Le
anomalie di Cerreto Sannita e i soldi pubblici
sprecati
Tra i compiti più importanti di
un’Amministrazione Pubblica c’è la prestazione
di servizi ai cittadini. Tale prestazione può
essere assicurata direttamente dall’Ente o
esternalizzata, cioè affidata alla gestione di
enti o privati esterni. In ogni caso, deve
essere svolta secondo criteri di
Efficienza, Efficacia ed
Economicità.
L’efficienza misura il rapporto tra i ricavi
conseguiti ed i costi sostenuti; l’efficacia
indica la miglior interpretazione, cioè il più
alto grado di soddisfazione dei bisogni della
popolazione; l’economicità indica il rapporto
tra il più alto livello di utilità che si può
ottenere con il minor impiego di risorse. Per
quanti sforzi facciamo, cercando di essere
obiettivi, non si riesce a capire quale sia il
criterio che guida l’Amministrazione comunale di
Cerreto Sannita nella sua azione.
Alle primissime lezioni di un qualsiasi corso di
economia per la gestione, soprattutto delle
aziende pubbliche, insegnano che quando si
decide di esternalizzare un servizio vanno
considerati numerosi fattori, sia economici che
non. Quando si parla di bisogni pubblici e di
servizi da fornire alla collettività che si
amministra si deve tener conto principalmente
della qualità del servizio fornito e della sua
rispondenza alle esigenze che è preposto a
soddisfare.
Alla luce dei fatti, siamo convinti che
nell’affidare il servizio di accertamento –
riscossione dell’imposta comunale sulla
pubblicità ed il diritto sulle pubbliche
affissioni e la TOSAP alla GOSAF SpA di
Montesarchio sono altri i fattori considerati.
Non si può certo pensare che abbiano pensato di
agevolare i cittadini, perché tutto è diventato
complicato e in alcuni casi impossibile.
Ci
siamo preoccupati di incontrare uno dei
responsabili della GOSAF dieci giorni prima di
affiggere i manifesti, per chiedere
delucidazioni sulle modalità da seguire per
pagare quanto dovuto. Ci è stato assicurato che
era possibile recarsi sul comune (stanza di
fronte all’ufficio tecnico) il giorno prima di
affiggere i manifesti perché dal lunedì al
venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, ci sarebbe stato
un addetto che avrebbe provveduto ad espletare
la procedura necessaria, predisponendo il
bollettino per il pagamento (non più effettuato
direttamente ma presso l’ufficio postale).
Per non correre rischi siamo andati sul comune 3
giorni prima nell’orario indicato ma,
l’incaricato era sceso a prendere un caffè
(nulla da obiettare) ma, non è più tornato, ha
pensato di andare via prima (alle 11.00 circa).
Desiderosi di rispettare le regole e non pensare
di aggirarle, siamo ritornati sul comune il
giorno seguente ma, l’incaricato non è proprio
venuto. L’assenza si è registrata anche durante
la festività di Sant’Antonio e qualche volta si
registra la domenica. Crediamo sia semplice
pensare a quali siano i mancati guadagni per il
nostro comune.
Per quanto attiene ai criteri da seguire,
l’efficacia è semplice escluderla visto che è
stato necessario andare sul comune ben 3 volte,
senza concludere nulla, e se ci fosse stato
l’incaricato bisognava andare all’ufficio
postale. Quindi, per il cittadino è diventato un
po’ più complicato!!! Con questi orari più
“ristretti”, trovare l’incaricato è una
questione di fortuna e poi non si riesce a
pagare la tassa.
Vengono meno anche gli altri criteri che
avrebbero dovuto guidare l’affidamento
dell’incarico: non è certo possibile parlare di
efficienza ed economicità (pensate alle perdite
economiche)! Resta un mistero o forse è molto
più semplice di quanto sembra. Il criterio
utilizzato è quello che di solito accompagna la
gestione della cosa pubblica da parte di questa
Amministrazione: la ricerca del potere e del
tornaconto personale e il pagamento di cambiali
elettorali. Non importa se nella ricerca
spasmodica di raggiungere questi obiettivi si
calpestino i diritti dei cittadini, si
complichino le procedure necessarie o si
sprechino i soldi pubblici, per cui è poi
necessario AUMENTARE LE TASSE!
Siamo in perfetta controtendenza rispetto
all’orientamento normativo che condanna tutti i
comportamenti appena elencati, continuando ad
emanare leggi e Principi che vanno nella
direzione opposta e che a Cerreto si preferisce
ignorare. Sarebbe impensabile applicarli perché
interromperebbero il sistema di politica
clientelare a cui certi soggetti sono abituati e
di cui non possono fare a meno perché è l’unico
sistema che permette loro di conservare il
potere a cui sono tanto affezionati…
GRUPPO CONSILIARE “BLOCCO PER CERRETO”
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