17 novembre 2006
Telese, studenti incivili e incapaci di confronto
fonti varie

 

 

Sannio Quotidiano del 16 novembre 2006

 

Liceo nell'ex molino, il giorno dopo la contestazione.

I commenti dei comunisti e di Lamparelli

Lezione di democrazia, no: incivile protesta

Il PRC:forza e dignità alle proposte alternative, Il vicepresidente del Consiglio provinciale: rispetto per le istituzioni

 

di Antonio Vecchiarelli

S'odono ancora gli echi dei fischi. Il giorno dopo la protesta contro il presidente della Provincia e il suo staff, tecnico e non solo, a Telese Terme, il problema della destinazione del liceo scientifico, è nei commenti di tutti. Politici e non. "Una lunga e appassionata lezione" la definisce il direttivo del Prc, tra i più strenui sostenitori di alternative all'ipotesi prospetta. "Una incivile contestazione" nel commento dì Giuseppe Lamparelli, vice presidente del Consiglio provinciale. "500 persone - per Rifondazione comunista - tra studentesse e studenti del liceo telesino insegnanti e genitori critici, consiglieri comunali e provinciali, forze politiche, hanno insegnato al presidente Nardone, agli assessori provinciali Nista e Grimaldi e al sindaco Capasso, come oggi si declini il termine "democrazia". Gli studenti del liceo - a giudizio del Prc - si sono guadagnati il diritto di parola. Sono intervenuti tutte e tutti coloro che da mesi stanno argomentando il proprio no all'acquisto dell'ex molino industriale "Capasso & Romano", da riadattare a liceo”.

Sono stati ribaditi da vicino a Nardone e Capasso i motivi della contrarietà. La «proposta progettuale» presentata, è giudicata un 'tentativo di svicolare dall'oggetto dell'incontro" a cui la platea ha risposto con continui inviti a parlare del liceo. "Le difficoltà di chi è abituato alla solitudine e all'angustia delle stanze istituzionali -commenta il circolo del Prc- allora, sono state evidenti a tutti, come chiaro e netto è stato il no di chi in questa causa sta spendendo il proprio volto, il proprio tempo, le energie, l'entusiasmo, l'intelligenza, la voglia di esserci e di agire da protagonisti". "Il re è nudo", secondo i comunisti. Lo ha gridato "un pezzo importante di società..." "Abbiamo ridato forza e dignità alle proposte alternative che sinora sono state ignorate, compresa quella che i Ds, il partito dello stesso Nardone, hanno annunciato ieri e che presenteranno ufficialmente nei prossimi giorni.

Abbiamo gridato che i documenti ufficiali non sono privi di incongruità e falsi, l'ultimo dei quali, gravissimo, riguarda il cambio di classificazione della zona in cui ricade il molino, che da zona industriale è stata votata ad edilizia scolastica. Il tutto, si badi bene, non con l'obbligatorio passaggio in consiglio comunale, ma con un semplice atto amministrativo del responsabile dell'area tecnica del comune, solo quattro giorni dopo la richiesta del proprietario.

Abbiamo ricordato alle sorde istituzioni il conflitto-identità di interessi dello stesso proprietario, già sindaco per vent'anni del comune ed attualmente "impegnato" come assessore ai lavori pubblici, nonché segretario generale dell'Autorità di Bacino Liri-Gariglia-no e Volturno, cioè l'organismo preposto a vigilare per la tutela delle acque e del territorio".

La sfiducia "in certi interlocutori istituzionali", obbliga a continuare la mobilitazione. Forte e decisa.

Lamparelli esprime solidarietà al presidente della Provincia ed al vice Pasquale Grimaldi. "Pur riconoscendo a ciascuno il diritto di esprimere la propria opinione — scrive in una nota il vice presidente del Consiglio provinciale - non ritengo che questa espressione possa assumere toni da stadio, specie nei confronti di rappresentanti istituzionali resisi ampiamente disponibili ad ascoltare le argomentazioni di esponenti politici, istituzioni scolastiche e semplici cittadini".

La Provincia di Benevento sotto la guida del presidente Nardone, ricorda Lamparelli, ha raggiunto in questi anni risultati straordinari. Di qui l'invito alla cittadinanza telesina, "a prendere le distanze da chi offre un'immagine così negativa ed intollerante per una città che rappresenta senza alcun dubbio uno dei luoghi di maggiore sviluppo del Sannio.

Dissentire da un provvedimento amministrativo -conclude - è lecito; così com'è possibile proporre soluzioni diverse; quello : che non è accettabile è il modo che mancando di rispetto a uomini ed Istituzioni dimostra solo una preoccupante incapacità di accettare il confronto".

Non si è fatta attendere la replica di Gianluca Aceto della Federazione provinciale di Rifondazione Comunista, nonché consigliere comunale di Telese Terme: "E'evidente che al vice presidente del Consiglio provinciale sono state riferite notizie non corrispondenti alla realtà".


Il Quaderno.it

15/11/2006 :: 12:2:49

Nardone contestato a Telese per l'ex molino

E’ iniziato con una vivace protesta l’incontro di ieri pomeriggio, promosso dal Comune di Telese Terme e dalla Provincia di Benevento, per discutere e presentare una proposta progettuale per il polo scolastico cittadino da realizzare. Studenti ma anche genitori, docenti ed esponenti di partiti politici hanno inizialmente bloccato l’ingresso del palazzo dei congressi delle Terme protestando contro le autorità e chiedendo che il liceo scientifico di Telese venga costruito ex novo e non utilizzando - come è stato previsto - l’ex molino Capasso & Romano.

Presenti gli assessori provinciali Pasquale Grimaldi e Giorgio Carlo Nista, il sindaco di Telese Gennaro Capasso e il presidente della provincia Carmine Nardone. Nel corso del difficile incontro, interrotto spesso dalle proteste degli studenti, è stato presentato con un video il progetto dell’eventuale recupero del molino, elaborato dai tecnici della Marsec.

Vari, poi, gli interventi: uno studente ha manifestato l’intenzione di continuare la protesta con la mancata partecipazione alle lezioni in una struttura insicura; una docente ha definito a viva voce “una pagliacciata” la manifestazione; Rossano Insogna, segretario provinciale dei DS, con tono deciso ha accusato l’amministrazione telesina di non aver creato alternative progettuali alla proposta del riattamento dell’opificio.

E l’alternativa la presenteranno proprio i diesse, ha annunciato Insogna, in un incontro pubblico previsto per la prossima settimana. “Il progetto per un istituto d’eccellenza – ha proseguito il segretario - costerà alla Provincia di Benevento meno dell’acquisizione dell’ex Molino”. Il presidente Nardone, meravigliato dall’idea, ha dato tuttavia la sua disponibilità a discuterne. Scettico, invece, si è mostrato Grimaldi nei confronti dell’ipotesi di progetto dei DS, per la difficoltà a reperire i fondi e 22.800 metri quadrati di suolo necessari a costruire 40 aule. L’incontro è terminato comunque tra le polemiche e tra i fischi.

Monica Di Gioia


Il Quaderno.it

15/11/2006 :: 17:31:51

Telese ex molino, Aceto replica a Lamparelli: protesta non è stata incivile

l'ex molino "Capasso e Romano" di Telese Terme Dopo le contestazioni di ieri al Palazzo dei Congressi sulla vicenda dell’ex molino di Telese, Gianluca Aceto della Federazione provinciale di Rifondazione Comunista, nonchè consigliere comunale di Telese Terme, a seguito delle nota del vice presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Lamparelli, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

”Visti i rapporti di stima e cordialità con Giuseppe Lamparelli, è del tutto evidente che al vice presidente del Consiglio provinciale siano state riferite notizie non corrispondenti alla realtà. La protesta di Telese non è stata incivile. Era stato organizzato un convegno che non prevedeva momenti di confronto. Insegnanti, genitori, consiglieri comunali e provinciali oltre alle forze politiche locali si sono guadagnati il loro diritto di parola. Sono intervenuti, in sostanza, tutti coloro che da mesi argomentano il proprio no all’ acquisto dell’ex molino. Sono state illustrate le assurdità della vicenda senza però offendere nessuno. Una vera e propria lezione di democrazia".


Il denaro.it

16-11-2006

 

Telese, un polo scolastico nell’ex molino Capasso:

non piace l’idea di Nardone

 

Le ragioni della Rocca dei Rettori in merito all’acquisto dell’ex molino Capasso e Romano da adibire a “polo scolastico di eccellenza” non hanno convinto i cittadini di Telese Terme. Durante una manifestazione promossa dal Comune delle terme e dal Sindaco Gennaro Capasso, i vertici della provincia sono stati contestati a suon di fischi. Stravolto il programma dei lavori. Contestazioni e fischi. I telesini hanno accolto così il presidente della Provincia di Benevento, Carmine Nardone, al Palazzo dei Congressi nel parco delle terme. Si discuteva dell’acquisto dell’ex molino Capasso e Romano da adibire a “polo scolastico di eccellenza”. Con Nardone anche il vice presidente Pasquale Grimaldi, l’assessore Giorgio Nista ed i tecnici della Rocca dei Rettori. A fare gli onori di casa il sindaco Gennaro Capasso. La sala era gremita di studenti, genitori, docenti e cittadini che più volte hanno interrotto i discorsi dei relatori. I fatti: l’ente provinciale vuole acquistare una struttura (l’ex molino) da riattare a polo scolastico. Alla Provincia di Benevento l’operazione costerebbe circa otto milioni di euro. Questa ipotesi non trova l’accordo dell’intero consiglio provinciale. I Ds e l’Udeur, partiti di maggioranza che sostengono Nardone, hanno sollevato dubbi. Chi contesta ritiene che siano possibili altre soluzioni. Un “nuovo e più funzionale plesso - dice Tommaso Sodano, presidente della Commissione Ambiente al Senato - costerebbe non più di 4 milioni, e comunque sarebbe meno oneroso dell’acquisto e della riattazione di un vecchio molino industriale”.

r. c.

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it