2 ottobre 2006
Telese, conto consuntivo avanzi in cassa
da Il Sannio Quotidiano  del 30 settembre 2006

 

 

Conto consuntivo, un milione di euro di avanzo

Telese Terme / Il Consiglio comunale approva il quadro economico relativo alla gestione finanziaria 2005

L’opposizione: residui attivi di dubbia esigibilità, il dato è solo fittizio. Scontro sulla nomina dei revisori

Il conto consuntivo è stato l’argomento centrale del consiglio comunale che si è riunito l’altra sera nella biblioteca di via Isonzo a Telese Terme. L’Assemblea, assente solo il consigliere Di Mezza dell’opposizione, ha ascoltato la relazione del sindaco Gennaro Capasso in qualità di titolare della delega al Bilancio. Questi ha espresso note positive per il quadro finanziario realizzato, nonostante i problemi La riprova? L’avanzo di amministrazione, pari a 1.198.880,22 euro.. “Siamo sulla strada giusta – ha detto Capasso -. Un bilancio in buona salute che ci consente di rispondere alle richieste di una comunità che cresce”.

Il sindaco si è soffermato, poi, sul realizzato: le risorse economiche reperite per partecipare al progetto di filiera termale; progetto per la nuova chiesa con l’acquisto del terreno su cui sarà edificata; opere avviate annesse al cavalcavia e sottopasso; progetto appaltato asilo nido per i figli dei dipendenti comunali; rete intranet del Comune.

Il leader di “Insieme per Telese” – gruppo di opposizione – Gianni Liverini si è lamentato per il mancato rispetto dei tempi di approvazione del bilancio (30 giugno) e per il mancato esame del piano finanziario da parte della apposita commissione. E’ stato spiegato più tardi che per effetto della nomina ad assessore di un componente dell’organismo, questo non era nella pienezza delle sue funzioni. “I revisori fanno una verifica dei residui poco comprensibile”. Liverini ha aperto così la sua analisi sul quella che ha definito “una parte importante del bilancio”. Ha parlato di residui attivi di qualche anno addietro, quindi di dubbia esigibilità. E, di conseguenza, di un avanzo fittizio.

Michele Selvaggio, consigliere di “Insieme…”, ha chiesto di conoscere l’ammontare del contenzioso, dei debiti che il Comune ha. “E’ possibile che non ci sono debiti quando il Comune non ha i soldi per le spese correnti”. Dopo aver definito “corbellerie” –i commenti al bilancio, Selvaggio ha criticato l’amministrazione attiva per l’incremento del 20% dell’aliquota Ici e ha chiuso ironicamente: “Quando le cose vanno bene, si fanno risparmiare le tasse ai cittadini. Perché non si attua l’esenzione dal pagamento dell’Ici sulla prima casa?”

Critico anche Gianluca Aceto, altro consigliere di “Insieme”, che si è soffermato sugli sprechi in atto (ricadenti sul bilancio 2006), ma che rivelano il modo di amministrare dell’attuale amministrazione.

Critico anche il consigliere autonomo Rito Maglione.

Giuseppe D’Occhio, capogruppo di maggioranza ha giudicato negativamente il tono usato dall’opposizione verso l’operato di figure professionali (revisori e dirigenti di area) sui quali ricade la responsabilità di quanto sottoscrivono. “La cosa non ha carattere politico – ha redarguito l’opposizione – molto più indicata per un bilancio di previsione”.

Con Selvaggio ha polemizzato direttamente: “Non ho mai proferito la parola “corbelleria” ad indirizzo dei componenti dell’opposizione”. Il conto consuntivo è passato con il voto della maggioranza (11); un astenuto (Grimaldi); 4 contrari. Nel corso del Consiglio si è proceduto alla nomina dei componenti delle Commissioni Consiliari Permanenti con la sostituzione dei neo assessori con i consiglieri di maggioranza Alfano e Fuschini che entrano così a far pare della commissione «Assetto del territorio e Lavori Pubblici» e di quella «Politiche Economiche e Servizi Comunali».

Inoltre a seguito delle dimissioni dei neo assessori Pucella e Verrillo da componenti del C.d.A. del Consorzio Idrotermale, sono stati eletti al loro posto Michele Martucci e Vincenzo Fuschini.

In precedenza era stato designato il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2006-2009. Sono stati eletti Teofilo Galasso, Maria Orsola Vallone e Luigi Di Crosta. L’opposizione è stata costretta ad incassare due no: la mancata concessione di un rappresentante tra i revisori dei conti e la mancata diminuzione della quota spettante agli stessi (6128 euro l’anno pro capite). Il disappunto del consigliere Aceto per il mancato riconoscimento: “Si interrompe una prassi consolidata – ha dichiarato –“. Ma tant’è.

 

 

 

     

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