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Quando ci si pregia di affermare di appartenere
alla societa' civile spesso lo si fa per solo
titolo di abituale definizione. In una societa'
civile gli alti valori dell'educazione civica
dovrebbero essere espressi e quindi
esemplificati da coloro che hanno la gravosa
responsabilita' di educare, formare, informare e
preparare le nuove generazioni al rispetto delle
norme, delle regole sociali e civiche, al
rispetto dei beni comuni, degli spazi comuni e
della non discriminazione razziale, civile e
sociale.
Si
prova un senso di profondo sconforto quando
titolati soloni della cultura, eccellentissimi
cattedrati, severissimi esaminanti, per miseri
benefici personali o per il solo gusto di una
spadroneggiante esistenza, vengono meno a valori
indissolubili, spesso con la complicita' di una
classe dirigente o di governo miope o
volutamente distratta.
E'
il caso dei marciapiedi posti innanzi alla sede
cittadina della Facolta' di Scienze Economiche
ed aziendali di Benevento. Come potra', piu'
delle parole, essere eloquente la foto (altre si
potranno visionare all'indirizzo web
http://www.82100.it/educatori ) il
luogo destinato al passaggio dei pedoni, viene
occupato da autoveicoli di appartenenti al mondo
universitario cittadino sia essi docenti che
studenti o semplicemente frequentatori
occasionali. Ormai sono anni che questo
selvaggio e sistematico indecoroso ed indegno
comportamento fa (e' il caso di dirlo) giusta
cornice ad una sede rappresentativa di cultura
ed educazione.
Ci
si pone la domanda: ma mai nessun vigile urbano
o altro rappresentante dell'ordine si accorge di
tanta inciviltà? Eppure nelle zone limitrofe con
molta solerzia vengono elevate multe salatissime
e a volte con tolleranza zero sul minuto di
sosta occasionale.
Non voglio farne un discorso politico, non e'
mia intenzione svalutare questa segnalazione con
faziosita' spicciole, sta di fatto che guarda
caso Governo Cittadino e Amministrazione
Universitaria guardano dalla stessa finestra
politica. Forse e' solo una coincidenza ma di
certo una coincidenza strana.
Valentino Soreca
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