10 gennaio 2007
Cerreto, ‘Hospice’, aperto il confronto
Sannio Quotidiano  - 09-01-2007

 

 

Hospice’, aperto il confronto con i cittadini

Cerreto Sannita - L’Amministrazione incontra gli abitanti della contrada dove si realizzerà la struttura di ricovero

Il sindaco spiega le ragioni della scelta. Residenti pronti a capire. Bocciate sul nascere idee di referendum

di Loredana Di Leone

E’ durata circa due ore l’incontro che l’amministrazione comunale ha convocato nella contrada “Madonna della Libera”, nei locali dell’edificio che dovrà essere adibito ad Hospice. Una lunga prolusione del sindaco, Antonio Barbieri, ha aperto il confronto. Il primo cittadino ha parlato dell’obiettivo dell’incontro: chiamare tutti a dare un contributo in vista di una prospettiva positiva per la popolazione. Ed ha invitato maggioranza e minoranza ad ispirarsi al benessere della comunità, evitando le polemiche sterili, che non contribuiscono al buon governo. Barbieri ha ricordato che l’utilizzo dell’edificio in cui si trovava insieme alla folta platea ed ai rappresentanti del consiglio comunale., era già priorità definita durante la campagna elettorale del 2004.

Ha ricostruito, poi, i vari tentativi compiuti per cercare di trovare una destinazione alla struttura, fino a giungere alla domanda del 19 ottobre scorso, pervenuta dall’associazione onlus “Hospice” che, dopo un sopralluogo, ha presentato un progetto del quale si è discusso a fine novembre. Barbieri ha fatto notare che “per partire con il piede giusto” si è incaricato il notaio di Cerreto che è anche ufficiale pubblico, affinché preparasse un atto che assicurasse i diritti del Comune e della popolazione cerretese. Barbieri ha comunicato, per sgombrare il campo da ogni dubbio, che invierà una copia della delibera comunale, redatta dalla segretaria, ad ogni famiglia della contrada “Madonna della Libera” e, se possibile, ad ogni nucleo familiare del paese, proprio perché si verifichi quanto da lui affermato, visto che, ha sottolineato, di essere pronto ad ogni confronto ma di non poter accettare bugie.

Ha riassunto i punti essenziali della convenzione: numero di posti letto (15); possibilità per ogni degente di avere l’alloggio per un familiare; nel centro sono praticabili anche terapie per patologie dolorose (nervo trigemino, per esempio) dalle quali non sono esclusi i bambini; supporto psicologico per la terapia del dolore; spazio alla ricerca. Fondi per la creazione di simili strutture sono considerati anche dall’ultima finanziaria. Barbieri ha ricordato, in base alla convenzione che si firmerà prossimamente, che il primo gennaio 2008 si opererà un primo riscontro sull’opera avviata dall’associazione (che avrà in comodato d’uso la struttura per trent’anni). Sempre in base agli accordi presi, il Comune si è riservato l’assunzione del personale amministrativo ed ausiliario (fasce A, B. C contratto collettivo nazionale) e la nomina del direttore scientifico e della maggioranza dei componenti del comitato di garanzia, vigilanza e controllo. Perciò per Barbieri “sarebbe stato un delitto far scappare via questa opportunità”.

Dai presenti si sono registrate alcune richieste come la valorizzazione delle risorse archeologiche e alcuni quesiti come il perchè del mancato coinvolgimento della cittadinanza prima della decisione, Più di uno ha fatto notare di non essere d’accordo solo sulla tipologia della destinazione, ritenendo opportuno, in maniera preliminare un bando di concorso per cercare di allargare le possibilità di destinazione d’uso. Il consigliere Francesco Gagliardi ha precisato di intervenire “senza alcuno spirito polemico, ma solo ed esclusivamente per chiarire la mia posizione e quella della minoranza consiliare di fronte a questa folta platea.

La minoranza opera con responsabilità e senso di lealtà, perché tutte le volte che si è trattato di decidere per l’interesse della comunità di Cerreto, abbiamo votato favorevolmente”. Ha messo in evidenza che l’incontro effettuato prima del consiglio con gli abitanti della contrada, era stato di informazione preventiva e che, proprio per questo, l’intero suo gruppo aveva chiesto il rinvio di questo punto all’ordine del giorno perché era giusto e doveroso discuterne prima e a suo parere non interveniva alcun motivo di fretta, visto che l’accordo dovrebbe partire il primo febbraio. Ha, poi, ribadito che un comodato gratuito trentennale avrebbe potuto interessare altri operatori o addirittura una cooperativa di giovani della contrada, interessati a svolgere iniziative consone al luogo. A seguire il segretario del Prc, Vincenzo Di Lauro, pur non avversando fondamentalmente la scelta, ha chiesto che, per il futuro della contrada, se ne potesse ancora discutere proponendo di annullare la delibera e far partire un referendum. Posizioni immutate a conclusione dell’incontro anche se il sindaco ha ribadito che questo è stato un primo incontro al quale seguiranno altri confronti con tutta la popolazione.

 

     

 Valle Telesina


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