Fuschini, idee per il Puc e barra al centro
telese terme / Intervista all’ex assessore. I
rapporti con la maggioranza dopo la crisi, il
suo futuro politico da responsabile del Piano
urbanistico, le proposte per la cittadina. A
giorni la scelta del nuovo partito
(anve)
Vincenzo Fuschini, un passato recente da
assessore e da alleatino, un futuro da
responsabile del Puc e da titolare delle deleghe
all’Ambiente e Protezione civile. E per
l’appartenenza politica, il centro del
centrosinistra sembra il suo punto d’approdo.
Cerchiamo di capirlo in questa intervista.
Le
è costato parecchio lasciare la carica di
assessore? “Personalmente no. Ritengo che è la
pubblica opinione ad avere difficoltà a
comprendere come un assessore che abbia ben
operato – il riconoscimento è arrivato anche
dall’amministrazione – e interprete di un
consenso elettorale largo, abbia dovuto lasciare
l’incarico anche se per assumerne altri e di
rilievo. Ma sono queste, le faccende che
appartengono al mondo della politica… talvolta
incomprensibili. Al punto dove era arrivata la
crisi, c’era bisogno solo di un atto di
responsabilità di cui mi onoro di essere stato
l’artefice. Ritengo che alla comunità interessi
più la risoluzione dei problemi che non le
questioni interne…l’evoluzione della crisi in
senso negativo rischiava di infangare l’azione
amministrativa che in questa anni pure è stata
incisiva”.
Allora perché ha tergiversato nelle dimissioni
dopo aver firmato il primo documento? “Perché
gli accordi in una amministrazione costituita da
12 elementi non possono limitarsi solo ad
incontri riservati senza la totale
partecipazione di tutti e principalmente del
capogruppo D’Occhio che in campagna elettorale
si era assunta la responsabilità della
costituzione della lista e del raccordo tra le
varie anime che la costituiscono”.
I
rapporti politici come ne escono… “I rapporti
politici non mi interessano, sono una questione
che riguardano il capogruppo D’Occhio, quello
che mi interessa è che gli obiettivi che mi sono
stati affidati, oltre a quelli che già avevo, si
vogliono veramente perseguire.
E
quelli personali… “Sicuramente i rapporti
personali vanno recuperati e rinsaldati. Del
resto chi si nasconde dietro le appartenenze
politiche per erigere dei distinguo personali
può essere il destinatario di quell’affermazione
di Toto: siamo uomini o caporali?”
Come gestirà la sua visibilità in presenza di un
rappresentanza in giunta che non ha più? “Chi si
trincera dietro la parola visibilità,
evidentemente cerca di vivere di luce riflessa .
Ricordo a me stesso che nella passata
consiliatura pur essendo stato l’ultimo eletto e
non aver ricoperto alcun incarico, ho ben
operato tanto da riscuotere un buon risultato
nelle successive elezioni. Questa è la prova
provata che chi vuole lavorare e mettersi al
servizio della comunità non ha bisogno di
formali visibilità o di particolari ruoli
amministrativi. D’altronde la giunta è composta
da sei assessori… i consiglieri sono undici, non
vi sarebbe materialmente posto per tutti”.
Di
fronte ai tanti protagonismi, come vede il
futuro della coalizione? “In politica non ci
sono certezze. Ma è pur vero che il senso di
responsabilità che è stato chiesto a me deve
diventare un principio e un dovere morale per
gli uomini che compongono questa
amministrazione. Beninteso che responsabilità
non significhi lasciare campo libero a chiunque
rivendichi legittime o illegittime posizioni”.
Si
occuperà del Puc, ha già delle idee per il nuovo
piano? “Ringrazio il capogruppo D’Occhio ed il
sindaco che hanno voluto affidarmi un ruolo
strategico e così importante per il futuro di
Telese. Su questo aspetto ho maturato delle idee
molto chiare che rappresenterò all’intera
amministrazione e alla cittadinanza. Il nuovo
Piano Urbanistico Comunale dovrà assolutamente
disegnare l’idea forza della nuova cittadina
soprattutto in considerazione di quanto già
edificato. Bisogna per prima capire allo stato
quali sono le potenzialità di Telese ovvero
quale ruolo dovrà avere in ambito regionale e
poi scegliere le soluzioni può consone per
qualificare quanto già esiste. Non c’è necessità
di nuovo edificato ma di strutture che diano il
giusto valore a quanto già costruito”.
Cosa intende per nuove strutture? “Ritengo che
si possa puntare su Telese come polo sanitario
di eccellenza e quindi su tutto ciò che potrebbe
ruotare intorno anche e soprattutto in
considerazione delle presenza delle ottime
realtà già presenti e delle Terme che comunque
sono funzionali a questo settore. Ma potrebbe
essere anche interessante puntare
all’ottenimento di una facoltà di medicina nel
settore della riabilitazione. Questo
consentirebbe di puntare anche ad una ottimale
crescita del tessuto sociale che deve andare di
pari passo con la crescita urbanistica”.
Il
Puc inserito in un contesto più generale… “Non
vorrei darle una risposta banale ma con i paesi
limitrofi Telese non è in competizione ma dovrà
essere sempre di più in sinergia. Questo passa
anche e soprattutto attraverso la maturità della
classe dirigente locale che deve mettere da
parte i campanilismi paesani e pensare piuttosto
ad un campanilismo di Valle Telesina”.
Il
suo futuro politico, Fuschini. Si dà per certo
il suo passaggio all’Udeur… “Nei prossimi giorni
ci saranno notizie sulla mia collocazione
politica”.
Non è una conferma, ma neanche una smentita.
Intanto, sono in attesa che venga definito nei
prossimi giorni con il Capogruppo di maggioranza
D’Occhio e con il Sindaco la definizione dello
strumento amministrativo di cui dovrei essere il
responsabile.
|