Boffa e Colasanto: Basta ridurre i treni
Da
Il Danaro.it
di
Gino Morgillo
Il ministro intervenga per bloccare la riduzione
delle corse ferroviarie dalla stazione di
Benevento. Dopo la soppressione del treno
Napoli-Campobasso, si profilano anche drastici
tagli sulla linea per Roma". Il deputato
Costantino Boffa (L'Ulivo), componente della
commissione Trasporti della Camera e della
Commissione parlamentare per la semplificazione
della legislazione, ha presentato
un'interrogazione parlamentare a risposta in
commissione rivolta al ministro dei Trasporti,
Alessandro Bianchi, per chiedere di intervenire
"in merito all'ipotesi di soppressione, con
l'entrata in vigore del nuovo orario di
Trenitalia dall'11 dicembre 2006, di numerose
corse che dalla stazione di Benevento sono
dirette a Roma e a Milano". Boffa sottolinea la
necessità di rivedere le corse ferroviarie anche
sulla tratta Campobasso-Benevento-Napoli,
chiedendo contestualmente una valorizzazione
delle risorse che operano sullo snodo
ferroviario del capoluogo sannita. "Il Governo,
anche attraverso l'ultima legge Finanziaria -
afferma Boffa . riconosce l'importanza del
sistema della mobilità e dei trasporti come
fattore di rilancio per lo sviluppo e la
crescita del Paese". "Proprio in quest'ottica -
aggiunge - lo scorso 27 luglio a Roma è stato
firmato il protocollo d'intesa per l'avvio dello
studio di fattibilità e della progettazione
dell'Alta Capacità Napoli-Bari che, entro il
2020, punta a creare sul tripolo
Roma-Napoli-Bari, la più grande area
metropolitana d'Italia". Secondo Boffa
"nell'ambito di questo importante progetto, la
stazione ferroviaria di Benevento, per la sua
centralità, diventerà uno snodo fondamentale,
che attraverso la realizzazione di una
piattaforma logistica integrata potrà offrire
ulteriori opportunità di crescita per un
territorio e una provincia in cui è crescente la
domanda di mobilità, sia per i cittadini, sia
per il traffico merci". "Eppure - osserva Boffa
- Trenitalia ha deciso di non voler abilitare i
macchinisti di Benevento a circolare sulla linea
Alta Velocità della tratta Roma-Napoli, mentre i
macchinisti di impianti limitrofi vengono
abilitati. Questa scelta, di fatto, tende a
ridimensionare la funzione e le risorse umane
che in quella stazione operano". Inoltre,
sottolinea il parlamentare, "Trenitalia ha dato
notizia che, dal prossimo cambio di orario,
previsto per l'11 dicembre 2006, saranno
soppressi il treno espresso N 828 che collega
direttamente Benevento (partenza h 21.13) con
Milano (arrivo h 9.20), l'Intercity 674 che da
Benevento (h 5.28) giunge a Roma Termini (h
8.22) e l'Intercity 679 che da Roma Termini (h
15.15) giunge a Benevento (h 18.40)". "In
sostituzione - riferisce Boffa - sono previsti
treni regionali e interregionali che faranno
peggiorare drasticamente la qualità degli
spostamenti inducendo pendolari e viaggiatori a
servirsi di altre modalità di spostamento".
"Anche la soppressione del treno n 7855, che via
Benevento, collegava di mattina Campobasso
direttamente con Napoli - spiega Boffa - sta
creando notevoli disagi ai pendolari e agli
studenti costretti a coincidenze tra più treni
che, per i ritardi della rete, difficilmente
riescono a realizzare".
Il consigliere regionale Luca Colasanto,
intanto, presenta una interrogazione urgente al
presidente della Giunta regionale, Antonio
Bassolino, e all'assessore ai Trasporti, Ennio
Cascetta. In particolare - informa una nota - il
deputato regionale chiede lumi e spiegazioni
sulla soppressione della fermata dell'Intercity
Sannio, che va da Benevento a Roma e viceversa,
nella stazione di Telese Terme. Il consigliere
regionale, inoltre avverte che "che i tagli di
Trenitalia andrebbero a colpire un comprensorio
della provincia di Benevento di circa 30mila
persone; che Telese Terme è una città a
vocazione turistica che ospita annualmente
migliaia di persone provenienti da ogni parte
d'Italia le quali utilizzano anche il treno“.
10-11-2006
Trasporti ferroviari penalizzati, Capasso invita
i sindaci alla protesta
Il
Sannio Quotidiano 10-11-2006
Telese Terme / Il primo cittadino ai vertici di
Trenitalia
A
seguito della paventata ulteriore penalizzazione
ai danni della stazione di Telese-Cerreto con la
soppressione, con il nuovo orario che entrerà in
vigore dal 13 dicembre prossimo, dell’intercity
‘Sannio’ delle 5.54 con destinazione Roma e di
quello proveniente da Roma e in arrivo a Telese
alle ore 18.01, il sindaco Gennaro Capasso ha
espresso il disappunto suo e della comunità
telesina che rappresenta, in una missiva
indirizzata alla Direzione Generale e a quella
regionale di Trenitalia.
“Esprimo profondo rammarico – si legge nella
lettera – per la politica di ridimensionamento
messa in atto da Trenitalia nei confronti degli
utenti della valle telesina”.
Dopo aver fatto riferimento ai due treni per e
da Roma che saranno soppressi, il primo
cittadino di Telese Terme, fa presente che
queste “continue soppressioni ai danni della
stazione di Telese-Cerreto, iniziate nel 2002,
producono ripercussioni negative, davvero
notevoli, sui potenziali viaggiatori, in
considerazione dei tanti pendolari, studenti e
lavoratori, che quotidianamente hanno necessità
di raggiungere Napoli e Roma e dei turisti che,
al contrario, giungono a Telese Terme per le
cure termali e per recarsi nei centri della
valle telesina, rinomati per le ceramiche e i
prodotti eno-gastronomici”. Infine sottolineando
il progressivo impoverimento dei servizi offerti
alla clientela dalla stazione di Telese-Cerreto,
il sindaco Capasso si augura che Trenitalia
possa rivedere questa scelta che apporterebbe
ulteriori disagi ai viaggiatori.
“Questa lettera indirizzata alla Direzione
Generale di Trenitalia – dichiara Capasso – è
solo il primo atto di una protesta che deve
vedere impegnati in prima fila tutti gli
abitanti della valle telesina. Rivolgo un
appello ai colleghi sindaci del comprensorio per
essere pronti anche a porre in atto forme di
protesta più eclatanti per scongiurare questa
ulteriore, ingiustificata, penalizzazione ai
danni di una valle che ha bisogno, al contrario,
di maggiori e sempre più efficienti mezzi di
collegamento”.
Valle Telesina: Colasanto in azione contro i
tagli di Trenitalia
Sannio Quotidiano 10-11-2006
Valle Telesina / Paventata soppressione
dell’Intercity Sannio, il consigliere regionale
interroga Bassolino e Cascetta
Nuove emergenze in vista, immediato intervento
del forzista Luca Colasanto (nella foto). Il
consigliere regionale ha infatti presentato ieri
mattina una interrogazione urgente al presidente
della Giunta regionale, Antonio Bassolino, e
all’assessore ai Trasporti, Ennio Cascetta,
riguardo gli orari invernali di Trenitalia.
Orari che entreranno in vigore tra un mese (il
13 dicembre) e che dovrebbero portare novità per
l’utenza del comprensorio telesino. E parliamo
di novità dagli effetti negativi. Attenzione
puntata in particolare sulla soppressione della
fermata dell’Intercity Sannio, che va da
Benevento a Roma e viceversa nella stazione di
Telese Terme.
In
particolare, il consigliere regionale, evidenzia
diverse premesse nel testo dell’interrogazione
presentata: “che dal 13 dicembre p.v. entreranno
in vigore gli orari invernali di Trenitalia; che
da un’attenta analisi dei nuovi orari dal sito
internet di Trenitalia (www.trenitalia.it) si
notano numerose variazioni per quanto concerne
le fermate dei treni nella stazione di Telese
Terme; che, da quanto si evince dal sito, tra i
treni che non si fermerebbero più alla stazione
di Telese Terme risultano esserci lo storico
Intercity 679 ‘Sannio’ delle 5.54 che va da
Benevento a Roma e delle 15.15 che fa il
percorso inverso (arriva a Telese Terme alle
18.01)”, considerato, inoltre, “che i ‘tagli’ di
Trenitalia andrebbero a colpire un comprensorio
della provincia di Benevento di circa 30mila
persone; che Telese Terme è una città a
vocazione turistica che ospita annualmente
migliaia di persone provenienti da ogni parte
d’Italia le quali utilizzano, per raggiungere la
cittadina termale, anche il treno; che, oltre ai
turisti, l’Intercity Sannio viene utilizzato
anche da numerosissimi pendolari del
comprensorio telesino che ogni giorno si recano
a Roma per lavoro; che, se il ‘taglio’ dovesse
essere confermato, le persone che da Telese
Terme devono recarsi a Roma di mattina sono
obbligate a percorrere oltre trenta chilometri
per partire dalle stazioni di Benevento o
Caserta; che già negli anni scorsi Trenitalia ha
adoperato alcuni tagli alla stazione di Telese
Terme ed in particolare riguardo la
biglietteria”.
E
da qui l’interrogazione rivolta al presidente
della Giunta Regionale ed all’assessore delegato
al fine di sapere: “Se, come risulta dal sito di
Trenitalia, risponda al vero che dal 13 dicembre
p.v. l’Intercity Sannio non si fermerà più alla
stazione di Telese Terme; se ciò dovesse
risultare vero, quali iniziative, per gli atti
di propria competenza, intendano adottare
affinché Trenitalia non privi il comprensorio
della Valle Telesina di un ulteriore importante
servizio”.
Provincia di Benevento
Comunicato Stampa n. 1858 del 11 novembre
2006
Forte preoccupazione ed allarme è stata
espressa dalla Giunta provinciale di
Benevento in merito all’annunciato
ridimensionamento dei servizi ferroviari
interessanti il fondamentale nodo di
Benevento. In una delibera approvata
dall’organo presieduto da Carmine Nardone,
si definisce di estrema gravità la decisione
di tagliare il numero dei convogli in
transito per Benevento, sulle tratte
Nord-Sud ed Est-Ovest. Tali intendimenti, si
afferma nel deliberato, non fanno altro che
penalizzare ulteriormente le aree interne,
depotenziandole di servizi qualificati: si
ingigantisce infatti in questo modo,
sottolinea la Giunta provinciale, quel
fenomeno che vede connesso proprio alla
carenza di servizi una delle cause
principali della desertificazione sociale
nella fascia non metropolitana. La prevista
soppressione, con l’entrata in vigore del
nuovo orario di Trenitalia dal 10 dicembre
2006, di numerosi collegamenti tra
Benevento, Roma e Milano, e tra Campobasso,
Benevento e Napoli costituisce di fatto, a
giudizio della Rocca dei Rettori, una
formidabile contraddizione rispetto alle
acclarate intenzioni dell’Esecutivo
nazionale di dare corso alla progettazione
dell’Alta Capacità ferroviaria Napoli-Bari.
Le annunciate misure di ridimensionamento,
si legge ancora nel documento della Giunta
provinciale, mal si conciliano con questa
logica perché essa, infatti, consiste nel
portare entro i prossimi quindici anni ad
una sostanziale inversione di tendenza
rispetto al degrado attuale del sistema
ferroviario interessante Benevento. La Rocca
dei Rettori ha sempre sostenuto la
centralità del trasporto ferroviario: agli
Atti vi sono iniziative e documenti, assunti
in tempi anche lontani, quando non si faceva
altro a livello nazionale che parlare di
autostrade e si accantonavano le ferrovie,
per rilanciare invece lo storico fascio di
binari di Benevento, al quale sono legate
anche pagine di storia tragiche per questo
Paese con l’effetto di conferire nel corso
degli anni alla Stazione centrale una
valenza che supera i ristretti confini di
infrastruttura di servizio. Lo sviluppo
socio-economico del territorio, ha ribadito
la Giunta provinciale, passa anche
attraverso efficienti vie ferroviarie di
comunicazione e treni puliti e sicuri:
insomma attraverso una solida alternative
all’inquinante traffico su gomma. Un appello
ad un intervento energico che scongiuri il
declassamento del ruolo della Stazione di
Benevento è stato rivolto dunque dalla
Giunta provinciale al Ministro dei
trasporti, alla Regione Campania e alla Rete
Ferroviaria Italiana. Solidarietà piena e
convinta è stata infine espressa ai
lavoratori delle ferrovie ed alle loro
rappresentanze sindacali, nonché ai
pendolari sanniti che, numerosi, si servono
quotidianamente del treno per raggiungere il
proprio posto di lavoro.
|