Hospice’, aperto il confronto con i cittadini
Cerreto Sannita - L’Amministrazione incontra gli
abitanti della contrada dove si realizzerà la
struttura di ricovero
Il
sindaco spiega le ragioni della scelta.
Residenti pronti a capire. Bocciate sul nascere
idee di referendum
di
Loredana Di Leone
E’
durata circa due ore l’incontro che
l’amministrazione comunale ha convocato nella
contrada “Madonna della Libera”, nei locali
dell’edificio che dovrà essere adibito ad
Hospice. Una lunga prolusione del sindaco,
Antonio Barbieri, ha aperto il confronto. Il
primo cittadino ha parlato dell’obiettivo
dell’incontro: chiamare tutti a dare un
contributo in vista di una prospettiva positiva
per la popolazione. Ed ha invitato maggioranza e
minoranza ad ispirarsi al benessere della
comunità, evitando le polemiche sterili, che non
contribuiscono al buon governo. Barbieri ha
ricordato che l’utilizzo dell’edificio in cui si
trovava insieme alla folta platea ed ai
rappresentanti del consiglio comunale., era già
priorità definita durante la campagna elettorale
del 2004.
Ha
ricostruito, poi, i vari tentativi compiuti per
cercare di trovare una destinazione alla
struttura, fino a giungere alla domanda del 19
ottobre scorso, pervenuta dall’associazione
onlus “Hospice” che, dopo un sopralluogo, ha
presentato un progetto del quale si è discusso a
fine novembre. Barbieri ha fatto notare che “per
partire con il piede giusto” si è incaricato il
notaio di Cerreto che è anche ufficiale
pubblico, affinché preparasse un atto che
assicurasse i diritti del Comune e della
popolazione cerretese. Barbieri ha comunicato,
per sgombrare il campo da ogni dubbio, che
invierà una copia della delibera comunale,
redatta dalla segretaria, ad ogni famiglia della
contrada “Madonna della Libera” e, se possibile,
ad ogni nucleo familiare del paese, proprio
perché si verifichi quanto da lui affermato,
visto che, ha sottolineato, di essere pronto ad
ogni confronto ma di non poter accettare bugie.
Ha
riassunto i punti essenziali della convenzione:
numero di posti letto (15); possibilità per ogni
degente di avere l’alloggio per un familiare;
nel centro sono praticabili anche terapie per
patologie dolorose (nervo trigemino, per
esempio) dalle quali non sono esclusi i bambini;
supporto psicologico per la terapia del dolore;
spazio alla ricerca. Fondi per la creazione di
simili strutture sono considerati anche
dall’ultima finanziaria. Barbieri ha ricordato,
in base alla convenzione che si firmerà
prossimamente, che il primo gennaio 2008 si
opererà un primo riscontro sull’opera avviata
dall’associazione (che avrà in comodato d’uso la
struttura per trent’anni). Sempre in base agli
accordi presi, il Comune si è riservato
l’assunzione del personale amministrativo ed
ausiliario (fasce A, B. C contratto collettivo
nazionale) e la nomina del direttore scientifico
e della maggioranza dei componenti del comitato
di garanzia, vigilanza e controllo. Perciò per
Barbieri “sarebbe stato un delitto far scappare
via questa opportunità”.
Dai presenti si sono registrate alcune richieste
come la valorizzazione delle risorse
archeologiche e alcuni quesiti come il perchè
del mancato coinvolgimento della cittadinanza
prima della decisione, Più di uno ha fatto
notare di non essere d’accordo solo sulla
tipologia della destinazione, ritenendo
opportuno, in maniera preliminare un bando di
concorso per cercare di allargare le possibilità
di destinazione d’uso. Il consigliere Francesco
Gagliardi ha precisato di intervenire “senza
alcuno spirito polemico, ma solo ed
esclusivamente per chiarire la mia posizione e
quella della minoranza consiliare di fronte a
questa folta platea.
La
minoranza opera con responsabilità e senso di
lealtà, perché tutte le volte che si è trattato
di decidere per l’interesse della comunità di
Cerreto, abbiamo votato favorevolmente”. Ha
messo in evidenza che l’incontro effettuato
prima del consiglio con gli abitanti della
contrada, era stato di informazione preventiva e
che, proprio per questo, l’intero suo gruppo
aveva chiesto il rinvio di questo punto
all’ordine del giorno perché era giusto e
doveroso discuterne prima e a suo parere non
interveniva alcun motivo di fretta, visto che
l’accordo dovrebbe partire il primo febbraio.
Ha, poi, ribadito che un comodato gratuito
trentennale avrebbe potuto interessare altri
operatori o addirittura una cooperativa di
giovani della contrada, interessati a svolgere
iniziative consone al luogo. A seguire il
segretario del Prc, Vincenzo Di Lauro, pur non
avversando fondamentalmente la scelta, ha
chiesto che, per il futuro della contrada, se ne
potesse ancora discutere proponendo di annullare
la delibera e far partire un referendum.
Posizioni immutate a conclusione dell’incontro
anche se il sindaco ha ribadito che questo è
stato un primo incontro al quale seguiranno
altri confronti con tutta la popolazione. |