Comunicato della Segreteria Provinciale del
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Federazione di Benevento
Il
Presidente Nardone minaccia querele contro chi
si è mobilitato per far comprendere
l’irrazionalità delle scelte che si apprestava a
far votare dal Consiglio provinciale: come mai
non si chiede perché la sua ostinata volontà non
convince la maggioranza?
La
mancata approvazione dell’acquisto dell’ex
molino Capasso & Romano è una buona notizia per
quanti credono nella programmazione politica e
nelle istituzioni. Purtroppo il Presidente
Nardone ancora non coglie il senso e lo spirito
di una mobilitazione territoriale che ha
coinvolto non solo i partiti organizzati ma la
gente comune, gli studenti, gli insegnanti, il
personale ATA. È un peccato.
In
questa vicenda si scontrano due approcci: quello
della democrazia formale-istituzionale e quello
della democrazia sostanziale-partecipata.
Compito di chi ha responsabilità di governo
dovrebbe essere quello di far convergere i due
approcci, non quello di scagliarsi contro coloro
che chiedono attenzione e formulano proposte.
Invece abbiamo dovuto ascoltare, per l’ennesima
volta, una ricostruzione molto tendenziosa e
molto parziale, al termine della quale chi non
conosce l’intera storia non poteva che essere
d’accordo con le (apparentemente) sagge parole
del Presidente Nardone; il quale, giova
ricordarlo, non ha perso l’occasione di brandire
la solita minaccia: o si vota l’acquisizione o
il liceo va via da Telese.
La
verità, purtroppo, è ben altra: la comunità
telesina si è mobilitata contro un’ipotesi
irrazionale e incomprensibile, per tutti i
motivi evidenziati nel corso degli ultimi mesi.
Le minacce di Nardone non aiutano una sana
dialettica e appaiono, anzi, davvero stridenti
rispetto alla posta in gioco.
Il
Presidente ha perfino giudicato «inopportuno» il
sopralluogo effettuato dall’Assessore Grimaldi e
da alcuni dei Consiglieri che compongono la
Commissione provinciale Lavori pubblici. Eppure
è stato proprio quel sopralluogo a far capire
qual è il reale stato delle cose. Al punto che
sorge il dubbio che Nardone quell’immobile non
lo veda da tempo, ammesso che l’abbia mai
visitato.
Il
sopralluogo è stata anche l’occasione perché i
Consiglieri provinciali constatassero che
nell’immobile sono in corso dei lavori di
ristrutturazione di cui nessuno sa nulla: né il
Comune di Telese (secondo cui si tratta di
semplici pulizie), né i vigili urbani, né i
Consiglieri comunali. Non esiste nemmeno la
tabella di cantiere.
Sarebbe bello che Nardone consentisse ai
cittadini, agli studenti, agli insegnanti di
visitare il luogo che vorrebbe far diventare il
“nuovo” liceo, per poi ascoltare la loro
opinione.
Le
forze del centro sinistra sannita hanno detto al
proprio Presidente che bisogna ripensare
l’intervento, partendo dall’obiettivo comune di
dare una struttura degna e funzionale al liceo,
che deve rimanere a Telese. Il Presidente non
può ignorare le forze che lo sostengono né le
istanze che vengono dal basso.
Abbiamo dimostrato che la lotta paga, se
costruita su argomentazioni solide e razionali.
Il PRC non si ferma al 31 luglio: abbiamo ancora
tante argomentazioni da far valere, in tutte le
sedi, e ci faremo trovare pronti anche in
futuro.
Benevento, 31 luglio 2006 Segreteria provinciale
PRC
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