Il
consigliere dei Ds, Francesco Gagliardi,
minimizza la portata della frattura apertasi in
maggioranza Rossano Insogna: «La verifica?
Abbiamo già... verificato che non ce n’è
bisogno: è solo un episodio»
Nessuna crisi, solo opinioni differenti. Ne è
convinto Francesco Gagliardi, consigliere
provinciale diessino, che commenta quanto
accaduto alla Rocca nelle ultime due sedute. In
entrambi i casi, come ormai noto, la maggioranza
di centrosinistra non è riuscita a esprimere una
posizione unitaria sul progetto di
delocalizzazione del Liceo Scientifico di Telese
Terme all'interno dell'ex mulino Capasso e
Romano.
“Non è possibile parlare di crisi – afferma
Gagliardi – quando si tratta di semplice
divergenza di opinioni in merito all'acquisto di
un immobile. Sarebbe assurdo e incomprensibile
per chi ha vinto le elezioni con oltre il 70 per
cento dei consensi. I cittadini certamente non
lo capirebbero. Del resto credo che non ci siano
problemi perchè solo una settimana fa questa
stessa maggioranza ha dato prova di grande
compattezza approvando il documento strategico
della Provincia.
Un
documento fortemente curato dal presidente
Nardone, e dunque quel voto fu il sostegno più
chiaro alla sua linea e alla sua guida. Per
quanto riguarda la vicenda - mulino, Ds e Udeur
hanno semplicemente preso atto di un movimento
di opinione proveniente dal territorio circa la
inopportunità di quella scelta, con l'invito a
verificare soluzioni alternative. Mi sembrano
del tutto pretestuosi certi tentativi di
strumentalizzare l'episodio a fini politici per
tutelare qualche piccolo interesse di bottega.
Ma il presidente Nardone è persona politicamente
troppo accorta per non comprendere simili
tentativi”.
Gagliardi ricorda ancora una volta le ragioni
della contrarietà alla scelta ipotizzata dai
vertici della Provincia: “Il sopralluogo
effettuato giovedì scorso ha confermato
ulteriormente il convincimento che l'immobile
prescelto è inadeguato alla realizzazione di un
polo scolastico di eccellenza. Si trova su una
strada statale a scorrimento veloce, dunque
pericolosa, vicino al commissariato di polizia e
alla Torre longobarda, sito di interesse storico
– archeologico. Nei pressi sorge anche una
centrale elettrica. Ma soprattutto – aggiunge
Gagliardi – non bisogna dimenticare che siamo in
zona fortemente sismica e che sotto l'immobile
scorre il Grassano, per cui occorrerebbero somme
consistenti . Per queste ed altre ragioni già
esplicitate nei giorni scorsi, abbiamo chiesto
un rinvio, al fine di avere il tempo per
valutare soluzioni alternative”.
Gagliardi esclude ogni nesso tra la battaglia
portata avanti insieme all'Udeur e la proprietà
dell'immobile, e conferma sostegno a Carmine
Nardone: “La proprietà non c'entra nulla con la
nostra iniziativa, che è e resta una iniziativa
politica nell'interesse della collettività. Sul
piano politico, ribadiamo la nostra piena
fiducia a Nardone, che del resto non è mai
venuta meno, pur essendoci opinioni diverse in
merito ad una scelta che continuiamo a
considerare non opportuna”.
Concetti confermati anche dal segretario
provinciale dei Ds, Rossano Insogna: “Il
sostegno al presidente Nardone non è mai stato
in discussione. Potremmo votare la 'fiducia',
come in Parlamento, se esistesse anche alla
Provincia... Al di là di tutto, credo che la
vicenda del Liceo scientifico di Telese è
semplicemente una questione, che, per quanto
importante, non può coinvolgere la stabilità
dell'amministrazione. I consiglieri hanno
semplicemente chiesto un rinvio per
approfondimenti e per valutare la possibilità di
soluzioni alternative”. Insogna giudica dunque
inutile effettuare la verifica politica
richiesta da Nardone: “Le occasioni di confronto
sono sempre utili, ma se la verifica deve
riguardare solo la questione specifica, abbiamo
già verificato che non ce n'è motivo”.
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