13 novembre 2006
Telese, contro il malaffare: 1 passo indietro e 5 avanti
Alessandro Liverini

 

 

Domani 14 novembre a Telese ci sarà una mobilitazione.

 

Essa nasce da istanze studentesche, riflessioni politiche di partiti, consiglieri comunali e provinciali, preoccupazioni di genitori e associazioni locali. L'oggetto del contendere è il caso che riguarda la futura allocazione del liceo scientifico e classico.

 

Le dinamiche sono lapalissiane, quasi ovvie nella loro quotidiana evidenza. Non le ripercorro, perchè sono disponibili centinaia di pagine (interrogazioni comunali, parlamentari, rassegne stampa) e ogni sintesi sarebbe approssimata e superficiale.

 

Quello che voglio dire è che è arrivato il momento di gridare con tutta la forza e la passione di cui siamo capaci che la nostra terra vive e cresce solo se alimentata in ogni passo dalla modernità. La modernità, a sua volta, ha come suo alito di vita la cultura, l'istruzione, la ricerca.

 

Investire in un progetto innovativo e moderno significa emergere dalle dinamiche bieche dell'ars arrangiandi, speculari, tra l'altro al malaffare.

 

Tale spirale deve essere combattuta con decisione e coraggio. Dagli studenti, in primis, ma anche da tutti coloro che, ancora, hanno a cuore il futuro di Telese. Non mi riferisco ad un ritorno al passato o a errate pretese ambientalistiche. Parlo di avvenire, di modernità. Spesso ci riempiamo la bocca con il termine Europa, relegandolo ad una sorta di zona d'ombra metafisica, lontana, ambigua. L'Europa si costruisce a partire dal territorio, da Telese, anche dalla questione del liceo, dalle scelte coraggiose.

 

E' necessario, o Nardone, fare un passo indietro per farne cinque avanti. I carrozzoni sono destinati ad affondare. Lasciamoli al loro destino! Presenzieremo l'incontro di domani per dire la nostra. Buon lavoro... Alessandro Liverini

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it