“Halloween è la festa del demonio”.
Il
parroco paupisano don Raffaele Pettenuzzo ha
affidato a questa breve ma incisiva espressione
la sua battaglia nei confronti della festa di
origini americane.
Lo
ha fatto domenica scorsa, non a caso durante la
santa messa dei fanciulli.
Ancora una volta, dunque, il prete venuto dal
Nord si evidenzia come una delle voci più forti
che si registrano nel Sannio contro questo
evento che non esita a definire come una
“manifestazione di paganesimo”. Anzi il prete va
oltre, arrivando a definire questa festa come la
festa di Lucifero.
Già lo scorso anno, ricordiamo, il parroco
paupisano tuonò contro questa festa che cade la
sera del 31 ottobre (una data particolarmente
importante per il calendario religioso che nella
giornata successiva celebra la festa di tutti i
Santi). In quell’occasione don Raffaele non
esitò a definire Halloween come la “festa
dell'ignoranza e della superstizione. E' una
festa pagana – inveì dal pulpito – a cui si sono
aggiunti poi elementi tratti dalla cultura
esoterica, magica. Il tutto mascherato sotto la
forma della festa e del divertimento”.
Infatti, durante questa serata si vedono i
bambini travestiti che fanno visita alle
famiglie per ottenere i dolci e pronunciano la
frase diventata famosa quanto la festa “dolcetto
o scherzetto”. Ma da questa espressione del
mondo dei ragazzi si è poi innescata un vortice
consumistico che ha trasformato questa festa in
qualcosa di meno innocente ed infantile. Tanto è
vero che l’attacco di don Raffaele ha sempre
preso spunto proprio da questa frase.
“Questa espressione in un'altra lingua, quella
del mondo in cui ha avuto origine la festa, si
scrive 'trick-or-treat' e letteralmente
significa trucco o divertimento. Ma il
significato originale – ha sempre spiegato don
Raffaele – è 'maledizione o sacrificio'”.
Da
qui i suoi ripetuti appelli al mondo della
scuola ed alla famiglia che giocano “un ruolo
fondamentale”. Sono proprio loro, infatti, le
istituzioni preposte ad “istruire ed inculcare
ai ragazzi e bambini le verità nascoste dietro
questo rito di massa”. E don Pettenuzzo non ha
mai celato i suoi riferimenti anche al
collegamento con il mondo dell’esoterismo.
“Tra gli oggetti che vengono venduti in
occasione di Halloween – affermò lo scorso anno
– ci sono amuleti usati nelle pratiche di
stregonerie. Quindi non bisogna dimenticare che
le disastrose conseguenze dell'inalazione magica
non sono immediate ma si possono manifestare
anche a distanza di anni in depressioni, crisi e
violenze”.
Ma
don Raffaele non si è fermato alle parole ed è
passato anche ai fatti. Non a caso proprio
l’anno scorso ha istituto un nuovo momento
comunitario proprio in occasione della vigilia
della festa di tutti i Santi. Un momento che si
consumerà anche quest’anno: la recita
comunitaria del santo Rosario alle ore 24.00 nel
cimitero comunale, davanti al luogo di sepoltura
di don Tommaso Boscaino, il parroco paupisano
scomparso qualche anno addietro.
Per il giorno dei santi, poi, oltre alle diverse
celebrazioni eucaristiche alle ore 19.00, sempre
nella chiesa parrocchiale, santa messa solenne e
al termine processione per le vie del paese con
le icone di tutti i Santi venerati nella
parrocchia. E saranno nove le statue che la
processione accompagnerà per le vie principali
del centro paupisano: Sant'Antonio da Padova
(patrono del paese), Santa Teresa del Bambino
Gesù, San Nicola, San Donato, Sant'Antonio
Abate, l'immagine di Maria Santissima, Santo
Stefano, Santa Lucia e San Vito.
Il
momento poi sarà reso più suggestivo anche dalle
vesti che indosseranno i portatori delle statue
nonché dalle tante candele che porteranno i
numerosi fedeli che parteciperanno. |