29 giugno 2007
Cerreto, anomalie e soldi pubblici sprecati
Roberto Stanziano

 

 

Le anomalie di Cerreto Sannita e i soldi pubblici sprecati

 

Tra i compiti più importanti di un’Amministrazione Pubblica c’è la prestazione di servizi ai cittadini. Tale prestazione può essere assicurata direttamente dall’Ente o esternalizzata, cioè affidata alla gestione di enti o privati esterni. In ogni caso, deve essere svolta secondo criteri di Efficienza, Efficacia ed Economicità.

 

L’efficienza misura il rapporto tra i ricavi conseguiti ed i costi sostenuti; l’efficacia indica la miglior interpretazione, cioè il più alto grado di soddisfazione dei bisogni della popolazione; l’economicità indica il rapporto tra il più alto livello di utilità che si può ottenere con il minor impiego di risorse. Per quanti sforzi facciamo, cercando di essere obiettivi, non si riesce a capire quale sia il criterio che guida l’Amministrazione comunale di Cerreto Sannita nella sua azione.

 

Alle primissime lezioni di un qualsiasi corso di economia per la gestione, soprattutto delle aziende pubbliche,  insegnano che quando si decide di esternalizzare un servizio vanno considerati numerosi fattori, sia economici che non. Quando si parla di bisogni pubblici e di servizi da fornire alla collettività che si amministra si deve tener conto principalmente della qualità del servizio fornito e della sua rispondenza alle esigenze che è preposto a soddisfare.

 

Alla luce dei fatti, siamo convinti che nell’affidare il servizio di accertamento – riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità ed il diritto sulle pubbliche affissioni e la TOSAP alla GOSAF SpA di Montesarchio sono altri i fattori considerati. Non si può certo pensare che abbiano pensato di agevolare i cittadini, perché tutto è diventato complicato e in alcuni casi impossibile.

 

Ci siamo preoccupati di incontrare uno dei responsabili della GOSAF dieci giorni prima di affiggere i manifesti, per chiedere delucidazioni sulle modalità da seguire per pagare quanto dovuto. Ci è stato assicurato che era possibile recarsi sul comune (stanza di fronte all’ufficio tecnico) il giorno prima di affiggere i manifesti perché dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, ci sarebbe stato un addetto che avrebbe provveduto ad espletare la procedura necessaria, predisponendo il bollettino per il pagamento (non più effettuato direttamente ma presso l’ufficio postale).

 

Per non correre rischi siamo andati sul comune 3 giorni prima nell’orario indicato ma, l’incaricato era sceso a prendere un caffè (nulla da obiettare) ma, non è più tornato, ha pensato di andare via prima (alle 11.00 circa). Desiderosi di rispettare le regole e non pensare di aggirarle, siamo ritornati sul comune il giorno seguente ma, l’incaricato non è proprio venuto. L’assenza si è registrata anche durante la festività di Sant’Antonio e qualche volta si registra la domenica. Crediamo sia semplice pensare a quali siano i mancati guadagni per il nostro comune.

 

Per quanto attiene ai criteri da seguire, l’efficacia è semplice escluderla visto che è stato necessario andare sul comune ben 3 volte, senza concludere nulla, e se ci fosse stato l’incaricato bisognava andare all’ufficio postale. Quindi, per il cittadino è diventato un po’ più complicato!!! Con questi orari più “ristretti”, trovare l’incaricato è una questione di fortuna e poi non si riesce a pagare la tassa.

 

Vengono meno anche gli altri criteri che avrebbero dovuto guidare l’affidamento dell’incarico: non è certo possibile parlare di efficienza ed economicità (pensate alle perdite economiche)! Resta un mistero o forse è molto più semplice di quanto sembra. Il criterio utilizzato è quello che di solito accompagna la gestione della cosa pubblica da parte di questa Amministrazione: la ricerca del potere e del tornaconto personale e il pagamento di cambiali elettorali. Non importa se nella ricerca spasmodica di raggiungere questi obiettivi si calpestino i diritti dei cittadini, si complichino le procedure necessarie o si sprechino i soldi pubblici, per cui è poi necessario AUMENTARE LE TASSE!

 

Siamo in perfetta controtendenza rispetto all’orientamento normativo che condanna tutti i comportamenti appena elencati, continuando ad emanare leggi e Principi che vanno nella direzione opposta e che a Cerreto si preferisce ignorare. Sarebbe impensabile applicarli perché interromperebbero il sistema di politica clientelare a cui certi soggetti sono abituati e di cui non possono fare a meno perché è l’unico sistema che permette loro di conservare il potere a cui sono tanto affezionati…

 

GRUPPO CONSILIARE “BLOCCO PER CERRETO”

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it