Corso
Cusani 114
Solopaca 19 maggio 2007
COMUNICATO STAMPA
“Mezzetto”: unità di misura antecedente al 1885.
Da
qualche giorno la collezione di oggetti antichi
in esposizione al MEG (Museo Eno Gastronomico)
di Solopaca si è arricchita di un altro pezzo
molto pregiato e antichissimo, stiamo parlando
di un mezzetto. Cosa è, e cosa era il mezzetto?
Il
mezzetto era un cilindro a doghe di legno che
conteneva, rasato, 21,5 Kg. di cariossidi di
grano o di olive. Il peso dell’orzo e
dell’avena, messi nel medesimo strumento di
misurazione dei volumi, si aggirava sui 19
chilogrammi. Pertanto per ottenere un quintale
di grano erano necessari, all’incirca, cinque
mezzetti. Per un tomolo di terreno,
corrispondente ad 8575 mq. di superficie, erano
necessari quattro tomoli (il tomolo era doppio
di un mezzetto) di grano, da seminare a spaglio.
All’atto della trebbiatura, che si praticava
sull’aia, i contadini, pertanto, sulla base
della superficie di terreno che intendevano
coltivare a grano o ad altro tipo di cereale,
attraverso l’impiego del mezzetto, calcolavano
la quantità di semi che dovevano conservare per
l’autunno. Con l’avvento della stadera e,
successivamente della basculla, tale sistema di
misura dei volumi fu abbandonato. Il mezzetto
corrispondeva alla metà del tomolo (4287 metri
quadrati). Otto stoppelli di terreno formavano
un tomolo. Uno stoppello era pari a 1072 metri
quadrati di terreno. La nascita e lo sviluppo
del commercio dei beni spinsero gli uomini a
preparare svariate unita di misura, in base al
tipo e allo stato fisico d'ogni sostanza. Spesso
le unità di misura erano locali e servivano per
quantificare lunghezze, aree, volumi, intervalli
di tempo e pesi. Naturalmente, tutti gli
strumenti di una comunità umana erano imprecisi
e non corrispondenti con quelli d'altre comunità
con cui si tenevano gli scambi commerciali. Solo
dopo il 1885, le comunità nazionali e
internazionali, disposero d'unificate unità di
misura che, ancora oggi, sono d'uso comune.
Nella foto: Mezzetto esposto al MEG
In
onore di questo antico strumento di misura, sia
di terreno che di derrate, è stato realizzata
una qualità di vino, il mezzetto:
Colore/Profumo: rosato vivace - profumo
spiccatamente fruttato, fresco ed intenso.
Gradi:12,5°Uve: MONTEPULCIANO di antiche
selezioni provenienti dai vigneti di media età,
circa 10 anni, coltivati nel territorio del
comune di Mugoli secondo i principi
dell’agricoltura biologica.
Abbinamenti: per le sue caratteristiche
organolettiche è ideale per accompagnare
pietanze leggere, brodetti di pesce e formaggi
freschi. Vendemmia: La raccolta avviene nella
seconda settimana di ottobre in relazione alla
maturazione delle uve valutata mediante la
misurazione del grado zuccherino, del pi e
dell’acidità totale.
Vinificazione: La vinificazione avviene
applicando i moderni principi della
vinificazione in rosato. Le uve vengono
selezionate, diraspate e lasciate a contatto con
il mosto per circa 10-12 ore ad una temperatura
di circa 8-10°C. Il mosto fiore che si ottiene
dalla separazione delle bucce viene decantato,
addizionato di lieviti selezionati e lasciato
fermentare ad una temperatura di circa 15°C. Il
vino che si ottiene viene rapidamente separato
dalle fecce e conservato ad una temperatura di
circa 12°C fino al momento
dell’imbottigliamento. In tutte le fasi della
vinificazione per garantire e tutelare la
genuinità e la salubrità del prodotto vengono
rispettate le regole previste dai disciplinari
per la produzione dei vini biologici.
Conservazione: conservare in luogo fresco a
8-10°C tenendo la bottiglia coricata.
servire ad una T° di circa 10-12°C.
E’
possibile ammirare il mezzetto, al MEG di
Solopaca al Corso Cusani 114 – tel. 0824977901,
tutti i venerdì dalle 15.30 alle 19, tutti i
sabati, le domeniche e i giorni festivi dalle
9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.
MEG Ufficio Stampa
MEG(Museo Eno Gastronomico) Corso Cusani, 114 –
82036 Solopaca (BN) – tel. 0824977901 – fax
0824313673 – cell. 3394455829 – e-mail museomeg@gmail.com
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