Telese Terme - Tommaselli guida del partito e
capogruppo consiliare, l’organismo parla di
incompatibilità
Secondo indiscrezioni il responsabile alleatino
si sarebbe già dimesso per salvaguardare l’unità
interna
di
Antonio Vecchiarelli
La
rappresentanza in Consiglio è diventata di fatto
incompatibile con la guida del partito. La
questione l’avrebbe sollevata il direttivo di
Alleanza nazionale di Telese Terme ad indirizzo
del suo presidente, Giovanni Tommaselli che è
anche un rappresentante della forza politica nel
civico consesso, leader del gruppo. Insomma: la
comunicazione dell’attività di An in
amministrazione al direttivo, ha un percorso
troppo breve. E proprio un difetto in questo
iter tra l’organismo istituzionale e quello di
partito, pare abbia sollecitato la polemica.
Che, stante le indiscrezioni, non mirerebbe a
creare lacerazioni all’interno della forza
politica. Tant’è che proprio per salvaguardare
l’unità alleatina, il presidente Tommaselli
avrebbe considerato, in linea con la sua provata
fede nell’idea finiana, l’intenzione di
rassegnare – c’è chi afferma che l’ha già fatto
- le dimissioni dalla carica nelle mani
presidente provinciale.
Tuttavia c’è chi alla coesione interna non ci
crede. C’è chi non riesce a vedere un che di
indolore nella scelta ipotizzata, c’è chi tira
in ballo un presunto conflitto tra Tommaselli e
l’assessore del suo partito, Salvatore Verrillo,
visto quanto s’è detto nel recente passato sulle
aspirazioni assessoriali di entrambi; c’è chi si
rifà alle modalità con cui An ha risolto la
recente crisi in amministrazione; c’è chi parla
di smania da presidenza di taluni esponenti. E
c’è chi parla addirittura di una cocente
amarezza da parte di Tommaselli che potrebbe
indurlo a riconsiderare la sua fede storica per
Alleanza nazionale. Supposizioni. Intanto un
elemento il partito l’ha fornito in queste
settimane di sua presidenza: il movimentiamo
annunciato dallo stesso Tommaselli e a cui il
presidente ci aveva abituato nella sua gestione
del partito di anni addietro, non s’è ancora
visto. Non s’è registrato quell’entusiasmo
pratico che nelle dichiarazioni di Tommaselli al
momento del ritorno alla guida del partito era
palpabile.
Se
davvero le dimissioni dovessero essere
confermate, sarà curioso vedere su chi si
affiderà il partito per rinfocolare quella
tradizione locale che ha scritto pagine
interessanti della sua storia. In un momento del
genere, con le polemiche sulla crisi
amministrativa provocata e non ancora smaltite,
con quest’altro intoppo della – possibile –
crisi tra direttivo e presidenza, c’è necessità
di una guida esperta per la quale i candidati
non abbondano certo.
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