31 agosto 2006
Telese, un cittadino spaesato
Sandro Raiola

 

 

Questo intervento è stato inviato a Il Sannio quotidiano. La redazione telesina del giornale ha scelto di non pubblicarlo senza fornire la motivazione.

 

 

 

A tutti i cittadini di Telese ed in particolare a :

Amministrazione Comunale di Telese

Tutti i partiti-Associazioni, Sindacati ecc.

Minoranza decimata di Telese

 

ANNOTAZIONI DI UN TELESINO "SPAESATO" NEL SUO PAESE

 

Sono nato a Telese dove ho vissuto gli anni della mia giovinezza; poi per motivi di lavoro, come tanti del sud, sono emigrato prima in Australia e in seguito per il nord-italia (Corno) dove sono stato fino a qualche mese fa. Arrivato alla pensione, ho deciso di ritornare al mio paese natìo - mai scordato e sempre amato! - con la speranza di trascorrere gli anni futuri, in quel paese "dolce e ameno" che lasciai tanti anni fa. Invece con sorpresa e amarezza ho trovato un paese completamente cambiato sia nella "Geografia", che nelle "Radici" come se un'ondata anomala , di una banda "barbara" l'avesse attraversato - Che tristezza!-

 

Alla vista di questa nuova realtà tanti pensieri mi hanno inondato il cervello, pieni di angoscia e insieme timorosi e confusi. Prima di tali pensieri avevo anche riflettuto che era impossibile poter ritrovare i luoghi, le persone, il modo di vivere di tanti anni fa e che forse avrei trovato una cittadina più bella, comoda, e moderna adatta alle possibilità e alla posizione geografica suscettibile di soluzioni varie e migliori. Invece, ho trovato un'area "sfigurata un paese pieno di "Ferite e Cicatrici", una parte della comunità , distorta dall'arrivismo e dalla cupidigia: insomma un altro paese!!!

Ora la mia vecchia Telese si chiama "Telese Terme", grazie all'idea geniale di mirabili amministratori venuti da lontano che definirei, come me una volta "IMMIGRATI".

 

A questo punto nella mia mente non più pensieri ma la cruda realtà. Così ho potuto constatare che il mio paese cosiddetto "termale" è stato snaturato della sua bellezza, privato delle sue ricchezze, defraudato delle sue aspettative, è diventato insomma un paese senza leggi, senza regole, senza programmi, senza trasparenza, senza orgoglio, un paese quindi avvilito.

Mi sono sono ricordato che alla sua nascita per pulire il territorio Telesino bastavano le "scopine Maria e Rosa Forgione" con un carretto trainato dall'asino e dopo, quando il paese si è ingrandito, c'erano gli spazzini Antimo, Pierino e Gino. Oggi non bastano operatori ecologici compattatori, camions, ecc. Infatti attualmente il paese è pieno di erbacce, rifiuti, animali randagi e via di seguito per contrapposizione si bandiscono concorsi per " balconi fioriti".

Ho rivisto il lago, dove una volta ci si bagnava, pescava, si passeggiava tranquillamente; oggi è diventato la meta di coppiette e drogati, pieno di traffico, nuove strade per servire futuri villaggi speculativi privi dei servizi essenziali con scarichi fognari senza destinazione ed infìne una strada “circumlacuale” impraticabile.

 

Poi sono andato alle terme dove una volta si andava per incontrare amici, trovare una fìdanzatina, ballare, fare i bagni di acqua sulfurea, assistere a qualche bella manifestazione di attori o cantanti conosciuti in tutto il mondo; oggi non c'è più alcunché di ciò; forse neanche l'acqua sulfurea, quella bell'acqua "tanto puzzolente" ma tanto benefica e attraente, mentre in compenso abbiamo acquistato i villeggianti di "una giornata" (per lo più persone bisognose provenienti dalla Campania o al massimo dalla Puglia) e, soprattutto, il grande evento della "Festa dell’UDEUR" in onore del santo Mastella. Ma quello che più mi ha colpito profondamente e quasi tramortito è"la grande opera cantieristica" in atto.

 

Così in quella Telese di una volta che era piena di acqua, poche case, qualche orto, ora in quella Telese ci sono costruzioni dappertutto "in cielo e in acqua", dalla stazione alle terme, dai lagni alla piana, da nord a sud, da est a ovest, senza un minimo di piano regolatore, ossia senza la vera anima. Impaurito ho pensato : "vuoi vedere che un giorno non mi trovo a galleggiare? in compenso però la tomba di cemento già ce l'ho!"

 

Tra tante annotazioni non bisogna dimenticare la complessa opera cosiddetta" Filiera Termale" creazione di "grandi" architetti ed ingegneri" atta ad ammodernare il viale Minieri, Corso Trieste , Terme Iacobelli ecc. Alla vista di tante opere avrei un grande desiderio di ritornare al "perduto", con le vecchie case, il trenino, i platani, e i telesini...

 

Ci sarebbero tante altre cose da annotare, ma non ho la forza di raccontarle, mi Chiedo soltanto: dove sono quei vecchi amici telesini, leali, sinceri, umani, coraggiosi di una volta? Sono vivi e sono morti comunque non ci sono più. Così come pure non c'è più l'aria "puzzolente", il verde, la campagna, le strade sicure, ecc...

 

Finiscono qui le mie annotazioni e divagazioni, mi resta solo la speranza che possano riemergere persone capaci di ribellarsi all'attuale modo di governare per riportare Telese sulla strada di una vita migliore per tutti.

A conclusione voglio ringraziare tantissimo il giornale che mi ha permesso di pubblicare queste righe, nonché chiunque ha avuto la bontà di leggermi.

 

Sandro Raiola

 

 

 

     

 Valle Telesina


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