30 luglio 2007
Cerreto, ospedale: quel sì di Barbieri alla soppressione
Sannio Quotidiano

 

 

 

Punti nascita, quel sì di Barbieri alla soppressione

 

Cerreto Sannita / Ospedale, il consigliere provinciale Gagliardi evidenzia i paradossi dell’azione del sindaco Finanziaria 2005, l’allora deputato votò per la chiusura dei reparti che assistono meno di 400 nati all’anno

Francesco Gagliardi, consigliere provinciale dei Ds e Componente della minoranza consiliare del “Blocco”, chiamato in causa dalle dichiarazioni del sindaco Barbieri, risponde attraverso una nota che ci ha inviato e che pubblichiamo integralmente.

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Leggendo l’intervista rilasciata da Barbieri al “Sannio” dello scorso 25 luglio, ho istintivamente sorriso anche perché mi è tornata alla mente una frase del giornalista Curzio Maltese il quale, ai tempi del governo Berlusconi, così scriveva: “nella destra italiana scarseggiano i comici, forse perché molti sono stati collocati in politica”.

E così, nel pieno rispetto dell’intelligenza dei lettori che ben conoscono lo spessore umano e morale del personaggio, avevo pensato in un primo momento di non intervenire, anche perché sbugiardare Barbieri è diventato un po’ come “sparare sulla Croce Rossa”. Visto però che il “nostro”, colto per l’ennesima volta in fallo, ha sfogato la sua rabbia sparando genericamente nel mucchio, nel vano tentativo di scaricare sue gravissime responsabilità sulla Regione “comunista”, sulla “becera” minoranza consiliare e sul sottoscritto, corre l’obbligo di fare qualche breve precisazione. Si premette che Barbieri, confermando che le sue iniziative sono solo degli spot pubblicitari, evita accuratamente di rispondere alle continue accuse di inefficienza mossegli della minoranza sulla sua dissennata gestione amministrativa che sta portando il paese allo sfascio, e parte all’attacco sull’unico argomento che gli consente di ritagliarsi un po’ di notorietà sui giornali, nel vano tentativo di assurgere a paladino delle popolazioni Sannite in una causa che non ha mai sposato.

Così il “nostro”, nell’anno di grazia 2007, chiamato pesantemente in causa per la sua latitanza dalla opposizione consiliare, ricorda di essere sindaco di un paese dove da decenni esiste un ospedale, solo quando un provvedimento del dirigente dell’Asl Bn 1, peraltro da tempo annunciato, dispone la chiusura degli importanti reparti di ostetricia e pediatria.

Finora, però, e per tantissimi anni, Barbieri si è sempre disinteressato dei problemi del nostro nosocomio, forse anche perché, come molti ricorderanno, fino a poco tempo fa qualche suo stretto familiare aveva partecipazione diretta nella gestione di una clinica privata e lo stesso Barbieri, in qualità di presidente del collegio dei revisori, si occupava con oculatezza ed estrema attenzione dei bilanci della stessa clinica.

Senza volere tediare troppo i lettori chiediamo: dove era Barbieri quando per lunghi anni sono rimasti bloccati i lavori di adeguamento dell’ospedale a Pronto soccorso attivo, per dotarlo, tra l’altro, anche di una rianimazione?

Era “parcheggiato” in Parlamento, lautamente retribuito, mentre l’amministrazione del “Blocco” guidata dal sottoscritto, si attivava al fine di fare approvare la perizia di variante dalla Giunta Bassolino, che provvedeva in tal senso con delibera del 7 giugno 2002, consentendo la ripresa dei lavori. Dove era Barbieri quando alla fine dello scorso anno è stata disposta la chiusura delle sale operatorie dell’ospedale per motivi igienici, ed il sottoscritto, in qualità di consigliere provinciale, si è recato il giorno successivo dal dr. De Stefano per invitarlo a porre in essere tutti i provvedimenti necessari alla immediata riapertura?

E’ rimasto in religioso silenzio per oltre un mese, convocando poi, in maniera “grottesca” e senza preavviso, un consiglio comunale aperto sull’argomento… il giorno dopo la riapertura delle sale operatorie! Dove era Barbieri quando un anno fa veniva lanciato dal sottoscritto l’allarme per la grave situazione in cui versava l’ospedale di Cerreto, sia nel corso di un convegno organizzato dal partito della Rifondazione Comunista, sia nel corso di un Consiglio provinciale aperto sul tema della sanità? Era probabilmente al mare o “in tutt’altre faccende affaccendato”.

Ma, toccando l’aspetto più grave della vicenda, ci chiediamo dove era Barbieri quando, al momento della approvazione della legge finanziaria 2005, veniva ratificato un accordo precedentemente raggiunto in sede di conferenza Stato-Regioni che disponeva la “soppressione dei punti nascita che assistono meno di 400 nati all’anno” determinando, così le conseguenze che tutti conosciamo in danno dell’ospedale di Cerreto? Era in Parlamento, ad alzare la mano per assecondare “il capo”, pur se si trattava di approvare una norma che penalizzava il nostro nosocomio. Ed ora, paradossalmente, Barbieri propone ricorso al Tar contro gli effetti di una legge da lui stesso approvata. Siamo al grottesco! Barbieri, conoscendo la situazione dell’ospedale di Cerreto, aveva il preciso dovere di bloccare o, almeno, di non votare quel provvedimento. Invece ha miseramente taciuto e adesso tenta vanamente di difendersi, lanciando accuse squallide e infondate sugli avversari politici, e avventurandosi in dichiarazioni pericolosamente trionfalistiche circa l’esito del ricorso al TAR. In questa intricata situazione, qualcuno potrebbe giocarsi la carta di addebitare alla minoranza la volontà di non far riaprire i reparti del nosocomio: niente di più falso!. Tutto il nostro operato degli ultimi dieci anni testimonia quanto sia infondata questa eventuale bugia; però non possiamo non far risaltare gli errori di chi, quando avrebbe potuto agire efficacemente, non ha mosso un dito, anzi ... Oggi, invece, cadendo dal letto e svegliandosi all’improvviso, scopre che, a Cerreto Sannita, in contrada Cesine di Sopra, esiste un ospedale intitolato a Maria delle Grazie”.

 

 

     

 Valle Telesina


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