29 settembre 2006
Telese, Fuschini all’Udeur, l’ironia di Tommaselli
da Il Sannio Quotidiano del 28-09-06

 

 

nessuna

Il presidente del circolo commenta le scelte politiche dell’ex militante di Alleanza nazionale
Il finiano: «Sono certo che nella nuova collocazione darà lustro e fedeltà come l’ha data in An»

 

(anve) Giovanni Tommaselli, presidente di An, reduce dal lavoro per la soluzione della crisi amministrativa, si sofferma sulla sua evoluzione in questa intervista.

Tommaselli, An l’ha spuntata nella crisi amministrativa. La ritiene una vittoria per il suo partito?

“Nessuna vittoria, ma quello che spettava legittimamente ad Alleanza Nazionale. I patti preelettorali, prevedevano che ogni partito avesse la propria rappresentanza in seno all’esecutivo. Noi l’abbiamo rivendicata”.
 

Uscire dalla maggioranza… poi rientrare non appena si è offerta la possibilità del posto in giunta. Non teme che l’ atteggiamento abbia sminuito una posizione politica che alla base del partito era piaciuta?

“La base del partito era a conoscenza delle richieste (legittime, lo ripeto) che non prevedevano solo il posto in giunta, ma anche un programma politico di rilancio di questa amministrazione. Quindi la scelta di tornare al tavolo del confronto, è stata condivisa. Debbo dirle che in una prima fase la posizione a cui lei fa riferimento, aveva un certo seguito. Ma con l’evoluzione della crisi, posso assicurare che il partito ha raggiunto l’unanimità sulle scelte compiute”.
 
 
Anche la doppia fedeltà al gruppo alleatino e a quello della maggioranza è stata facilmente digerita dagli iscritti? In altre parole ha senso tenere ancora in piedi il gruppo consiliare alleatino?
 
“Il gruppo di An è parte integrante di questa maggioranza, ma conserva la sua identità. Guardi, le sembrerà strano, ma le due cose sono possibili soprattutto quando gli obiettivi di partito coincidono con quelli più generali della gestione pubblica”.
 
 
Insomma An non ottiene vittorie, non rinnega se stessa, né l’appartenenza al gruppo di maggioranza. Cosa si propone?
“Dare il nostro contributo come consiglieri eletti in questa coalizione. Come partito vogliamo essere propositivi, certi che con il tesseramento di tanti giovani e donne e la nuova definizione del direttivo, ci presentiamo come forza rinnovata con tanta voglia di fare”.

 
Caso Fuschini. Da An all’Udeur. Che idea si è fatto? Erano un pretesto le critiche mosse al suo partito per abbandonarlo e farsi accogliere dai mastelliani?

“Indubbiamente è un bel salto: la cosa non ci ha stupito: i segnali erano evidenti e credo che anche chi, nel nostro partito, magari in buona fede, ha parlato di disattenzione verso l’ex alleatino, ora deve ricredersi. Di fronte all’applicazione del carontismo non credo ci sia molto da dire. Mi piace però rimarcare che la visibilità non è funzione solo del consenso conquistato, ma anche della fedeltà ad un’idea, della perseveranza politica senza contropartita. Chi fa il contrario, evidentemente – quello sì – è il destinatario della massima di Totò: “siamo uomini o caporali”. Credo che Fuschini darà lustro e fedeltà al suo nuovo partito esattamente come lo ha dato ad An”.
 
Ironia a parte. Con Fuschini, in ogni caso, si troverà a collaborare in amministrazione…
“…Esiste un percorso comune che ormai si è interrotto. Ne inizia un altro distinto politicamente ma convergente sugli interessi della collettività. Noi ci adopereremo per questo obiettivo”.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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