15 gennaio 2007
S.Salvatore, unione con Telese Terme?
Stefano Avitabile

 

 

14 Gennaio 2007

 
S. SALVATORE TELESINO & TELESE TERME INSIEME ???
Si è tenuto a San Salvatore Telesino in prov. di Benevento una interessante conferenza programmatica sulla possibile unione tra i due comuni principali della Valle Telesina : Telese Terme e San Salvatore Telesino.
“ Le associazioni tra Comuni e gli istituti legislativi che le regolano, quale strumento di sviluppo economico, sociale e culturale “ è stato il tema proposto dal Centro Sociale Polivalente “L’ Età d’Oro della Vita” presieduto da Alberto Pacelli.
Sono intervenuti il Prof. Avv. Michele Della Morte docente di diritto pubblico Università del Molise e l’ Architetto Alfredo Di Patria noto urbanista.

 
Un’occasione questa per temperare le diatribe in atto tra le due Amministrazioni confinanti su problemi comuni, in virtù della presenza di entrambi i primi cittadini : Giuseppe Creta in carica a San Salvatore Telesino e Gennaro Capasso sindaco della cittadina termale. Era presente, inoltre, una nutrita platea composta oltre dagli amministratori comunali anche da diversi rappresentati di associazioni locali e attenti cittadini di entrambe le municipalità.
 

 

 

Con la premessa di annullare un campanilismo regressivo e studiare la fattibilità di attivare un Ente sovracomunale che coordini le attività urbanistiche, commerciali e turistiche delle due comunità gemini, ha aperto i lavori Alberto Pacelli che ha moderato il dibattito al posto dell’assente giornalista Luciano Lombardi.
Il Professore Della Morte, poi, ha sapientemente illustrato i vari percorsi giuridici da intraprendere per poter finalizzare un concreto progetto di concorso tra i due enti locali, sottolineando al pubblico presente “…che la cooperazione dei comuni non è più un esigenza ma comincia ad essere una necessità per il principio di sussidiarietà…”.
Il competente oratore ha distinto l’intinerario possibile con due modalità :
 
1)     la COOPERAZIONE INTERCOMUNALE che è la condotta associativa più stabile ed importante;
2)     la COLLABORAZIONE INTERCOMUNALE metodo più informale con minore istituzionalizzazione del rapporto.
 
A conclusione del suo intervento, l’oratore ha evidenziato come in Lombardia  sono avviati ben 66  piani d’unione a differenza di alcune regioni meridionali dove questa “pratica” è ancora chimerica, sebbene non vi sia alcuna coercizione legislativa alla fusione.
…dipende dalla cultura politica delle singole amministrazioni a favorire o meno la creazione di una struttura operativa integrata, di realizzare delle attività di segreteria congiunte, di programmare una gestione collettiva delle acque e dei rifiuti…”
ha chiuso così l’intervento il giovane docente di diritto pubblico Michele Della Morte.
 

 

Ha dato lustro all’evento la declamazione del noto urbanista Alfredo Di Patria il quale ha messo in risalto al pubblico presente che le comunità di Telese Terme e San Salvatore Telesino devono ora necessariamente impostare un nuovo modello di sviluppo per riequilibrare un territorio che inizia già a presentare connotazioni urbane non a misura d’uomo.
Un excursus storico, semplice, ma interessante è stato il punto focale dell’intervento del Di Patria che ha sottolineato come i due comuni hanno “…chiaramente una storia comune…” dalla Telesia sannitica, che seppe fronteggiare ROMA a quella romana che ostentava ben 15.000 abitanti distribuiti in una pianta urbana di gran spessore e fu capostipite di tutti gli insediamenti successivi.
Le popolazioni di Telesia presentano una continuità temporale e unitaria sia nel ducato longobardo che nella contea angioina fino al 1349, quando un violento terremoto cancella per ben 5 secoli il nome di Telesia.
La modifica tettonica e l’affiorare delle risorse minerarie e dell’acqua sulfurea frantumano la popolazione consegnando a San Salvatore Telesino la continuità abitativa della gloriosa Telesia.
Ha ricordato ancora il Di Patria che fino all’unita d’Italia esisteva solo il nucleo di San Salvatore Telesino ; l’intraprendenza e la lungimiranza di Edoardo Minieri fa venire alla luce la nuova “Telesia” intuendo che l’acqua sulfurea è una risorsa economicamente di grande rilevanza, ribaltando così completamente la situazione locale.
San Salvatore Telesino, emarginato dallo sfruttamento di questa “fonte” di guadagno -ha spiegato ancora l’urbanista Di Patria- è diventato un comune a se stante, ma gemello di Telese.

 
Allora cosa serve alle comunità per ritornare ai vecchi fasti romani ???
 
Un PIANO REGOLATORE INTEGRATO SOVRACOMUNALE che coordini gli sviluppi urbanistici delle due cittadine, senza pressioni politiche, rinunciando alle ritrosie governative e alla gelosia personale, esaltando le differenze in modo che si tutelino le caratteristiche specifiche dei due comuni.
San Salvatore Telesino deve essere il “corredo” residenziale di Telese Terme; l’artificiosità della divisione delle due lande deve essere superata perché la comunità è unica, come storicamente si evince.
 
L’invito ad aprire un tavolo comunitario permanente è sbocciato in una palese necessità; ora si attende il passo successivo dalle due istituzioni governative.
 
Per la cronaca, la serata è sfociata poi, in una infruttuosa polemica (…che poteva essere evitata…) conseguenza di incomprensioni politiche e culturali tra le due amministrazioni.
 
 
Stefano Avitabile

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it