Non si è ancora maturi per ricorrere al
magistrato?
Chi legge il Corriere della Sera, a pagina 17 di
oggi, 13 dicembre, ha potuto ammirare la
bellezza dell'ex sindaco di Taranto Rossana Di
Bello, mano nella mano all'ex Premier Silvio
Berlusconi, in occasione della sua rielezione a
Sindaco della città Ionica.
Gian Antonio Stella ci racconta con la
puntigliosa chiarezza che lo contraddistingue le
varie "ruberie" perpetrate nella Casa Comunale
da parte di funzionari comunali che "udite,
udite!" continuano ad occupare la loro poltrona,
ognuno nel proprio ufficio.
La
Di Bella - di nome e di fatto, solo
esteriormente - poco tempo dopo la trionfale
rielezione fu costretta a dimettersi per una
condanna sugli appalti dell'inceneritore
tarantino.
Ma
torniamo ai signori funzionari.
Costoro, con vari ritocchi in busta paga, si
sono attribuite somme di centinaia di migliaia
di euro (avete letto bene!). Uno per tutti,
certo Cataldo Ricchiuti, il regalino se lo è
fatto di ben 567 mila euro (Badate bene, si
tratta del salario di oltre la metà della vita
lavorativa di un operaio).
Pare che dalla lettura dei bilanci potrebbe
venir fuori un abisso finanziario - parole di
Stella - che si aggira intorno al miliardo di
euro. Tale "buco", per comprenderlo ancora
meglio, si dica che per ogni famiglia di Taranto
graverà un "rosso" di circa 18.000 euro.
Mi
chiedo: a quanto ammonta il "rosso" per ogni
famiglia telesina?
E'
una domanda lecita (ma i funzionari del nostro
Comune non c'entrano) specialmente se si guarda
con un po' di attenzione ai lavori attinenti la
"Filiera termale"
Ma
per capirci ancora meglio è il caso di farlo con
un esempio, a denti stretti: se da privati
cittadini commissioniamo un lavoro che non viene
fatto secondo criterio adeguato, la nostra prima
reazione è la protesta. Mancando i requisiti di
corrispondenza e comprensione da parte della
ditta si adicono le vie legali.
L'esempio, però, non induca in errore di
valutazione. Si potrebbe capire che nel caso di
che trattasi è il Comune che adice le vie legali
contro la ditta appaltante.
Sbagliato. E' il cittadino che dovrebbe chiedere
l'intervento della magistratura contro
amministratori (oltre tutto molto qualificati
nel settore dei lavori pubblici, se si considera
che il Sindaco è Geologo e l'Assessore ai lavori
Pubblici è Ingegnere) che hanno stravolto Viale
Minieri e chissà cos'altro ancora dilapidando
pubblico denaro. Quello di tutti noi.
Basta un piovasco e i locali terranei del paese
rigurgitano materiale fognario; sono sufficienti
quattro gocce e i falsi "sanpietrini" di Viale
Minieri saltano mentre le lastre di trevertino
(?) si spaccano, Ciò mi fa pensare, non con poco
timore, ai temporali che quest'anno hanno
imperversato sul nord del Paese con l'auspicio
che giammai abbiano a verificarsi dalle nostre
parti, al fine di evitare di ritrovarci tutti,
suppellettili compreso, a Castelvolturno via
Calore-Volturno.
E
allora? E' proprio di filiera termale che
avevamo bisogno? Non era forse prioritaria la
"filiera fognaria"?
E
che dire dei marciappiedi di Corso Trieste, nel
tratto del palazzo degli uffici, interrotti da
lunette che invadono il piano stradale al punto
che un modesto e inutile arredo urbano si può
trasformare in causa di incidente?
Capito, caro Peppe? L'ironia con i signori del
Palazzo non basta più. Altri Amministratori di
pubblico denaro si mostrano sensibili al tuo
modo di interloquire e mettono mano a qualche
correttivo; con i Nostri non basta. Bisogna fare
altro.
Vittorio Pagliarulo
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