A
proposito dell' articolo del 20 marzo 2006
''Valle, l’asse ferroviario Lazio - Puglia '' da
Il Sannio Quotidiano del 19-03-2006, cito questo
articolo apparso tempo fa su Il Mattino edizione
Caserta dove ponendo l'attenzione alle date si
vede come dopo 111 anni si parla ancora della
stessa opera, con un italiano meno retorico e
pomposo, ma purtroppo se ne parla ancora chissà
per quanti altri anni.
TRA CRONACA E STORIA 1885, Piedimonte chiede la
ferrovia per Telese
AURELIO MARTINO
Esistono sogni che durano secoli?
È un interrogativo che difficimente troverà mai
una risposta convincente e definitiva,
nonostante Freud e i suoi discepoli. È pur vero,
però, che i secoli di fronte all'eternità sono
solo piccole entità temporali di difficile
determinazione.
L’interrogativo, ora, ritorna di attualità in
riferimento al «caso» del forte desiderio -
motivato ovviamente da considerazioni sociali,
economiche e turistiche - espresso coralmente
dalle popolazioni dell'Alifano che chiedevano -
attraverso la costituzione di un consorzio tra i
molti comuni interessati - la costruzione di una
tratta ferroviaria di collegamento tra Telese e
Caianello.
Il 18 marzo 1885 l'Amministrazione comunale di
Piedimonte d'Alife, ora Matese, deliberava, a
seguito di apposita riunione del Consiglio
Comunale, in merito alla creazione di tale
Consorzio per la costruzione della tratta
ferroviaria.
Per l'occasione prendeva la parola Angelo
Scorciarini Coppola per «riferire all'adunanza
relativamente alla formazione di un consorzio
per costituire il decimo della spesa di
costruzione della linea Telese- Caianello, come
concorso degli enti locali».
I comuni interessati della provincia di Caserta
erano Gioia Sannitica, S. Potito Sannitico,
Piedimonte D'Alife, Castello d'Alife, San
Gregorio d'Alife, Alife, S. Angelo d'Alife,
Raviscanina, Ailano, Prata Sannita, Pratella,
Alvignano, Dragoni, Baia Latina, Pietravairano,
Vairano Patenora, Caianello e Presenzano.
Il relatore faceva presente la convenienza
morale per il Comune di Piedimonte di prendere
l'iniziativa per raggiungere l'alto fine
propostosi... a solenne conferma della sua
utilità un plebiscito di adesioni di ben sette
importanti Povince e di gran numero di Comuni,
che ne avevano insieme propugnata calorosamente
la costruzione.
La lunghezza della tratta ferroviaria era di 45
km., accorciante di ben 40 km la distanza da
Roma di numerose ed importantissime province
delle Puglie, quella di Benevento e Caserta.
Il concorso economico per la realizzazione
dell'opera era di £.
600.000 per i Comuni delle province di Benvento
e Caserta, somma equivalente alla decima parte
della spesa totale.
Da allora, nonostante i tentativi dei vari
sindaci delle terre alifane di interessare il
Ministero dei Trasporti (riuscendo a strappare
anche qualche vaga promessa a uno dei ministri
più influenti che abbiano occupato quel
dicastero, il socialista Claudio Signorile,
tutto è estato fermo come nel 1885.
Abitualmente i sogni muoiono all'alba, ma nelle
terre interessate...
durano secoli.
|