro all’anno che gravano sul
bilancio comunale, salvo una quota rimborsata
dalla Regione Campania. E così – si legge ancora
nel documento degli azzurri - nei cinque anni
trascorsi (2001-2005) il Comune di Solopaca ha
pagato per questo servizio circa 600.000 euro,
circa un miliardo e duecento milioni di vecchie
lire. Quindi, per ottenere 165 voti di
preferenza, l’assessore al ramo ha speso, nel
modo in cui è stato gestito il servizio, circa
seicentomila euro, del bilancio comunale […]”.
In
particolare sotto accusa finisce, dunque,
l’assessore al ramo. In merito ecco l’appello al
primo cittadino Pompilio Forgione: “Il sindaco
che si considera il patrono del paese, tutore
della legge e della buona amministrazione,
dovrebbe far sentire la sua voce ed imporre a
questo paese ed ai suoi assessori regole precise
di comportamento e sanzioni dure per chi delle
regole fa scempio. E allora è lecito invocare
l’osservanza della legge; pretendere
dall’assessore un passo indietro; esigere la
revoca dell’assessore. In fine dei conti, questo
è l’ennesimo sintomo del fenomeno al quale da
tempo assistiamo: a Solopaca da tempo è in
vigore un regime, un sistema di potere che
controlla ogni centro nevralgico della vita
istituzionale, economica, sociale. C’è in giro
una stanchezza determinata da questi anni di
“regime” che ha fatto sorgere una disaffezione
verso la politica.
C’è invece l’urgenza di un ritorno
all’interessamento di un nuovo impegno. Noi
tutti non siamo cittadini di serie B, abbiamo
anni di storia e per questo non possiamo essere
trattati da stolti valletti, come qualcuno vuol
farci passare. Quindi vogliamo stare nel paese
con piena cittadinanza: abbiamo dimostrato già
in passato di essere persone che sanno stare
nella democrazia. Con 2114 voti di maggioranza,
e’ un dovere ineludibile dare una buona
amministrazione a Solopaca. altrimenti, se non
si e’ capaci, si torni a votare”.
|