Intervento riferito a: Telese, chi si è opposto al cavalcaferrovia in via Lago?

 

 

3 dicembre 2006
Telese, Casbarre: Aceto retorico e provocatorio
Mauro Casbarre

 

 

Egregio Signor Gianluca Aceto,

 

Liberatomi di un pesante esame di Diritto posso finalmente dedicare un po’ di tempo per rispondere alla Sua lettera sulle mie osservazioni, niente affatto di parte ma da libero cittadino senza vincolo alcuno circa la realizzazione dei cavalcaferrovia e sottovia.

 

In via preliminare Le voglio dire che la Sua lettera mi è parsa retorica e provocatoria in quanto mi è sembrato molto strano che Lei, in qualità di Consigliere Comunale nonché  importante ed attivissimo esponente locale di un partito politico, non fosse a conoscenza della questione cavalcaferrovia che ha vivacizzato il dibattito politico-amministrativo della nostra cittadina negli ultimi anni.

 

Mi è parso strano che Lei non ne fosse a conoscenza visto che sono stati versati fiumi di inchiostro sulla stampa locale e addirittura su quella a tiratura nazionale, e Lei è uno i giornali li legge. Quindi non mi dica che non era a conoscenza della nascita di due comitati cittadini, uno “pro” e l’altro “contro” alla realizzazione di queste importanti opere.

 

Quello “contro”, a differenza di quello pro costituito da una pluralità di cittadini, si identificava esclusivamente nelle famiglie, e non tutte, che abitavano nel Parco Quadrifoglio (possiamo quindi definirlo Comitato Parco Quadrifoglio anche se il nome ufficiale era Comitato Papa Giovanni XXIII) e il loro obiettivo era di bloccare la realizzazione di dette opere cercavano di difendere gli interessi di pochi a discapito dei più vasti interessi generali(e come ci insegna la Costituzione, che tutti dovrebbero conoscere, questo non è possibile)!

 

Non mi dica che non era a conoscenza del fatto che il Suo partito, tramite il proprio rappresentante in seno al Consiglio Comunale, nel 2001 votò favorevolmente all’approvazione dei progetti preliminari delle opere e successivamente, nel 2002, su sollecitazione del comitato “contro”, votò contro all’approvazione dei progetti definitivi, dimostrando una coerenza unica! E non  contento, visto che il Consiglio Comunale approvò ugualmente i progetti, pur di ostacolare le opere da realizzare, formulò osservazioni circa una presunta illegittimità alla variante al piano regolatore generale che si andava ad aggiornare per la costruzione delle opere.

 

Non mi dica che non era a conoscenza del rinvio della firma dell’accordo di programma da parte della Provincia a dopo le ultime elezioni Provinciali poiché al candidato Presidente fu fatto capire, dalle forze politiche della coalizione a lui vicina, e tra queste il Suo partito, che era meglio soprassedere per non rischiare voti. Infatti i cittadini che abitavano oltre la ferrovia, che volevano fortemente la realizzazione delle opere,  potevano essere ignorati in quanto non avendo diritto al voto non costituivano un pericolo.

Dopo che le osservazioni al piano regolatore generale furono respinte, il Suo partito, con giudizio, abbandonò la lotta.

 

Ciò non fece il “Comitato Parco Quadrifoglio” che ricorse al TAR e al Consiglio di Stato.

Naturalmente perse anche in quelle sedi.

 

Chi ha espresso contrarietà, con quali mezzi e quando al cavalcaferrovia in Via Lago, Lei lo sapeva e lo sa anche adesso, d’altronde la volontà espressa dal Suo partito era stata contro l’approvazione dei progetti definitivi da parte del Consiglio Comunale.

 

Per concludere, Lei ha specificato che voleva sapere a proposito del cavalcaferrovia in Via Lago, mentre io mi riferivo all’opposizione fatta a tutte le opere da realizzare per la soppressione dei passaggi a livello. A scanso di equivoci, vorrei che tenesse presente che le FFSS avevano interesse a chiudere tutti i passaggi a livello insistenti sul territorio cittadino per cui il progetto era unico. Quindi ostacolare o far saltare la realizzazione del sottovia equivaleva ad ostacolare o far saltare anche la realizzazione del cavalcaferrovia in Via Lago e anche quello in Contrada Piana.

 

Ancora oggi mi chiedo perché Lei e il Suo partito, e anche qualche altro per la verità, foste così contrari alla realizzazione dell’opera infrastrutturale più importante e imponente che fosse mai stata realizzata nel nostro Comune. Forse per una malsana abitudine, tutta italiana, di fare opposizione, sempre e comunque, a qualsiasi cosa faccia la parte politica avversaria, o forse per qualche altro strano motivo… Io non me lo so spiegare!  

 

Alla luce di tutto ciò rinnovo la soddisfazione per l’avvenuta realizzazione delle opere consapevole del fatto che se non ci fosse stata tutta questa inutile opposizione i disagi di noi cittadini che abitiamo al di qua della linea ferroviaria, probabilmente sarebbero terminati già da qualche anno!

 

AugurandoLe un buon lavoro, le porgo i miei più cordiali saluti.

 

Mauro Casbarre

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it