Intervento riferito a: Biomasse, il cittadino Frittelli chiede chiarezza

 

 

7 settembre 2007
Biomasse, ma quanti conoscono il PEA?
Luciano Frittelli

 

 

Nel mio precedente intervento avevo posto alcune domande, ponendo in correlazione alcuni interventi contrastanti, e sinceramente credevo che qualcuno avrebbe risposto almeno a qualcuna di queste domande: invece il silenzio è stato totale.

 

Allora ho scaricato il PEA, ho letto quanto è stato detto in questi giorni, e ho esaminato il resoconto del Consiglio Provinciale di oggi 6 settembre, e qualche risposta sono riuscito a darmela da solo, anche se nel frattempo sono sorti altri dubbi.

 

-        Il PEA prevede centrali a biomasse?

La risposta è SI (pag. 331 Tomo 2)

 

-        Il PEA individua possibili localizzazioni degli impianti?

                            La risposta è NO (pag. 345 Tomo 2)

 

-        San Salvatore Telesino e Reino figurano tra le possibili localizzazioni?

                            La risposta è NO

 

E qui nasce il primo dubbio:

il Presidente Nardone, in apertura del Consiglio, ha detto che bisogna dare credibilità alle istituzioni, e che il Piano deve essere modificato con le stesse modalità con cui è stato approvato.

Ma se per l’impianto era stata prevista una localizzazione diversa da San Salvatore Telesino, non occorreva una modifica del Piano, visto che gli studi erano stati fatti per San Marco dei Cavoti?

 

Il consigliere Lucio Rubano ha detto di astenersi perché la maggioranza deve risolvere i problemi al suo interno: posizione legittima se si trattasse di un problema politico, ma non credo che il problema in questione si possa definire politico, visto che in ballo c’è la salute dei cittadini.

 

Sempre durante il Consiglio, il consigliere Giuseppe Creta dice che non si può ignorare la voce della popolazione della Valle Telesina, e che pertanto non vuole le dimissioni, ma non vuole neanche gli impianti: è legittimo cambiare idea anche a 180°, ma è doveroso illustrare minuziosamente le motivazioni, che non possono essere quelle di agire, come dice Nardone, sull’onda di pressioni estemporanee.

 

Il consigliere Giuseppe Lamparelli ha detto che il 20 agosto il Consiglio ha chiesto una pausa per capire: dopo aver approvato un Piano di oltre 400 pagine, realizzato da un partenariato composto dall’Università degli Studi del Sannio, dall’ENEA e dalla Fondazione Idis-Città della Scienza?

 

Il consigliere Raffaele Barricella ha addirittura dichiara di aver votato, senza ancora aver capito di cosa si tratta: mi dispiace che abbia problemi di precarietà visiva, e gli auguro naturalmente di rimettersi al più presto, ma forse avrebbe potuto farsi spiegare più approfonditamente cosa doveva votare oppure astenersi.

 

Il consigliere Francesco Gagliardi  dice che si deve ancora chiarire se le centrali verranno fatte e quali, prima di decidere dove: potrei sapere quanto è costata la realizzazione del PEA, che descrive un impianto da realizzare a San Marco dei Cavoti con tanto di tempi di realizzazione e valutazione economica (pag 347 Tomo 2)? E quanto costeranno i vari comitati tecnico scientifici necessari per riesaminare il tutto?

 

Il Presidente Nardone ha detto che “bisogna dare credibilità all’Ente, guai a perderla”.

Sono parole sacrosante, che sottoscrivo in pieno, e che terrò ben presente come cittadino quando sarò chiamato ad esprimere il mio voto; e in quella occasione terrò ben presenti anche i nomi degli attuali consiglieri.

 

Grazie.

Luciano Frittelli

 

 

     

 Valle Telesina


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