13 settembre 2006
Telese, curiosità sui lavori pubblici
Giuseppe Grimaldi

 

 

Questa sera ritirandomi a casa e guardando i lavori di rifacimento del viale mi sono posto una domanda:

Perchè si provvede allo svellimento del vecchio manto stradale ormai assestato a tal punto da garantire una superficie adatta ad assicurare stabilità ai "falsi sanpietrini"?

In pratica viene pagata la demolizione di una superficie già bella e compatta per costruirne una nuova con rete metallica e calcestruzzo.

Qualcuno dirà che il manto stradale non è proprio livellato ma presenta una vistosa "gobba" centrale atta a garantire il deflusso delle acque piovane ai margini della carreggiata e pertanto questa "gobba", sicuramente funzionale ma un po' brutta a vedersi, sarebbe stata evidente anche con la nuova pavimentazione.

Ma dal momento che non esistono particolari problemi di spessore in quanto le dimensioni dei "falsi sampietrini" sono nettamente inferiori all'altezza dei cordoli, per evitare la "gobba" centrale, probabilmente, sarebbe bastato "ricaricare" opportunamente le banchine laterali in modo da livellare la pavimentazione oltre ad adeguare le varie caditoie e i coperchi dei tombini (cosa che comunque andava fatta). Si sarebbe anche potuta ipotizzare la fresatura/scarifica della "gobba" centrale in modo da livellare il manto stradale.

Qualcuno si chiederà: quali vantaggi avremmo ottenuto? Rispondo:DUE, principalmente!

1) sicuramente costi decisamente inferiori per realizzare la nuova pavimentazione.

2)... i TEMPI, si soprattutto i tempi. Non dovendo demolire il vecchio manto stradale e non dovendo realizzare nuove grosse superfici con il massetto di cemento, sicuramente avrebbero terminato i lavori molto prima del previsto. 

Gradirei molto che tecnici ed operatori del settore spieghino, a me che sono un profano, perchè non poteva essere adottata la tipologia di lavoro da me brevemente indicata.

Giuseppe Grimaldi

 

 

 

     

 Valle Telesina


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