Intervento riferito a: Biomasse, risposte al cittadino Frittelli

 

 

9 settembre 2007
Biomasse, risposta a Gianluca Aceto
Luciano Frittelli

 

 

Caro Gianluca,

ti ringrazio per la tua esauriente trattazione dell’argomento “inceneritori”, e ovviamente non posso che essere d’accordo sul fatto che la soluzione del problema passa necessariamente dal riciclo, che anzi deve essere un punto di partenza.

 

Ma il tuo articolato discorso mi fa sorgere un dubbio che ti esporrò alla fine di queste note.

 

Per ora vorrei solo farti notare che il mio intervento mirava a porre l’accento sulla totale confusione che si è generata a causa di discorsi e dichiarazioni totalmente contrastanti, spesso supportati da dati inoppugnabili se presi singolarmente, ma che andrebbero invece contestualizzati in quadro più generale per costituire un valido supporto scientifico.

 

Inoltre volevo sottolineare, come ho fatto anche in un intervento successivo, quelle che a mio parere sono le responsabilità dei politici nella gestione del problema rifiuti, e infatti tu dici che “la logica del profitto ha travolto la politica e le istituzioni”, ma la politica è fatta da persone che dovrebbero avere l’onestà intellettuale di assumersi le proprie responsabilità e trarne le conseguenze; invece quando non si riesce a fare qualcosa, o la si fa male, è sempre colpa di qualcun altro, o addirittura della burocrazia come ho sentito dire al Sindaco Capasso in una intervista (mi sembra sui lavori della filiera termale): ma chi rappresenta la burocrazia?

 

Infine avevo posto domande alle quali non c’è risposta nel tuo intervento, e in nessun’altro intervento, nè mi sono mai chiesto (come fa intendere il titolo dato ad una mia nota successiva) quanti conoscono il PEA, perché io stesso non l’ho certamente studiato a fondo, e forse non è il caso di farlo, visto quello che vale.

 

E allora torno al dubbio di cui dicevo all’inizio:

·         il riciclo deve essere il punto di partenza di una gestione corretta del ciclo dei rifiuti;

·         occorre pertanto una raccolta differenziata efficiente ed efficace;

·         Telese è stata tappezzata di manifesti per ricordare a noi cittadini che differenziare conviene (o conveniva?);

·         io mi sono dato da fare sin dall’inizio per effettuare una raccolta più corretta possibile, applicando regolarmente il codice a barre sui sacchi di raccolta (lo faccio ancora);

·         ho anche più volte segnalato disfunzioni (chiedere all’assessore Fuschini);

·         ho sempre pensato che tutti gli inizi sono difficili, ma che con il tempo le cose migliorano.

 

Faccio quindi una domanda, non all’amico Gianluca, ma al consigliere di opposizione:

 

·         perché non viene più usato il codice a barre?

·         a che punto (in percentuale) siamo con la raccolta differenziata?

·         partirà mai la raccolta porta a porta?

·         in altre parole, riusciremo a metterci in regola con i livelli previsti dalla legge, o dobbiamo aspettarci il commissariamento?

 

In conclusione io sono stufo di sentire un coro di “faremo” da una parte e “si dovrebbe fare” dall’altra, perché la realtà è che se non si fa qualcosa subito, e non al più presto, l’alternativa non sarà tra “inceneritore si, inceneritore no” ma potremo solo scegliere se incenerire i rifiuti o mangiarli.

 

Spero che tra una primaria e l’altra nel centrosinistra, o tra una cena ad Arcore e un weekend in Sardegna nel centrodestra, i politici trovino il tempo per discutere seriamente la questione, altrimenti potrei decidere lo sciopero elettorale, e che si eleggano da soli.

 

Grazie.

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it