22 settembre 2006
Telese, lettera aperta al Sindaco
Fulvio Del Deo

 

 

Al Sindaco di Telese Terme;
per conoscenza: al Vice-sindaco,
al Presidente del Consiglio Comunale,
ai mezzi d’informazione locali e nazionali

Signor Sindaco.

 

In seguito alla "Lettera Aperta" del 13 febbraio 2006 sottoscritta da 120 suoi concittadini d'oltre-ferrovia, siamo stati da Lei convocati in data 24 febbraio 2006, quali rappresentanti della suddetta comunità.
In quell'occasione, Lei ci ha dato la Sua parola che in tempi brevissimi, la nostra zona (tutt'oggi sprovvista di rete fognaria) si sarebbe finalmente lasciata alle spalle l'annoso problema dello smaltimento reflui. A tale scopo, il depuratore sito in zona San Biagio sarebbe stato dotato di un'apposita vasca che l'avrebbe reso idoneo al trattamento dei liquami provenienti dalle autobotti.
 
Accogliendo calorosamente la nostra richiesta di abbattere i costi di spurgo (attualmente di circa 150 Euro al mese per ogni abitazione), ci ha assicurato che li avrebbe portati allo stesso livello delle tariffe di "smaltimento reflui" applicate agli utenti della rete fognaria, mediante concessione del servizio di spurgo dell'intera zona a un'unica ditta appaltata dal Comune (cosa che avviene già da tempo in altri Comuni italiani).
 
Alla nostra domanda di un termine preciso entro cui sarebbero state soddisfatte le nostre legittime richieste, Lei ha voluto fissare la data del 24 giugno 2006.
 
In seguito (il 20 marzo 2006), in un incontro informale con il Vice-sindaco Giovanni Caporaso, si è appreso che la GESESA, rigettando il Suo progetto, proponeva una soluzione ancor più vantaggiosa e rapida: la costruzione in soli 3 mesi di un mini-depuratore al quale allacciare le abitazioni della nostra zona già raggiunte dalle tubature (poste in opera nell'estate del 2005 e ancora non collegate ad alcunché), senza comunque precludere la possibilità di sversamento dalle autobotti, ad uso dei cittadini residenti nei tratti di via Scafa e di via Ripa delle Vigne non ancora raggiunti dalle suddette condutture.
 
Il Vice-sindaco ha assicurato che questa soluzione avrebbe richiesto tempi ancor più brevi e che pertanto rimaneva invariata la scadenza del 24 giugno 2006, quale termine ultimo. Inoltre, ha promesso che in tempi brevissimi sarebbe stata nuovamente ricevuta in Comune una nostra delegazione alla quale Lei avrebbe illustrato nei dettagli il progetto della GESESA.
 
Ciò è avvenuto circa due mesi più tardi, per l'esattezza giovedì 18 maggio 2006, a soli 37 giorni dal 24 giugno.
 
Quell'incontro, che ha visto la partecipazione entusiasta di numerosi cittadini d'oltre-ferrovia, si annunciava come occasione per dimostrarLe la nostra gratitudine, porgendoLe l'invito ufficiale a una Grande Festa da noi organizzata per la suddetta data. 
 
Purtroppo, quello che si presentava come un appuntamento gioioso, si è rivelato per noi come l'ennesima doccia fredda, con l'ennesimo rinvio della soluzione del problema. Infatti Lei, non solo ha rifiutato altezzosamente il nostro invito ma, abiurando l'idea del mini-depuratore prefabbricato, ha di nuovo stravolto del tutto le nostre aspettative, tirando fuori dal cappello magico un'altra novità: nella nostra zona, laddove prima ondeggiava al vento un bel pioppeto, sarebbe sorto nei soliti "tempi brevissimi" un vero e proprio depuratore per 3000 utenze.
 
Essendo noi tutti al corrente che la realizzazione di un nuovo depuratore è già in programma da diversi anni, e non essendo così tonti da credere per l'ennesima volta ai Suoi abusati "tempi brevissimi", L'abbiamo invitata a non perdere di vista le ben più modeste richieste contenute nella nostra lettera del 13 febbraio 2006, nella quale non si pretendeva un allaccio fognario dall'oggi al domani, bensì si sollecitava l'intervento immediato dell'Amministrazione Comunale a sostegno di noi cittadini d'oltre-ferrovia letteralmente dissanguati dalle tariffe imposte dalle ditte di spurgo, e si chiedeva all'Amministrazione Comunale di venire incontro al nostro disagio, facendosi carico -almeno in parte- di quella spesa ingente cui siamo costretti non per colpa nostra, ma a causa delle innumerevoli inadempienze delle Amministrazioni precedenti.
 
La mancanza della rete fognaria nella nostra zona grava sul bilancio familiare con una spesa elevatissima ormai non da tutti sostenibile, laddove qualcuno per disperazione non abbia la malaugurata idea di sversare i liquami nell'ambiente, in violazione dell'art. 674 C. P.
 
La nostra domanda era molto semplice e può essere riassunta in poche righe: "Il Comune vuole contribuire almeno in parte alla spesa di spurgo, finché le nostre abitazioni non saranno allacciate alla rete fognaria?"
 
Non è chiedere la luna, in quanto rientra nei doveri prioritari di ogni Amministrazione Comunale la fornitura di servizi essenziali sull'intero suo territorio. Laddove questi ultimi ancora non dovessero giungere, l'Amministrazione ha il dovere d'intervenire tempestivamente almeno per alleviare il disagio.
 
Rispondere "NO" avrebbe significato rigettare una richiesta più che legittima condivisa dall'intera popolazione d'oltre-ferrovia, nonché dalla quasi totalità dei Telesini. Pertanto Lei ha ritenuto più vantaggioso capovolgere la questione con una manovra demagogica: liquidando sbrigativamente con tono risentito le nostre argomentazioni come "polemiche inutili", ha affermato solennemente che non si sarebbe mai sognato di mettere in secondo piano il desiderio di 120 cittadini. Infine, duettando teatralmente col Suo vice e abusando del timore reverenziale che la Sua carica incute sulla gente semplice, ha convinto i più ingenui e sprovveduti fra i presenti che il nuovo depuratore sarebbe realmente entrato in funzione entro il mese di settembre di quest'anno.
 
Bene, caro Sindaco, settembre volge al termine, ma nella zona in cui dovrebbe sorgere il depuratore da Lei decantato l'erba è alta e non v'è alcun segno tangibile che faccia presagire la realizzazione "in tempi brevissimi" di una qualsivoglia opera di pubblica utilità.
 
Da ciò si deduce che Lei, in perfetta sintonia col suo vice e senza curarsi di coprire di ridicolo l'Istituzione Pubblica che rappresenta, si è preso gioco di quegli stessi cittadini che Le hanno affidato il mandato, illusi di vedere in Lei non solo un valido amministratore, ma soprattutto un interlocutore attento.
 
Non possiamo che rattristarci per l'epilogo di questa vicenda, da cui Lei sarebbe potuto uscire con dignità anche se avesse rigettato le nostre richieste, a patto che avesse motivato il Suo rifiuto con argomentazioni ragionevoli. Ciò non è avvenuto. Evidentemente, non è semplice trovare argomentazioni ragionevoli da contrapporre alle miti pretese di una piccola comunità che, pur pagando le tasse come tutti gli altri, riceve ben poco in cambio.
 
E, mentre i danni ambientali arrecati dalla cementificazione selvaggia nella nostra zona sprovvista di fognature si fanno irreversibili, un destino beffardo ci fa assistere impotenti e inorriditi allo sperpero di danaro pubblico in opere, tutte di discutibile qualità e utilità, poste in cantiere in altre zone del Comune.
 
Un altro autunno è alle porte. Un autunno che si annuncia problematico un po' ovunque per il lievitare dei prezzi, ma che sarà ancor più triste per Telese poiché, con lo sfascio urbanistico che la Sua Amministrazione ha messo in atto tanto al centro quanto in periferia, è sfumata un'estate: la presenza turistica è stata di gran lunga inferiore rispetto agli anni scorsi, con conseguente danno all'economia.
 
Nessuno di noi si aspetta che le casse mezze vuote dei Telesini possano impietosire le ditte di spurgo, le quali continueranno a praticare le loro solite tariffe in costante ascesa.
 
Sappia, caro Sindaco, che nel nostro quartiere si contano sulle dita di una mano le famiglie benestanti; il resto della popolazione vive in villette o condomini e tiene sempre sotto controllo le spese per poter arrivare a fine mese. Lei ha abbagliato con false promesse questi onesti cittadini, i quali candidamente si erano illusi di poter contare sulle scadenze da Lei fissate per poter programmare le proprie scelte.
 
Nessuno ha il diritto di alimentare le altrui speranze con promesse che sa di non poter mantenere; e Lei non fa eccezione. Pertanto, sentendoci prevaricati dal Suo agire e offesi dal Suo modo di concepire il rapporto col cittadino, La invitiamo a riflettere sui numeri striminziti che l'hanno portata a sedere sulla poltrona di Primo Cittadino e, quando avrà riacquistato il senso dalle giuste proporzioni, Le chiediamo, di rendere chiaro e pubblico una volta per tutte, scritto nero su bianco, un calendario di scadenze che l'Amministrazione Comunale s'impegni a rispettare per la soluzione del problema "espurghi".
 
Disillusi e amareggiati, Le porgiamo i nostri saluti.
 
(seguono firme)
 

 

 

     

 Valle Telesina


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