18 ottobre 2006
Valle T., proposta per problema rifiuti
Gigi La Monaca

 

 

Benevento16 ottobre 2006

 

Grazie al D.P.C.M del 1 giugno 2006, che proroga lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento rifiuti della Regione Campania, grazie ad una serie di dispositivi commissariali, sempre relativi alla Regione Campania è stata data la disponibilità al responsabile della Fisia Italimpianti S.P.A. ad “utilizzare” i volumi resisi disponibili sull’impianto di selezione di Casalduni. In parole povere si è reso possibile lo smaltimento delle tonnellate di rifiuti giacenti per le strade da oltre dieci giorni. Il problema rifiuti tra qualche settimana si ripresenterà in maniera altrettanto invasiva. A questo punto è opportuno fare delle considerazioni:

1)     Se non c’è più spazio per il conferimento dei rifiuti è opportuno creare nuovi spazi.

2)     Se nessuna zona della Campania è particolarmente felice di avere i rifiuti in “casa” bisogna trovare un altro sistema per fare “spazio”.

3)     Di sistemi validi ce ne sono un paio, il primo è la realizzazione di un termovalorizzatore che potrebbe cominciare a risolvere il “problema” rifiuti, ma molti ambientalisti, a ragione, sono contrari a questa soluzione poiché è negativa a causa dell’impatto ambientale e per il conseguente inquinamento atmosferico. Altra soluzione, molto più logica, sarebbe la realizzazione di un gassificatore, molto meno inquinante e di facile sistemazione,infatti, esistono gassificatori mobili che potrebbero “distruggere” i rifiuti recandosi addirittura sui siti di stoccaggio e non diventare una struttura stabile che potrebbe dare fastidio alle popolazioni che abitano nelle vicinanze, fastidio semplicemente visivo.

4)     Il gassificatore, a differenza del termovalorizzatore, distrugge tutti i tipi di rifiuti dal secco all’umido, dal vetro ai rifiuti industriali. Nell’atmosfera, come conseguenza della combustione, non sono emanate sostanze tossiche (diossina), anzi il gas espulsi non sono inquinanti. Affiancare al gassificatore, una turbina, significherebbe anche produrre energia elettrica verde.

5)     Il costo di un gassificatore, di piccole proporzioni, si aggira sul milione di euro, ovviamente ad esso va aggiunto il costo della turbina se si vuole produrre energia elettrica e non limitarsi alla mera distruzione dei rifiuti. Per fare un esempio concreto, la distruzione delle “ecoballe” di Toppa infuocata a Fragneto Monforte, richiederebbe il lavoro 24 ore su 24 di un gassificatore (un tir di dieci metri per un’altezza di quattro che potrebbe essere portato in loco) e di 12 persone divise in 4 turni di lavoro da . Attualmente per poter distruggere le 60.000 tonnellate di rifiuti giacenti a Fragneto Monforte, se si considera il trasporto al più vicino termovalorizzatore, e i tempi di incenerimento, occorrerebbero circa 35 anni, a costi esageratamente levati. Con il “gassificatore su tir”, s’impiegherebbero 4 anni e mezzo e a costi sicuramente più bassi. C’è da fare una successiva considerazione, le ecoballe,che sono presenti a Fragneto Monforte, non possono essere considerate biomassa, infatti, non è presente solo sostanza umida ma anche secca. Nel gassificatore questa differenziazione non ha nessuna importanza.

Ancora una volta, ci chiediamo perché queste soluzioni non vengono nemmeno prese in considerazione, evidentemente il “problema” rifiuti deve restare tale per una serie d’interessi e d’incapacità che restano ignote. In Campania, tra campagne pubblicitarie per la conoscenza della raccolta differenziata e spese per l’emergenza rifiuti, si sono spesi tantissimi milioni di euro che, se investiti in maniera logica, oggi non ci vedrebbero aditati dall’intera Europa come una zona arretrata ed altamente inquinata.

Non pretendiamo che la nostra soluzione sia adottata, ma ci farebbe molto piacere sapere, soprattutto da chi sta amministrando il problema rifiuti in Campania, per quanto tempo ancora dovremmo avere un’emergenza e perché i rifiuti non possono essere distrutti e diventare una risorsa energetica?

Ancora una volta l’Associazione Ekoclub International mette a disposizione i suoi tecnici per avere un incontro e un dialogo con le persone demandate alla soluzione dell’”emergenza rifiuti in Campania”per capire meglio e proporre ancora una volta la soluzione ai “problemi” relativi allo smaltimento dei rifiuti. Ci sembra che sia arrivato il momento di risolvere il problema in maniera radicale e permanente, è assurdo che nel terzo millennio, solo la Campania abbia ancora il problema rifiuti!

 

Luigi La Monaca

Presidente Provinciale

Ekoclub International

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it