Verrillo difende An e ribadisce: «Ognuno è
responsabile degli atti che produce»
Pubblicato il 12-07-2006
Telese Terme
Caso Fuschini, intervista al commissario della
sezione
(anve)
La questione sollevata dall’uscita dal gruppo
consiliare di An dell’assessore Vincenzo
Fuschini all’esame del commissario della
sezione, Salvatore Verrillo, che accetta di
rispondere ad alcune domande. Verrillo cosa
succede in An? “Ho appreso da notizie
giornalistiche al pari del presidente
provinciale del partito delle dimissioni
dell’assessore Fuschini dal gruppo consiliare di
cui ancora non conosco le motivazioni”.
Possibile che la scelta dell’assessore non ha
avuto qualche preavviso? “L’assessore Fuschini
ha aderito per sua volontà al gruppo consiliare
di An, così come in piena autonomia ha deciso di
fuoriuscirne. Non ho mai ricevuto richieste di
interlocuzione da parte sua circa i rapporti con
il gruppo consiliare”. Eppure pare che sotto
accusa sia la politica del partito scollegata
dall’azione amministrativa… “…I fatti
smentiscono questa ipotesi in quanto i
rappresentanti di An non hanno mai fatto mancare
il loro apporto costruttivo all’amministrazione
in carica”. All’assessore non è mancato
l’apporto del partito in termini di proposta?
“Non mi risulta che il partito si sia
differenziato dalle sue posizioni”. Ritiene che
chiamarsi fuori dal gruppo consiliare equivale
ad uscire dal partito? “E’ chiaro che il gesto
dell’assessore non potrà non avere una valenza
politica che il partito dovrà discutere anche in
relazione ai rapporti con l’amministrazione in
carica”. La decisione non è stata presa? “La
politica è il luogo della responsabilità ed è di
tutta evidenza che ognuno dovrà assumersi in
pieno le proprie in merito agli atti che si
pongono in essere”. Risposta scontata.
Immaginiamo che il partito abbia qualche riserva
ad aprire un dialogo con l’assessore visto che
la prima preoccupazione dopo l’accaduto è stata
quella della visibilità in giunta di An?
“Smentisco nella misura più categorica che siano
state avanzate richieste in tal senso. Non
ritengo condivisibile ridurre il tutto ad una
mera questione di gestione del potere che
culturalmente non appartiene ad An. Non nego
però che una questione politica è aperta e che
dovrà essere risolta”. Smentisce anche una
piattaforma di dialogo con l’amministrazione che
avrebbe in serbo una nomina di un assessore a
tempo determinato e, poi, il subentro di un uomo
di An? “Ufficialmente il partito non ha trattato
piattaforme o altro”. La politica di An cosa ha
realizzato a partire dal suo commissariamento e
cosa dovrà ancora realizzare per dirsi compiuta?
“Devo premettere che la mia gestione
commissariale non è conseguenza di atti di
imperio o di fratture nell’ambito del partito
telesino, ma è stata determinata dalla necessità
di sostituire Carlo Malgieri dimissionario per
motivi di lavoro. Il mio obiettivo,
innanzitutto, è fare l’interesse e dare la
giusta visibilità al partito; la costituzione
del gruppo consiliare ha costituito un buon
punto di partenza; prossimo obiettivo, a seguito
del tesseramento, sarà la nomina del nuovo
presidente che gli iscritti si daranno
liberamente”. Gli iscritti… parecchi sono
perplessi, stanchi, sfiduciati di una forza
politica che presenta qualche problema di troppo
anche a livello provinciale. Non teme che la
tradizione telesina di un partito forte, vitale,
possa essere intaccata da ciò e dall’ oggettivo
riflesso negativo derivante da un assessore che
getta la spugna? “Non posso essere d’accordo con
le presunte difficoltà del partito sia a livello
locale che provinciale. La forza e la vitalità
di un partito, infatti, si misurano soprattutto
con i dati elettorali che contrariamente ad
altri sia a Telese che in provincia di Benevento
confermano quelli nazionali ed in alcuni casi li
superano…” Poco importa, insomma, se la
struttura delle sezioni è deficitaria? “Nella
vita del partito è chiaro che possono esservi
delle situazioni particolari, ma certamente non
definibili deficitarie. Al riguardo è opportuno
chiarire che il partito non garantisce rendite
di posizioni ad alcuno. An è aperta al
contributo di tutti e non arroccata in difese
personalistiche o aprioristiche. In buona
sostanza tutti sono in discussione: gli uomini
passano il partito resta”.
Giunta, il nuovo assessore è Tonino Pucella
Pubblicato il 12-07-2006
Il
sindaco Capasso ha firmato ieri mattina l’atto
di nomina del consigliere indipendente
Le
deleghe assegnate: edilizia popolare e
residenziale, manutenzione reti tecnologiche e
strutturali
di
Antonio Vecchiarelli
Così come previsto. Va a riempirsi la casella
rimasta vuota in giunta con l’estromissione di
Alessandro Grimaldi. E’ Tonino Pucella,
indipendente, a riempirla. Il sindaco, Gennaro
Capasso, ha firmato ieri mattina il decreto di
nomina che mette fine allo sgomitare che si era
creato, tra i vari pretendenti, subito dopo la
decisione del primo cittadino di revocare
l’assessore dello Sdi. Scelta, questa, operata
l’ottobre scorso. Personale, edilizia pubblica e
scolastica, manutenzione reti tecnologiche e
strutturali: queste le deleghe ad appannaggio di
Pucella. Il sindaco tiene per sé le competenze
che erano di Grimaldi sull’Urbanistica, mentre
le Attività Produttive che pure erano guidate
dall’assessore dello Sdi, passano sotto la regia
della delegata al Commercio, Marilia Alfano che
così ha la “gestione” dell’intero settore. Tutto
come previsto. Il nome di Pucella è circolato
già nel dopo insediamento – giugno 2004 - quando
l’amministrazione Capasso si è data delle
“regole”, delle indicazioni, su come gestire la
rappresentanza in giunta. Restano aperte delle
questioni. Alcune riguardanti specificatamente
l’esecutivo, altre la geografia delle nomine
collaterali. Rientra nella prima, sicuramente,
il caso di Alleanza nazionale che con l’uscita
di Fuschini dal gruppo consiliare e, quindi, dal
partito, apre la strada alla rivendicazione di
una nomina in giunta intesa come visibilità del
partito. Per adesso il partito di Fini vede
sfumare la possibilità. Ma non è detto che non
ci riprovi. E allora sarà curioso verificare
quali scelte potranno essere perseguite per far
posto ad un alleatino. Per ciò che riguarda le
nomine collaterali, Antonio Di Mezza, esponente
dell’Udeur, partito già rappresentato in giunta,
sostenitore esterno della compagine Capasso ai
tempi del voto, è destinato – secondo gli
accordi - a guidare l’agenzia per il turismo
considerata nell’ambito delle azioni del Pit
Filiera Termale. Organismo non ancora attivato.
Tommaselli o Verrillo, An prenota un posto
Pubblicato il 13-07-2006
Il
sindaco Capasso potrebbe accontentare il partito
nel contesto della doppia rotazione
Covelli-Tanzillo
di
Antonio Vecchiarelli
An
ha formalizzato, ieri mattina, la richiesta per
un posto in giunta. Verrillo, commissario della
sezione An di Telese Terme, nell’intervista di
ieri non l’aveva detto a chiare lettere, ma
l’aveva lasciato intendere: “Non nego che una
questione politica è aperta e dovrà essere
risolta”.
Per il sindaco Capasso si apre un altro
“conflitto” da appianare. Già ma come? La
scadenza (prossima) dei due anni e mezzo di
mandato potrebbe essere il toccasana. Per
dicembre 2006, l’esecutivo, ha già in agenda una
sorta di rimpasto in giunta, messo in conto ad
inizio mandato.
A
giugno 2004, o giù di lì, infatti, si partì con
Caporaso, Fuschini e Grimaldi come assessori
fissi, D’Occhio a termine (sei mesi) da
sostituire con Pucella; Covelli e Tanzillo pure
a tempo determinato (2.5 anni) a conclusione del
quale la Margherita ed An avrebbero indicato,
rispettivamente, Martucci e Verrillo con il nodo
Alfano da sistemare.
L’evoluzione delle cose ha condotto Grimaldi ad
essere esonerato, sostituito, l’altro giorno,
con Tonino Pucella, D’Occhio a restare al suo
posto per effetto della mancata assunzione della
guida del consorzio idrotermale (il nuovo
statuto che l’avrebbe permesso non è stato
approvato) e… Ora si attende il giro di boa
della legislatura.
Nella rotazione di Covelli e Tanzillo potrebbe
esserci la risposta alla richiesta di An. Ma chi
tra Giovanni Tommaselli e Salvatore Verrillo, i
due consiglieri di An organici alla maggioranza
Capasso, potrebbe spuntarla? Meglio piazzato il
primo, anche se il secondo potrebbe godere
dell’indicazione del partito, data la sua
esperienza assessoriale nella passata
legislatura. In ogni caso deciderà il sindaco.
La scorta di azioni che lo hanno visto
protagonista in questi anni, induce a crederlo.
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