Questione liceo, Ds: Margherita contraddittoria
La
Quercia replica alle dichiarazioni del
vicesindaco e del presidente del Consiglio
«Parte del loro gruppo ha condiviso le
perplessità, sorprendono i gesti dei dirigenti
locali»
Meravigliati. Lo sono i Democratici di sinistra
di Telese Terme per le dichiarazioni rilasciate
dagli esponenti della Margherita, il vice
sindaco Caporaso e il presidente del Consiglio
Martucci, a proposito della mancata allocazione
del liceo scientifico nell’ex molino
Capasso&Romano. Un intervento, quello degli
esponenti del Fiorellino, che esprime, a
giudizio dei Ds, la posizione ufficiale della
Margherita, a distanza di 2 anni da quando si e'
cominciato a parlare della necessità di trovare
una nuova sede per il liceo di Telese.
“Nelle inopportune dichiarazioni – si legge in
un comunicato - arrivate, miracolosamente, solo
dopo che l'acquisto dell'ex molino sembra
sfumare, il vice sindaco, in delirio di
onnipotenza, quando sostiene di parlare a nome
di tutti i telesini, tuona fulmini e saette
contro Ds, Udeur e Rifondazione, colpevoli, a
suo dire, di governare solo per sterili giochini
di potere e di fare politica di piccolo
cabotaggio contro il nostro paese. Il presidente
del consiglio comunale, in aggiunta, rivolge
all'impazzata accuse di colpevoli e ignobili
silenzi, visto che da segretario cittadino della
margherita non ha mai proferito parola
sull'argomento”.
Siamo stupiti dai toni di tali dichiarazioni,
soprattutto da chi si è sempre mostrato moderato
ed equilibrato nei comportamenti e non possiamo
non sottolineare e ricordare loro che nelle file
della maggioranza provinciale, oltre a Ds e
Udeur, tra gli assenti, al momento del voto
sull’acquisto dell’ex molino, c'erano anche
diversi consiglieri della Margherita, che
evidentemente hanno condiviso molte delle
perplessità avanzate dagli altri partiti della
coalizione, per cui sorprende l’atteggiamento ed
il comportamento dei dirigenti locali della
Margherita, intenti più che ad una difesa della
soluzione al problema, ad una solidarietà
interdomestica molto in uso, ultimamente, nella
maggioranza telesina.
A
questa parte politica, tuttavia – prosegue la
nota diessina - chiediamo risposta ad un
interrogativo che sta preoccupando, oramai,
molti consiglieri, di maggioranza e non, e cioè
come si può essere favorevoli ad una spesa di 5
milioni di euro sul territorio telesino soltanto
a condizione che si proceda all'acquisto di un
vecchio molino abbandonato, che, come ben
sapete, non potrà mai diventare un polo
scolastico di eccellenza?
La
questione è in contraddizione con il vostro
stesso atteggiamento di qualche anno fa, quando
avete fatto di tutto per eliminare i fondi dal
bilancio provinciale per la realizzazione di una
struttura ex-novo. Perché all’epoca non avete
spiegato ai cittadini le motivazioni di quella
scelta scellerata che spalancò le porte alla
proposta del molino?
Se
davvero avete a cuore gli interessi dei
cittadini, e non altro, perchè non proponete,
come noi Ds stiamo sostenendo, di utilizzare
quelle risorse per costruire ex novo un vero
polo scolastico di qualità, in Telese Terme, in
grado di soddisfare le esigenze formative e
culturali dei giovani della valle telesina per i
prossimi decenni?
Simo convinti quanto voi che il polo scolastico
e le scuole devono rimanere a Telese”. I Ds
chiedono al sindaco di Telese di sostenere
questa proposta nel confronto con
l'amministrazione provinciale. Per i Ds è
l'unica proposta in grado di dare una risposta
adeguata alle esigenze degli studenti, dei
professori e dei genitori. Sarebbe il modo,
affermano i Ds, “per non trovarsi di nuovo, a
distanza di qualche anno, a dover immaginare una
diversa allocazione del liceo, dopo aver
sprecato ingenti risorse pubbliche sulla spinta
dell'emergenza, come avverrebbe nell'ipotesi di
acquisto dell’ex molino”.
|