1 ottobre 2006
Telese, cronaca di un consiglio annunciato
Gino Di Vico

 

 

Gino di Vico

"Cronaca di un consiglio comunale annunciato"

 

Le” bombe dell’estate”, quando i viaggi e miraggi avevano illuso qualcuno che per una fortuita, quanto remota, alchimia di numeri potessero modificarsi i pesi che tengono in asse l’amministrazione, diventano miccette in un improbabile autunno.

Ancora una volta “il vaso di ferro” ha costretto i suoi “vasi di coccio” a viaggiare insieme sullo stesso carro, del resto la Politica, diceva Platone non è solo etica ma anche estetica, e del resto “chi il coraggio non ce l’ha non può darselo”.

Così il Consiglio comunale di Telese Terme archiviate le crisi, le sfiduce e i salti della cavallina diventa l’ennesimo show di Super Pino, che mette tutti a sedere, e la povera opposizione tenta e ritenta di attaccare e di attaccarsi sui numeri, ma si sa la matematica, per quanto se ne dica, per molti rimane un’opinione.

Uno show forse già pensato, visto l’apparato di registrazione degno dei migliori concerti rock e che farebbe invidia a Moratti (Letizia) per la sua “grand Milan”, che sovrasta gli scranni della giunta coprendone la vista agli spettatori, come a dire: C’è poco da vedere e quel poco che c’è non vale la pena!

Così, tutte le attese vengono disilluse, e la gente corsa più numerosa che pria, pian piano abbandona l’aula; una seduta senza il botto avvolta nel solito rituale dove la minoranza coglie la parola su tutto e di più provando a mettere un po’ di sale sulla coda a Super Pino che da politico navigato avendo percorso tutto il “cursus honorum” da chierichetto a vescovo di quella che fu e resta la Democrazia Cristiana, non si lascia imbrigliare e mette sempre, prepotentemente, il punto finale a tutta la pur magnifica eloquenza della minoranza.

Bilancio positivo, i conti quadrano e l’anno chiude in attivo, restano alcune bazzecole  a cui si metterà presto mano, come il problema fogne che, dopo una intensa ora di pioggia, ha portato a conoscenza di molti telesini che la cittadina termale poggia non solo sull’acqua ma che nelle sue viscere scorre qualcosa di meno nobile e di più solido.

Come pugili consumati l’opposizione incassa tutti i colpi anche quando chiede per sé un rappresentante tra i revisori dei conti (che non gli viene concesso) o quando chiede una diminuzione della quota spettante ai revisori (6128 euro l’anno pro capite), incassa ma tiene duro e qualcuno prova a contrattaccare servendosi dell’ironia ma  di un riso sempre più amaro.

Se qualcosa doveva dire questa seduta, l’ha detta: D’Occhio sempre più eminenza di un gruppo che del resto lui aveva plasmato, più con lo sputo che con la creta, e in tanto tra il pubblico impazza una sorta di toto-consiglieri si gioca e si scommette su chi e quando, nella restante componente di maggioranza, farà conoscere la propria voce agli astanti visto che , se non si conoscessero, si potrebbe pensare che alcuni siano addirittura muti, ma del resto è difficile fare l’assessore senza portafoglio soprattutto quando si ha a cuore solo il proprio.

Prima di andare via, Super Pino lascia cadere dalla tasca alcune briciole, c’è scritto sopra”Nomina nuovi assessori e composizione Consorzio Idrotermale, non si ferma nemmeno a raccoglierle c’è chi le raccatta per lui.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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