Tommaselli: mai ricevuto rimissioni di
deleghe
Il
leader dei finiani nell’Assemblea smentisce il
consigliere del suo partito
Ma
Verrillo conferma l’atto: anche il capogruppo
avrebbe dovuto firmarlo e decidere se
ufficializzarlo
Da
una parte Verrillo, dall’altra Tommaselli. Due
comunicazioni fatte pervenire in redazione con,
sullo sfondo, l’intervista all consigliere
rilasciata ieri, l’abbandono del gruppo
consiliare dell’assessore Fuschini e quant’altro.
E’ il clima che si respira in An. Ecco le due
note.
“La cronaca politica locale degli ultimi tempi –
scrive il capogruppo Giovanni Tommaselli – è
stata incentrata su questioni che attengono a
vicende interne ad An senza, tuttavia, che le
stesse siano state oggetto di confronto nelle
sedi istituzionali competenti. E’ fin troppo
evidente che ambizioni personali, pure
legittime, tengano banco rispetto a temi
amministrativi che andrebbero analizzati più
compiutamente per contribuire a sostenere e
migliorare l’operato dell’amministrazione
comunale. Ritengo, comunque, necessario ed
indispensabile informare innanzitutto i vertici
del partito, evitando di partecipare al
dibattito giornalistico che per le libere
esternazioni di alcuni crea confusione
nell’opinione pubblica, come nella comunità
alleatine. In ogni caso – continua Tommaselli –
è doveroso precisare che nella mia qualità di
capogruppo non ho mai ricevuto comunicazioni
personali di rimessioni di deleghe da parte di
qualsiasi componente e di non avere mai
partecipato, né per la carica rivestita, né
tanto meno, a titolo personale, a riunioni
interne al partito ovvero con rappresentanti di
altre forze politiche, nelle quali siano state
stabilite possibilità, modalità e termini di
eventuali “rotazioni” nell’ambito della squadra
di governo cittadino nel corso di questa
consiliatura.
Peraltro – aggiunge il capogruppo - la mia
cultura politica e la mia alta considerazione
del rispetto dei ruoli, mi hanno portato a non
brigare per ottenere incarichi amministrativi o
di carattere personale, tant’è che ho rivevuto
direttamente dal sindaco la proposta di
conferimento della delega, poi, conferitami e ad
informare il mio partito prima di accettare la
stessa. Per le medesime ragioni credo che prima
di avventurarsi in scelte affrettate e non
precedute da ampio confronto che mal sarebbero
comprese dall’elettorato, occorre seguire la via
della responsabilità e non già quella della
improvvisazione personalistica”.
A
complemento dell’intervista rilasciata ieri da
Salvatore Verrillo, questi “per correttezza
politica” specifica “che la lettera contenente
la rimissione della delega alle Politiche
sociali e consegnata al capogruppo Tommaselli
era di tipo congiunto, cioè conteneva anche la
rimissione della delega all’Infanzia e
adolescenza ad appannaggio di quest’ultimo”. Il
capogruppo consiliare, avrebbe, poi, deciso se
controfirmarla e ufficializzarla.
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