Telese Terme, ora si punta alla realizzazione
del parco urbano
VITTORIO VALLONE
Telese Terme.
Due gli argomenti previsti all'ordine del giorno
del Consiglio comunale che si è svolto martedì a
Telese Terme. La massima assise cittadina si è
trovata a discutere l'eventuale finanziamento di
uno studio di fattibilità per l'istituzione di
un parco urbano e della questione che vede la
soppressione da parte di Trenitalia di alcuni
treni in fermata a Telese ed in modo particolare
dell'intercity Sannio che collegava anche la
cittadina termale con Roma. Sul primo argomento
all'ordine del giorno, il Consiglio comunale ha
approvato le modalità di richiesta alla Regione
Campania, dopo l'illustrazione dell'iniziativa
da parte di D'Occhio e Capasso, per un
finanziamento di 15000 euro atti allo studio di
fattibilità di un parco urbano che dovrebbe
essere denominato Montepugliano. Per ora, da
quello che si apprende, si tratterebbe solo di
un finanziamento per lo studio di fattibilità e
non dell'istituzione di un vero e proprio parco
urbano.
Il
consigliere di minoranza di Insieme per Telese,
Selvaggio ha sottolineato come «questa futura
idea di parco urbano, qualora fosse praticabile,
potrebbe rischiare di essere limitativa se
l'area individuata non fosse invece allargata ad
un più vasto parco comprensoriale compreso tra
il Grassano di San Salvatore e Rascolagatti di
Castelvenere». Sulla questione riguardante la
soppressione di alcuni treni da parte di
Trenitalia, il Consiglio comunale ha deciso di
inviare ancora missive agli organi competenti
per protestare contro le decisioni che
penalizzano la Stazione di Telese.
Dal gruppo di minoranza arriva, sempre tramite
il consigliere Selvaggio, la proposta di azioni
di protesta più eclatanti. «Riteniamo riduttive
le missive inviate ad oggi a Trenitalia, tra
l'altro una missiva all'ente ferroviario l'ha
fatta prima Faicchio e poi noi - ha detto
Selvaggio -. Proponiamo ai nostri cittadini una
mobilitazione pubblica anche con un atto
eclatante come quello di incatenarci sui binari
perché qui c'è in gioco il futuro del nostro
sviluppo.Dobbiamo necessariamente attivarci per
tutelare i nostri interessi perché anche la TAV
si è allontanata dalla Valle Telesina per essere
concretizzata, invece, solo in Valle Caudina».
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