12 novembre 2006
Valle T., soppressione dei treni
fonti varie

 

 

Boffa e Colasanto: Basta ridurre i treni

Da Il Danaro.it

di Gino Morgillo

Il ministro intervenga per bloccare la riduzione delle corse ferroviarie dalla stazione di Benevento. Dopo la soppressione del treno Napoli-Campobasso, si profilano anche drastici tagli sulla linea per Roma". Il deputato Costantino Boffa (L'Ulivo), componente della commissione Trasporti della Camera e della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione, ha presentato un'interrogazione parlamentare a risposta in commissione rivolta al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, per chiedere di intervenire "in merito all'ipotesi di soppressione, con l'entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia dall'11 dicembre 2006, di numerose corse che dalla stazione di Benevento sono dirette a Roma e a Milano". Boffa sottolinea la necessità di rivedere le corse ferroviarie anche sulla tratta Campobasso-Benevento-Napoli, chiedendo contestualmente una valorizzazione delle risorse che operano sullo snodo ferroviario del capoluogo sannita. "Il Governo, anche attraverso l'ultima legge Finanziaria - afferma Boffa . riconosce l'importanza del sistema della mobilità e dei trasporti come fattore di rilancio per lo sviluppo e la crescita del Paese". "Proprio in quest'ottica - aggiunge - lo scorso 27 luglio a Roma è stato firmato il protocollo d'intesa per l'avvio dello studio di fattibilità e della progettazione dell'Alta Capacità Napoli-Bari che, entro il 2020, punta a creare sul tripolo Roma-Napoli-Bari, la più grande area metropolitana d'Italia". Secondo Boffa "nell'ambito di questo importante progetto, la stazione ferroviaria di Benevento, per la sua centralità, diventerà uno snodo fondamentale, che attraverso la realizzazione di una piattaforma logistica integrata potrà offrire ulteriori opportunità di crescita per un territorio e una provincia in cui è crescente la domanda di mobilità, sia per i cittadini, sia per il traffico merci". "Eppure - osserva Boffa - Trenitalia ha deciso di non voler abilitare i macchinisti di Benevento a circolare sulla linea Alta Velocità della tratta Roma-Napoli, mentre i macchinisti di impianti limitrofi vengono abilitati. Questa scelta, di fatto, tende a ridimensionare la funzione e le risorse umane che in quella stazione operano". Inoltre, sottolinea il parlamentare, "Trenitalia ha dato notizia che, dal prossimo cambio di orario, previsto per l'11 dicembre 2006, saranno soppressi il treno espresso N 828 che collega direttamente Benevento (partenza h 21.13) con Milano (arrivo h 9.20), l'Intercity 674 che da Benevento (h 5.28) giunge a Roma Termini (h 8.22) e l'Intercity 679 che da Roma Termini (h 15.15) giunge a Benevento (h 18.40)". "In sostituzione - riferisce Boffa - sono previsti treni regionali e interregionali che faranno peggiorare drasticamente la qualità degli spostamenti inducendo pendolari e viaggiatori a servirsi di altre modalità di spostamento". "Anche la soppressione del treno n 7855, che via Benevento, collegava di mattina Campobasso direttamente con Napoli - spiega Boffa - sta creando notevoli disagi ai pendolari e agli studenti costretti a coincidenze tra più treni che, per i ritardi della rete, difficilmente riescono a realizzare".
Il consigliere regionale Luca Colasanto, intanto, presenta una interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale, Antonio Bassolino, e all'assessore ai Trasporti, Ennio Cascetta. In particolare - informa una nota - il deputato regionale chiede lumi e spiegazioni sulla soppressione della fermata dell'Intercity Sannio, che va da Benevento a Roma e viceversa, nella stazione di Telese Terme. Il consigliere regionale, inoltre avverte che "che i tagli di Trenitalia andrebbero a colpire un comprensorio della provincia di Benevento di circa 30mila persone; che Telese Terme è una città a vocazione turistica che ospita annualmente migliaia di persone provenienti da ogni parte d'Italia le quali utilizzano anche il treno“.  
10-11-2006


Trasporti ferroviari penalizzati, Capasso invita i sindaci alla protesta

Il Sannio Quotidiano 10-11-2006

Telese Terme / Il primo cittadino ai vertici di Trenitalia

A seguito della paventata ulteriore penalizzazione ai danni della stazione di Telese-Cerreto con la soppressione, con il nuovo orario che entrerà in vigore dal 13 dicembre prossimo, dell’intercity ‘Sannio’ delle 5.54 con destinazione Roma e di quello proveniente da Roma e in arrivo a Telese alle ore 18.01, il sindaco Gennaro Capasso ha espresso il disappunto suo e della comunità telesina che rappresenta, in una missiva indirizzata alla Direzione Generale e a quella regionale di Trenitalia.

“Esprimo profondo rammarico – si legge nella lettera – per la politica di ridimensionamento messa in atto da Trenitalia nei confronti degli utenti della valle telesina”.

Dopo aver fatto riferimento ai due treni per e da Roma che saranno soppressi, il primo cittadino di Telese Terme, fa presente che queste “continue soppressioni ai danni della stazione di Telese-Cerreto, iniziate nel 2002, producono ripercussioni negative, davvero notevoli, sui potenziali viaggiatori, in considerazione dei tanti pendolari, studenti e lavoratori, che quotidianamente hanno necessità di raggiungere Napoli e Roma e dei turisti che, al contrario, giungono a Telese Terme per le cure termali e per recarsi nei centri della valle telesina, rinomati per le ceramiche e i prodotti eno-gastronomici”. Infine sottolineando il progressivo impoverimento dei servizi offerti alla clientela dalla stazione di Telese-Cerreto, il sindaco Capasso si augura che Trenitalia possa rivedere questa scelta che apporterebbe ulteriori disagi ai viaggiatori.

“Questa lettera indirizzata alla Direzione Generale di Trenitalia – dichiara Capasso – è solo il primo atto di una protesta che deve vedere impegnati in prima fila tutti gli abitanti della valle telesina. Rivolgo un appello ai colleghi sindaci del comprensorio per essere pronti anche a porre in atto forme di protesta più eclatanti per scongiurare questa ulteriore, ingiustificata, penalizzazione ai danni di una valle che ha bisogno, al contrario, di maggiori e sempre più efficienti mezzi di collegamento”.


Valle Telesina: Colasanto in azione contro i tagli di Trenitalia

Sannio Quotidiano 10-11-2006

Valle Telesina / Paventata soppressione dell’Intercity Sannio, il consigliere regionale interroga Bassolino e Cascetta

Nuove emergenze in vista, immediato intervento del forzista Luca Colasanto (nella foto). Il consigliere regionale ha infatti presentato ieri mattina una interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale, Antonio Bassolino, e all’assessore ai Trasporti, Ennio Cascetta, riguardo gli orari invernali di Trenitalia.

Orari che entreranno in vigore tra un mese (il 13 dicembre) e che dovrebbero portare novità per l’utenza del comprensorio telesino. E parliamo di novità dagli effetti negativi. Attenzione puntata in particolare sulla soppressione della fermata dell’Intercity Sannio, che va da Benevento a Roma e viceversa nella stazione di Telese Terme.

In particolare, il consigliere regionale, evidenzia diverse premesse nel testo dell’interrogazione presentata: “che dal 13 dicembre p.v. entreranno in vigore gli orari invernali di Trenitalia; che da un’attenta analisi dei nuovi orari dal sito internet di Trenitalia (www.trenitalia.it) si notano numerose variazioni per quanto concerne le fermate dei treni nella stazione di Telese Terme; che, da quanto si evince dal sito, tra i treni che non si fermerebbero più alla stazione di Telese Terme risultano esserci lo storico Intercity 679 ‘Sannio’ delle 5.54 che va da Benevento a Roma e delle 15.15 che fa il percorso inverso (arriva a Telese Terme alle 18.01)”, considerato, inoltre, “che i ‘tagli’ di Trenitalia andrebbero a colpire un comprensorio della provincia di Benevento di circa 30mila persone; che Telese Terme è una città a vocazione turistica che ospita annualmente migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia le quali utilizzano, per raggiungere la cittadina termale, anche il treno; che, oltre ai turisti, l’Intercity Sannio viene utilizzato anche da numerosissimi pendolari del comprensorio telesino che ogni giorno si recano a Roma per lavoro; che, se il ‘taglio’ dovesse essere confermato, le persone che da Telese Terme devono recarsi a Roma di mattina sono obbligate a percorrere oltre trenta chilometri per partire dalle stazioni di Benevento o Caserta; che già negli anni scorsi Trenitalia ha adoperato alcuni tagli alla stazione di Telese Terme ed in particolare riguardo la biglietteria”.

E da qui l’interrogazione rivolta al presidente della Giunta Regionale ed all’assessore delegato al fine di sapere: “Se, come risulta dal sito di Trenitalia, risponda al vero che dal 13 dicembre p.v. l’Intercity Sannio non si fermerà più alla stazione di Telese Terme; se ciò dovesse risultare vero, quali iniziative, per gli atti di propria competenza, intendano adottare affinché Trenitalia non privi il comprensorio della Valle Telesina di un ulteriore importante servizio”.


Provincia di Benevento

Comunicato Stampa n. 1858 del 11 novembre 2006

 

Forte preoccupazione ed allarme è stata espressa dalla Giunta provinciale di Benevento in merito all’annunciato ridimensionamento dei servizi ferroviari interessanti il fondamentale nodo di Benevento. In una delibera approvata dall’organo presieduto da Carmine Nardone, si definisce di estrema gravità la decisione di tagliare il numero dei convogli in transito per Benevento, sulle tratte Nord-Sud ed Est-Ovest. Tali intendimenti, si afferma nel deliberato, non fanno altro che penalizzare ulteriormente le aree interne, depotenziandole di servizi qualificati: si ingigantisce infatti in questo modo, sottolinea la Giunta provinciale, quel fenomeno che vede connesso proprio alla carenza di servizi una delle cause principali della desertificazione sociale nella fascia non metropolitana. La prevista soppressione, con l’entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia dal 10 dicembre 2006, di numerosi collegamenti tra Benevento, Roma e Milano, e tra Campobasso, Benevento e Napoli costituisce di fatto, a giudizio della Rocca dei Rettori, una formidabile contraddizione rispetto alle acclarate intenzioni dell’Esecutivo nazionale di dare corso alla progettazione dell’Alta Capacità ferroviaria Napoli-Bari. Le annunciate misure di ridimensionamento, si legge ancora nel documento della Giunta provinciale, mal si conciliano con questa logica perché essa, infatti, consiste nel portare entro i prossimi quindici anni ad una sostanziale inversione di tendenza rispetto al degrado attuale del sistema ferroviario interessante Benevento. La Rocca dei Rettori ha sempre sostenuto la centralità del trasporto ferroviario: agli Atti vi sono iniziative e documenti, assunti in tempi anche lontani, quando non si faceva altro a livello nazionale che parlare di autostrade e si accantonavano le ferrovie, per rilanciare invece lo storico fascio di binari di Benevento, al quale sono legate anche pagine di storia tragiche per questo Paese con l’effetto di conferire nel corso degli anni alla Stazione centrale una valenza che supera i ristretti confini di infrastruttura di servizio. Lo sviluppo socio-economico del territorio, ha ribadito la Giunta provinciale, passa anche attraverso efficienti vie ferroviarie di comunicazione e treni puliti e sicuri: insomma attraverso una solida alternative all’inquinante traffico su gomma. Un appello ad un intervento energico che scongiuri il declassamento del ruolo della Stazione di Benevento è stato rivolto dunque dalla Giunta provinciale al Ministro dei trasporti, alla Regione Campania e alla Rete Ferroviaria Italiana. Solidarietà piena e convinta è stata infine espressa ai lavoratori delle ferrovie ed alle loro rappresentanze sindacali, nonché ai pendolari sanniti che, numerosi, si servono quotidianamente del treno per raggiungere il proprio posto di lavoro.

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it