25 agosto 2006
Telese, l'asino di Buridano
Ezio Esposito

 

 

Giovanni Nicola Tommaselli fu nominato commissario straordinario del Circolo alleatino di Telese Terme – e successivamente eletto Presidente dall’Assemblea – dietro mio determinante intervento presso l’autorità provinciale del Partito. La decisione di commissariare il Circolo rispondeva alla necessità di liberare l’attività politica dal gravame della responsabilità amministrativa di cui si era fatto carico l’ex Presidente e neo assessore Salvatore Verrillo. Ci fu qualcuno a cui non piacque la mia decisione di favorire il Tommaselli accusandomi di essere diventato l’eminenza grigia del Partito. Avevano confuso il nero col grigio.

 

Non so esattamente i motivi e quali percorsi abbiano determinato il lento deterioramento dei rapporti, fino ad arrivare alla defezione del Fuschini, all’interno dei consiglieri comunali di A.N., anche se, visti i tempi che corrono, sono facilmente individuabili. Per distinguere i tempi attuali da quelli in cui si soleva dire “la parola è strumento”, possiedo un documento scritto su carta intestata di Alleanza Nazionale nel quale è stilato una specie di giuramento dove, a chiare lettere, è postulato che, se eletti Consiglieri Comunali, i sottoscritti si impegnavano a seguire fedelmente le direttive di Partito e prima di prendere decisioni amministrative di spessore, si sarebbero consultati con il direttivo e il Presidente di Circolo. Letto, approvato e sottoscritto: Verrillo, Fuschini, Tommaselli.

 

C’è un altro documento, datato martedi, 3 agosto 2004 dove il commissario dell’epoca, Federico Reggio, (nominato da Tommaselli dopo la sua elezione a consigliere comunale) dopo essersi consultato con il Presidente del Circolo provinciale, chiedeva agli eletti di procedere alla nomina del capogruppo di A.N. in seno al Consiglio Comunale. Quale fu la meraviglia? Di ritrovarsi che due dei nostri eroi avevano già firmato un altro documento redatto, sembra, da Sua ineffabile eminenza Rasputin D’Occhio nel quale EssoLui avocava a sé stesso il ruolo di capogruppo di tutta la compagine di maggioranza, sottraendo agli eletti di A.N., nella qualità, qualsiasi personalità giuridica e politica. Come dire: penso a tutto mi. Il documento D’Occhio fu firmato consapevolmente da Fuschini, “inconsapevolmente” da Tommaselli mentre non fu firmato da Verrillo che recalcitrando per non aver ottenuto un assessorato prometteva comunque, in prospettiva di tempi migliori, al sindaco Capasso di essere totus suus!. I giuramenti di fedeltà al Partito precedentemente sottoscritti? Carta straccia.

 

Carissimo Giovanni Nicola, Non mi sono mai pentito di averti messo, a suo tempo, a capo di Alleanza Nazionale. Nemmeno quando in fase di determinanti scelte elettorali amministrative, fra te e me, sono emerse aspre e inconciliabili posizioni che ci hanno portati su fronti contrapposti.

 

Ti do atto di una maggiore cristallinità anche se al momento opportuno si è disvelata, in tutta la sua evidenza, la tua mancanza di esperienza e di cultura politica. Ti do atto che non hai potuto o saputo valutare come che la Destra Telesina, ancora una volta, andava a servire interessi che non erano propri. Così, dopo aver nominato un capogruppo, quando la sveglia ha suonato troppo tardi, e dopo esservi dilaniati fra voi nella disputa di qualche deleghina in più, inutile magari perché vuota di potere reale, si è arrivati al triste epilogo che da giorni vado leggendo sui giornali.

 

Fatto sta che il potere rimane saldamente in mano ai quattro compari di merenda e di fatto Alleanza Nazionale si rivela sempre di più la mosca cocchiera della favola. Caro Giovanni, essendo certo della tua buona fede, vorrei ricordarti, se vuoi agire, che ti rimane pur sempre il potere monocratico di capogruppo. Non rimanere nell’inerzia totale ad aspettare un Godot che risolva i problemi. Io spero, per l’affetto che ti porto, tu voglia prendere, se ancora non l’hai fatto, una qualsiasi decisione, giusta o sbagliata. “Getta il cuore al di là dell’ostacolo”. Sbatti finalmente un pugno sul tavolo e passa all’opposizione da solo o insieme a Salvatore. Magari, poi, se scoprirai di aver fatto un errore, potrai sempre consolarti con il celebre “...domani è un altro giorno”. Dai, ritorna protagonista insieme al Partito.

 

A proposito cosa c’entra l’asino di Buridano? Bhè, il ciuccio della favola fu talmente ciuccio che pur avendo due mucchi di fieno dove mangiare non sapendo decidersi da quale iniziare morì di fame. Con immutata stima.

 

Ezio Esposito.

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it