3 giugno 2007
Cerreto, Pro Loco: i sassi di Matera
Giovanni Pio Marenna

 

 

Pro Loco Cerreto Sannita

COMUNICATO STAMPA (n. 6/2007)

Con la partenza fissata per le ore 6:00 da piazza Luigi Sodo, è iniziato stamane il programma della visita a Matera ed ai suoi celebri “Sassi” organizzato dalla Pro Loco di Cerreto Sannita. Gli antichi rioni, chiamati appunto "Sassi", assieme con le cisterne ed i sistemi di raccolta delle acque, sono la caratteristica peculiare di Matera. Il “Sasso Caveoso” ed il “Sasso Barisano", infatti, insieme al rione "Civita", formano un complesso nucleo urbano particolare e costituiscono il centro storico della città. Si tratta di originali ed antichi aggregati di case scavate nel tufo, a ridosso di un profondo burrone, la "Gravina". Alla fine del 1993, l'UNESCO ha dichiarato i “Sassi di Matera” Patrimonio dell'Umanità". Sono stati il primo sito dell'Italia meridionale iscritto dall’UNESCO. Essi rappresentano un ecosistema urbano straordinario, capace di perpetuare dal più lontano passato preistorico i modi di abitare delle caverne fino alla modernità.

I “Sassi di Matera” costituiscono un esempio eccezionale di accurata utilizzazione nel tempo delle risorse della natura: acqua, suolo, energia. La "città della pietra", centro storico di Matera scavato a ridosso del burrone “Gravina”, è abitata in realtà almeno dal Neolitico: alcuni tra i reperti trovati risalgono a 10mila anni fa, e molte delle case che scendono in profondità nel calcare dolce e spesso della gravina, sono state vissute senza interruzione dall'età del bronzo (a parte lo sfollamento forzato negli anni sessanta). Scavati e costruiti a ridosso della Gravina di Matera, una profonda gola che divide il territorio in due, i “Sassi di Matera” si distendono in due vallette, che guardano ad est, leggermente sottoposte rispetto ai territori circostanti. Questa posizione invidiabile, ha reso di fatto la città invisibile agli occhi dei suoi nemici per millenni, permettendole di passare pressoché indenne attraverso secoli di storia.

La scelta di questo sito, sebbene abbia garantito una estrema sicurezza all'abitato, ha comportato ai suoi abitanti enormi difficoltà nell'approvvigionamento delle acque. Di fatto i “Sassi” si trovano su di un enorme banco calcarenitico a circa 150 metri dal livello del torrente, mentre le colline d'argilla che li circondano ad ovest risultano essere troppo lontane, per una città che "costruita nell'ottica dell'assedio", doveva garantirsi l'autonomia al suo interno. Sin dai primi giorni quindi, i suoi abitanti concentrarono le loro energie, non tanto sulla costruzione delle case, quanto sullo scavo di cisterne e palombari e dei relativi sistemi di canalizzazione delle acque. Vista in quest'ottica Matera risulta essere uno dei più antichi e meglio conservati esempi di bio-architettura al mondo. Oltre ai “sassi”, la comitiva visiterà piazza Vittorio Veneto e gli ipogei, la chiesa rupestre del Santo Spirito del sec. XI, la Civita, gli esterni della Cattedrale romanica (al momento chiusa per restauro), piazza Pascoli ed il “piano” tra chiese ed architetture barocche. Insomma la visita a Matera sarà un viaggio fuori dal tempo, un viaggio nei pittoreschi e suggestivi scenari scelti da Mel Gibson per il film “The Passion” (ma anche da Michele Placido per “Del perduto amore”, da Giuseppe Tornatore per “L’uomo delle stelle” e da Pier Paolo Pasolini per “Il Vangelo secondo Matteo”), un viaggio che susciterà forti emozioni.

Cerreto Sannita, 01-06-2007                                                                     

 

ADDETTO STAMPA

Giovanni Pio MARENNA                                                                                                                                          

 

     

 Valle Telesina


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