13 dicembre 2006
Telese, sprechi e degrado urbanistico
Insieme per Telese

 

 

I lavori della filiera termale sono ancora in corso, ma alcuni giudizi si rendono necessari. Mentre gli operai sono ancora al lavoro, assistiamo al disfacimento progressivo di parti significative del "nuovo" viale Minieri.

Purtroppo siamo stati facili profeti, quando, pur appoggiando i progetti che sono destinati a cambiare il volto di Telese, abbiamo fatto notare la scarsa qualità dei materiali scelti. Nutrivamo molti dubbi che le betonelle "stile porfido" e i listelli di pietra bianca potessero reggere il peso delle automobili; ma non potevamo certo immaginare che il dissolvimento iniziasse così presto e fosse tanto evidente. È bastata un po' di pioggia.

Purtroppo è sufficiente dare un'occhiata, neanche troppo approfondita, per rendersi conto che la messa in opera è stata affrettata e poco curata. Del resto, il cantiere di viale Minieri fu aperto con molti mesi di ritardo rispetto al previsto, condizionando la stagione estiva. Analoghi problemi stanno verificandosi per il periodo natalizio.

Il tanto sbandierato "piano comunicazione" si è rivelato l'ennesimo proclama, dietro al quale si nascondeva il vuoto di idee e la mancanza di rispetto per i cittadini di Telese e della Valle.

Qualcuno ricorderà che il sindaco scelse di non rispondere alle domande che per tempo gli avevano posto 500 concittadini, che non avevano avuto paura di apporre la propria firma in calce ad una petizione popolare. Con il passare dei mesi i dubbi sono diventati certezze.

Le cose non vanno certo meglio negli altri cantieri, che, se le cose funzionassero bene, dovrebbero già essere chiusi. Non si sa il motivo, ma è chiaro che i lavori sono andati a rilento. Anche in questi casi, poi, si stanno già manifestando i problemi che avevamo anticipato semplicemente guardando i progetti e leggendo le relazioni: ad esempio non sono state previste aree di sosta laterali, mentre delle due rotonde ancora non v'è traccia. Analogamente, i lavori nella parte terminale di corso Trieste, anch'essi interrotti da tempo, hanno lasciato un notevole peggioramento delle condizioni complessive: è più pericoloso parcheggiare; è più pericoloso disimpegnarsi dall'incrocio con via Isonzo; è più pericoloso percorrere ed attraversare il corso, sia in auto che a piedi; nella stessa via Isonzo è impossibile incrociare un'auto che viene dalla parte opposta senza che una delle due non sia costretta a fermarsi.

Gli esempi di cattiva programmazione ed esecuzione dei lavori pubblici si sprecano, ed evidente risulta il degrado urbanistico complessivo. Basti pensare allo stato pietoso in cui versano le strade del comune, o a piazza Salvo D'Acquisto e via Garibaldi, ridotte ad un cantiere da ormai quattro anni, senza che nessuno si prenda la briga di dare spiegazioni né risolvere i problemi.

Si pensi ancora al pericolo costante rappresentato dalla viabilità all'ingresso di Telese, nei pressi del cimitero. Da quanto tempo sono iniziati quei lavori? Perché non sono stati ultimati? Perché l'assessore ai lavori pubblici e il sindaco non si preoccupano di far apporre l'indispensabile segnaletica? Hanno mai notato che di notte non si vede nulla?

Ci vuole una capacità particolare: sprecare i soldi pubblici per peggiorare le condizioni di vita dei cittadini non è da tutti. Questa è la continuità amministrativa di cui hanno sempre parlato: D'Occhio e Capasso, del resto, sono molto impegnati sulla questione dell'ex molino "Capasso & Romano". In questo caso, però, forse la mobilitazione sociale riuscirà ad impedire l'ennesimo "capolavoro".

Telese Terme, 13 dicembre 2006
 


Gruppo comunale INSIEME PER TELESE
 

 

 

     

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