25 settembre 2006
Telese, Fuschini e le idee per il Puc
da Il Sannio Quotidiano del 24-09-2006

 

 

Fuschini, idee per il Puc e barra al centro

telese terme / Intervista all’ex assessore. I rapporti con la maggioranza dopo la crisi, il suo futuro politico da responsabile del Piano urbanistico, le proposte per la cittadina. A giorni la scelta del nuovo partito

(anve) Vincenzo Fuschini, un passato recente da assessore e da alleatino, un futuro da responsabile del Puc e da titolare delle deleghe all’Ambiente e Protezione civile. E per l’appartenenza politica, il centro del centrosinistra sembra il suo punto d’approdo. Cerchiamo di capirlo in questa intervista.

Le è costato parecchio lasciare la carica di assessore? “Personalmente no. Ritengo che è la pubblica opinione ad avere difficoltà a comprendere come un assessore che abbia ben operato – il riconoscimento è arrivato anche dall’amministrazione – e interprete di un consenso elettorale largo, abbia dovuto lasciare l’incarico anche se per assumerne altri e di rilievo. Ma sono queste, le faccende che appartengono al mondo della politica… talvolta incomprensibili. Al punto dove era arrivata la crisi, c’era bisogno solo di un atto di responsabilità di cui mi onoro di essere stato l’artefice. Ritengo che alla comunità interessi più la risoluzione dei problemi che non le questioni interne…l’evoluzione della crisi in senso negativo rischiava di infangare l’azione amministrativa che in questa anni pure è stata incisiva”.

Allora perché ha tergiversato nelle dimissioni dopo aver firmato il primo documento? “Perché gli accordi in una amministrazione costituita da 12 elementi non possono limitarsi solo ad incontri riservati senza la totale partecipazione di tutti e principalmente del capogruppo D’Occhio che in campagna elettorale si era assunta la responsabilità della costituzione della lista e del raccordo tra le varie anime che la costituiscono”.

I rapporti politici come ne escono… “I rapporti politici non mi interessano, sono una questione che riguardano il capogruppo D’Occhio, quello che mi interessa è che gli obiettivi che mi sono stati affidati, oltre a quelli che già avevo, si vogliono veramente perseguire.

E quelli personali… “Sicuramente i rapporti personali vanno recuperati e rinsaldati. Del resto chi si nasconde dietro le appartenenze politiche per erigere dei distinguo personali può essere il destinatario di quell’affermazione di Toto: siamo uomini o caporali?”

Come gestirà la sua visibilità in presenza di un rappresentanza in giunta che non ha più? “Chi si trincera dietro la parola visibilità, evidentemente cerca di vivere di luce riflessa . Ricordo a me stesso che nella passata consiliatura pur essendo stato l’ultimo eletto e non aver ricoperto alcun incarico, ho ben operato tanto da riscuotere un buon risultato nelle successive elezioni. Questa è la prova provata che chi vuole lavorare e mettersi al servizio della comunità non ha bisogno di formali visibilità o di particolari ruoli amministrativi. D’altronde la giunta è composta da sei assessori… i consiglieri sono undici, non vi sarebbe materialmente posto per tutti”.

Di fronte ai tanti protagonismi, come vede il futuro della coalizione? “In politica non ci sono certezze. Ma è pur vero che il senso di responsabilità che è stato chiesto a me deve diventare un principio e un dovere morale per gli uomini che compongono questa amministrazione. Beninteso che responsabilità non significhi lasciare campo libero a chiunque rivendichi legittime o illegittime posizioni”.

Si occuperà del Puc, ha già delle idee per il nuovo piano? “Ringrazio il capogruppo D’Occhio ed il sindaco che hanno voluto affidarmi un ruolo strategico e così importante per il futuro di Telese. Su questo aspetto ho maturato delle idee molto chiare che rappresenterò all’intera amministrazione e alla cittadinanza. Il nuovo Piano Urbanistico Comunale dovrà assolutamente disegnare l’idea forza della nuova cittadina soprattutto in considerazione di quanto già edificato. Bisogna per prima capire allo stato quali sono le potenzialità di Telese ovvero quale ruolo dovrà avere in ambito regionale e poi scegliere le soluzioni può consone per qualificare quanto già esiste. Non c’è necessità di nuovo edificato ma di strutture che diano il giusto valore a quanto già costruito”.

Cosa intende per nuove strutture? “Ritengo che si possa puntare su Telese come polo sanitario di eccellenza e quindi su tutto ciò che potrebbe ruotare intorno anche e soprattutto in considerazione delle presenza delle ottime realtà già presenti e delle Terme che comunque sono funzionali a questo settore. Ma potrebbe essere anche interessante puntare all’ottenimento di una facoltà di medicina nel settore della riabilitazione. Questo consentirebbe di puntare anche ad una ottimale crescita del tessuto sociale che deve andare di pari passo con la crescita urbanistica”.

Il Puc inserito in un contesto più generale… “Non vorrei darle una risposta banale ma con i paesi limitrofi Telese non è in competizione ma dovrà essere sempre di più in sinergia. Questo passa anche e soprattutto attraverso la maturità della classe dirigente locale che deve mettere da parte i campanilismi paesani e pensare piuttosto ad un campanilismo di Valle Telesina”.

Il suo futuro politico, Fuschini. Si dà per certo il suo passaggio all’Udeur… “Nei prossimi giorni ci saranno notizie sulla mia collocazione politica”.

Non è una conferma, ma neanche una smentita. Intanto, sono in attesa che venga definito nei prossimi giorni con il Capogruppo di maggioranza D’Occhio e con il Sindaco la definizione dello strumento amministrativo di cui dovrei essere il responsabile.

 

 

 

     

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