8 ottobre 2006
Telese, bugia fa rima con...
Fulvio Del Deo

 

 

Il grande Carlo Lorenzini, in arte Collodi, aveva ragione: c'è una sola cosa che più di ogni altra caratterizza l'italica specie. Non è la pizza, non sono gli spaghetti... non sono l'alta moda né l'arte... non è Leonardo da Vinci e men che ogni altro è San Francesco, patrono nazionale, lontano ormai anni luce dalla dilagante filosofia odierna di chi rincorre sogni di costosa idiozia.

 

Il nostro prodotto nazionale per eccellenza è la BUGIA.

 

E' un prodotto che primeggia non solo sul mercato interno, ma comincia a invadere anche quello estero, tant'è che rappresenta la prima voce nella colonna "esportazioni".

 

In un tempo ormai lontano, mentire era una vergogna. La bugia era a mala pena tollerata nei bambini i quali, una volta scoperti, andavano incontro a sculacciate e a severe punizioni.

 

Il bugiardo adulto era considerato un uomo solo a metà, un vile.

 

Oggi invece, tali pregiudizi sono venuti a cadere. Oggi chi più dice BUGIE più sente di scalare la montagna del POTERE. E va su, su, su. Più racconta balle, più sale in alto.

 


 

E' dura la vita per chi come me è rimasto "all'antica"...

 

E già! Per noi il bugiardo, così come ci hanno tramandato i nostri avi,  continua a essere quell'individuo debole, inaffidabile, falso che suscita il nostro disgusto e  per il quale il dialetto dispone di un vasto assortimento di definizioni: busciardo, fàuzo, 'mbruglione, pallista, ecc.

 

Come noteranno i lettori, questi termini hanno tutti una stessa connotazione comune: sono dispregiativi. Il che deriva dalla necessità di dare una definizione a quel tipo umano che nella tradizione popolare è considerato miez'ommo, strunzo, poverommo.

 

Il pallista, per ragioni di sopravvivenza, è costretto a praticare una sorta di ginnastica interiore per costringersi a credere alle BUGIE che racconta. In questo modo, credendo lui stesso alle sue stesse menzogne, diventa credibile anche agli occhi della gente semplice e ingenua.

 

Solo chi è "all'antica" può accorgersi che quel mondo di falsità che si agita là fuori è solo un mondo parallelo alla realtà, un mondo effimero che si sta gonfiando come una grossa palla, che fra breve scoppierà scaraventando un po' ovunque i suoi brandelli.

 

C'è chi pensa che BUGIA faccia rima con:

POLITOLOGIA, STRATEGIA, SIGNORIA, PLUTOCRAZIA, REGALIA... MESSIA.

 

Non dimentichi:

SACCENTERIA, ASINERIA, ACROBAZIA, PIAGGERIA, PICCINERIA, TACCAGNERIA, RUBERIA.

 

Ma soprattutto:

PAZZIA, MEGALOMANIA, SCHIZOFRENIA.

 

E, al primo posto:

AGONIA.

 

Fulvio Del Deo


  
 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it