VITTORIO VALLONE
Telese Terme. Rifondazione Comunista, i Ds e
”Insieme per Telese” bocciano definitivamente
l'ipotesi del liceo scientifico trasferito
nell’ex Molino, proponendo una soluzione meno
costosa e più confacente alle esigenze di una
scuola superiore che potrebbe divenire un vero e
proprio Campus. Un privato già si sarebbe fatto
avanti per costruire a sue spese e poi vendere
all'Amministrazione provinciale a un prezzo pari
alla metà dell'investimento che riguarderebbe
l'ex struttura industriale in via Roma. «Nei
mesi scorsi si è fatta molta confusione sul tema
del liceo di Telese, confusione che sembra
permanere ancora oggi - sostengono i
rappresentanti delle tre formazioni politiche -.
Sicuramente non ha aiutato l'alternarsi di
ipotesi e soluzioni via via prospettate, che
sono state sistematicamente smentite dai fatti.
Non ha nemmeno aiutato la fretta con cui alcuni
protagonisti hanno posto la scadenza del
prossimo anno scolastico per trasferire tutti
gli alunni in un altro plesso. Le condizioni
disagevoli in cui studenti, professori e
personale non docente sono costretti ad operare
impongono soluzioni di diverso carattere. Se da
un lato è urgente trovare un congruo numero di
aule supplementari, dall'altro bisogna pensare
ad una soluzione che sia strutturale e
definitiva». Per Rifondazione, Ds e Insieme per
Telese,quindi, le decisioni per la risoluzione
del problema sono da prendere con cautela e
previa la verifica di ipotesi fattibili:
«Accogliamo con entusiasmo l'iniziativa di un
gruppo di insegnanti, studenti e genitori, che
qualche giorno fa hanno inviato una lettera al
presidente della Provincia Nardone per chiedere
la costruzione di un nuovo plesso scolastico.
Oltre alla possibilità di restaurare edifici,
allo stato attuale ne esiste un'altra,
ufficialmente segnalata da un privato alla
Provincia già nel settembre 2005». La nuova
ipotesi permetterebbe di costruire una seria e
lungimirante programmazione delle politiche
scolastiche non solo di Telese ma anche del
circondario. Potrebbe utilizzare una superficie
di diversi ettari, per cui si può effettivamente
pensare non soltanto alle 40 aule necessarie ad
ospitare la popolazione studentesca con
laboratori attrezzati, strutture sportive etc.
Sarebbe ubicato a ridosso del centro abitato, e
sarebbe raggiungibile a piedi in pochi minuti
dal quadrivio o dalle terme. Le tre forze
politiche sottolineano che la ristrutturazione
dell'ex molino non sarà realizzabile in pochi
mesi, «per cui l’edificio nuovo sarebbe
realizzabile in tempi sostanzialmente analoghi a
quelli di cui necessiterebbe l'ex molino, ma
sarebbe una soluzione di eccellenza».
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