Egregio Signor Gianluca Aceto,
Liberatomi di un pesante esame di Diritto
posso finalmente dedicare un po’ di tempo
per rispondere alla Sua lettera sulle mie
osservazioni, niente affatto di parte ma da
libero cittadino senza vincolo alcuno circa
la realizzazione dei cavalcaferrovia e
sottovia.
In via preliminare Le voglio dire che la Sua
lettera mi è parsa retorica e provocatoria
in quanto mi è sembrato molto strano che
Lei, in qualità di Consigliere Comunale
nonché importante ed attivissimo esponente
locale di un partito politico, non fosse a
conoscenza della questione cavalcaferrovia
che ha vivacizzato il dibattito
politico-amministrativo della nostra
cittadina negli ultimi anni.
Mi è parso strano che Lei non ne fosse a
conoscenza visto che sono stati versati
fiumi di inchiostro sulla stampa locale e
addirittura su quella a tiratura nazionale,
e Lei è uno i giornali li legge. Quindi non
mi dica che non era a conoscenza della
nascita di due comitati cittadini, uno “pro”
e l’altro “contro” alla realizzazione di
queste importanti opere.
Quello “contro”, a differenza di quello pro
costituito da una pluralità di cittadini, si
identificava esclusivamente nelle famiglie,
e non tutte, che abitavano nel Parco
Quadrifoglio (possiamo quindi definirlo
Comitato Parco Quadrifoglio anche se il nome
ufficiale era Comitato Papa Giovanni XXIII)
e il loro obiettivo era di bloccare la
realizzazione di dette opere cercavano di
difendere gli interessi di pochi a discapito
dei più vasti interessi generali(e come ci
insegna la Costituzione, che tutti
dovrebbero conoscere, questo non è
possibile)!
Non mi dica che non era a conoscenza del
fatto che il Suo partito, tramite il proprio
rappresentante in seno al Consiglio
Comunale, nel 2001 votò favorevolmente
all’approvazione dei progetti preliminari
delle opere e successivamente, nel 2002, su
sollecitazione del comitato “contro”, votò
contro all’approvazione dei progetti
definitivi, dimostrando una coerenza unica!
E non contento, visto che il Consiglio
Comunale approvò ugualmente i progetti, pur
di ostacolare le opere da realizzare,
formulò osservazioni circa una presunta
illegittimità alla variante al piano
regolatore generale che si andava ad
aggiornare per la costruzione delle opere.
Non mi dica che non era a conoscenza del
rinvio della firma dell’accordo di programma
da parte della Provincia a dopo le ultime
elezioni Provinciali poiché al candidato
Presidente fu fatto capire, dalle forze
politiche della coalizione a lui vicina, e
tra queste il Suo partito, che era meglio
soprassedere per non rischiare voti. Infatti
i cittadini che abitavano oltre la ferrovia,
che volevano fortemente la realizzazione
delle opere, potevano essere ignorati in
quanto non avendo diritto al voto non
costituivano un pericolo.
Dopo che le osservazioni al piano regolatore
generale furono respinte, il Suo partito,
con giudizio, abbandonò la lotta.
Ciò non fece il “Comitato Parco
Quadrifoglio” che ricorse al TAR e al
Consiglio di Stato.
Naturalmente perse anche in quelle sedi.
Chi ha espresso contrarietà, con quali mezzi
e quando al cavalcaferrovia in Via Lago, Lei
lo sapeva e lo sa anche adesso, d’altronde
la volontà espressa dal Suo partito era
stata contro l’approvazione dei progetti
definitivi da parte del Consiglio Comunale.
Per concludere, Lei ha specificato che
voleva sapere a proposito del
cavalcaferrovia in Via Lago, mentre io mi
riferivo all’opposizione fatta a tutte le
opere da realizzare per la soppressione dei
passaggi a livello. A scanso di equivoci,
vorrei che tenesse presente che le FFSS
avevano interesse a chiudere tutti i
passaggi a livello insistenti sul territorio
cittadino per cui il progetto era unico.
Quindi ostacolare o far saltare la
realizzazione del sottovia equivaleva ad
ostacolare o far saltare anche la
realizzazione del cavalcaferrovia in Via
Lago e anche quello in Contrada Piana.
Ancora oggi mi chiedo perché Lei e il Suo
partito, e anche qualche altro per la
verità, foste così contrari alla
realizzazione dell’opera infrastrutturale
più importante e imponente che fosse mai
stata realizzata nel nostro Comune. Forse
per una malsana abitudine, tutta italiana,
di fare opposizione, sempre e comunque, a
qualsiasi cosa faccia la parte politica
avversaria, o forse per qualche altro strano
motivo… Io non me lo so spiegare!
Alla luce di tutto ciò rinnovo la
soddisfazione per l’avvenuta realizzazione
delle opere consapevole del fatto che se non
ci fosse stata tutta questa inutile
opposizione i disagi di noi cittadini che
abitiamo al di qua della linea ferroviaria,
probabilmente sarebbero terminati già da
qualche anno!
AugurandoLe un buon lavoro, le porgo i miei
più cordiali saluti.
Mauro Casbarre