13 novembre 2006
Telese, mulino: Nardone faccia un passo indietro
Giovanni Malgieri

 

 

Caro Presidente Nardone,

ho letto dei manifesti affissi per le strade di Telese che annunciano un incontro per martedì 14 p.v., organizzato dalla Provincia, in cui si discute di proposte progettuali per il polo scolastico a Telese Terme. Non so quali siano queste proposte, né perché improvvisamente ci sia bisogno di un incontro e perché in questo momento, ma ho  timore per quello che verrà detto. Un timore, anzi un rischio, per Lei, che possa completamente perdere la mia fiducia, non il mio voto (che si può rimpiazzare facilmente), ma la fiducia, cosa ben più importante, che ho in passato riposto in Lei.

Già nel gennaio scorso, quando la incontrai nel suo studio alla Rocca, Ella mi promise un piccolo contributo per la rivista ASCLEPIADI e la partecipazione ad un convegno che con la rivista avevamo organizzato per festeggiare i primi cinque anni del liceo classico di Telese, ma nessuna delle due promesse fu mantenuta, poca cosa. Negli stessi giorni capitava qualche cosa di insolito, anzi di strano. I ragazzi del Liceo improvvisamente si accorsero (se non ricordo male era il 10 gennaio u.s.) che nel liceo scientifico le aule erano inadeguate, vi era un sovraffollamento, non venivano rispettate le norme di sicurezza e decisero di fare sciopero, di protestare. Difendevano un loro diritto. Il 13 gennaio, dopo solo 3 giorni, una loro delegazione accompagnata dal sindaco di Telese, veniva ricevuta da Lei. Nel pomeriggio dello stesso giorno, a solo qualche ora dall’incontro, veniva diramato un comunicato stampa della Provincia (comunicato stampa n.1451 del 13 gennaio 2006) in cui si diceva testualmente:

‘…2) una nuova ricognizione della provincia ha fatto propendere la scelta per l’ex Molino Romano-Capasso in grado di assicurare, una volta ristrutturata ed adeguata alle norme di sicurezza l’ala di più recente costruzione, circa 10.000 metri quadrati di superficie utilizzabile per 40 aule del nuovo polo scolastico’;…

4) l’operazione costerà alle casse della Provincia 8 milioni di Euro che saranno reperiti con l’accensione di un mutuo: nel prezzo è compresa anche la ristrutturazione e l’adeguamento, realizzati a cura della proprietà con la supervisione della Provincia;…’

Sorprendente la velocità, solo poche ore, con la quale aveva preso una decisione per risolvere il problema. Un problema che data almeno da 6 anni, da quando la Provincia aveva ravvisato l’indispensabilità di costruire un polo  scolastico  modello nel territorio telesino ed aspettava solo che il comune mettesse a disposizione il suolo, cosa che non si è mai verificata, ma d’altra parte la Provincia non aveva insistito più di tanto.

Nell’agosto u.s.  denunciai, come presidente del consiglio d’istituto,  su un quotidiano locale (vedi IL SANNIO di martedì 22 agosto 2006) le difficoltà in cui versa anche la scuola dell’obbligo (sovraffollamento, posizione scomoda al centro del traffico cittadino, assenza di palestra, di auditorium, di spazio verde per la scuola dell’infanzia) ed auspicavo una soluzione combinata del problema con l’istituto d’istruzione superiore, mediante la costruzione di una cittadella scolastica, al di fuori della stretta cinta del caotico centro urbano,  che avesse tutte le caratteristiche che deve avere una moderna ed efficiente istituzione scolastica (aule a sufficienza e sicure, palestra, auditorium, spazi verdi, servizio navetta con il centro, ecc…).

E’ da apprezzare il suo interessamento per il molino Romano-Capasso e penso che una soluzione di utilità sociale potrebbe avere, ma come destinazione scolastica lei sa bene che è irragionevole. Una struttura come questa potrebbe avere uno sviluppo turistico ed economico importante. E’ posta all’ingresso del centro urbano, di fianco alla Torre Campanaria (un’opera di immenso valore storico per Telese e tutta la provincia risalente all’Alto Medio Evo, abbandonata e nascosta dietro un’alta lamiera traballante) ed a reperti archeologici della stessa epoca occultati dalle erbacce. Si potrebbe fare un polo archeologico. Potrebbe essere il mulino la sede di un museo dei ritrovamenti archeologici locali, dell’arte contadina, delle ceramiche. Potrebbe essere altresì sede di convegni, di rappresentazioni, un poco come succede per la Città delle Scienze di Bagnoli. Sicuramente vi sarebbe un ritorno economico e turistico per la cittadina e rappresentare un elegante biglietto da visita .

Le decisioni che verranno prese avranno delle ripercussioni importanti sullo sviluppo  urbanistico e sociale della vita telesina e  dovrebbero essere prese al di sopra delle parti e delle esigenze contingenti. Basta un poco di buona volontà politica, tra comune, provincia e regione ed avere l’umiltà di ritornare sui propri passi e di offrire un servizio utile agli interessi di tutta la comunità telesina.

Spero che Ella possa leggere queste poche righe e spero di poter rinnovare la mia fiducia nella sua onestà intellettuale.

Giovanni Malgieri

Telese Terme, 12/11/2006

 

 

     

 Valle Telesina


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