Comitato Civico
contro la costruzione
dell'INCENERITORE
a San Salvatore Telesino e a Reino
San
Salvatore Telesino, 06 settembre 2007
L’INGANNO NELL’INGANNO
Come Comitato Civico dobbiamo chiedere scusa a
tutti i lettori dei nostri comunicati per un
grave equivoco creato finora anche per nostra
responsabilità.
Quando abbiamo scritto la lettera aperta al
Presidente Nardone abbiamo sostenuto che
l’impianto progettato per San Salvatore Telesino
non era coerente con il Piano energetico
Ambientale dato che nel PEA non erano previsti
impianti a biomasse della grandezza e potenza
delle due Centrali di Reino e San Salvatore
Telesino. Ne è scaturito un attivo e
interessante dibattito tra coloro che, come noi,
hanno discusso della fondamentale assenza nella
Provincia di Benevento di BIOMASSE e del rischio
abbastanza concreto di camuffare nelle biomasse
parte del CDR disponibile in Regione.
Invece la Vocem/ ABM, ad un certo punto, ha
deciso di cambiare completamente richiesta di
autorizzazione in nome della “ massima
trasparenza” e poiché il CDR non sarebbe più
stato conveniente, ha richiesto direttamente
un’autorizzazione per bruciare RIFIUTI. Noi lo
abbiamo scoperto un po’ alla volta, ma è stato
solo nello scrivere la relazione per l’Audizione
alla Regione Campania che abbiamo potuto
accedere a gran parte delle carte e
documentarlo.
Un
INGANNO nell’INGANNO.
A
San Salvatore Telesino non c’è nessun progetto
di Centrale che prevede di bruciare Biomasse. Se
cosi fosse stato, come per la Centrale di Reino,
l’autorizzazione sarebbe stata richiesta secondo
il D.Lgs 387/03, mentre per l’impianto di San
Salvatore Telesino è stata chiesta ai sensi
degli artt.27 e 28 del D.Lgs 22/97 che molti
ricorderanno come il Decreto Ronchi, quello sui
RIFIUTI!!
Non hanno bisogno di nascondersi dietro quantità
di biomasse inesistenti o nella programmazione
del PEA dove non sono previste grandi centrali
di biomasse. Non hanno bisogno di nascondere il
contenuto dei camion a controlli periodici, sono
autorizzati, è un INCENERITORE autorizzato dalla
legge. Ieri ne abbiamo parlato a lungo con il
responsabile dello studio sull’impatto
ambientale della Vocem, l’architetto Visalli che
ce ne ha spiegato le motivazioni economiche.
A
questo punto la domanda più importante è:
possibile che nessuno abbia capito tutto questo?
Al Consiglio Provinciale si è discusso per ore,
ancora, di progetti di centrale di biomasse a
San Salvatore, il Presidente Nardone ha
continuato a parlare di stoppie, resti di
granoturco, ramaglie da bruciare… Invece alla
Regione avevamo parlato di una lista lunghissima
di “Codici CER” che non sono altro che
RIFIUTI. Non che la Regione non lo sapesse, le
autorizzazioni vengono da li.
Bene, abbiamo tutti un altro argomento su cui
produrre documenti, dissertazioni e tanto
altro.Per la centrale di Reino si continuerà a
parlare di BIOMASSE e noi ribadiamo che non
vogliamo che sia costruito neanche quello, non è
un problema ideologico, è un nostro diritto
opporci ad un progetto che sarebbe un disastro
ecologico, e la smettano tutti coloro che
vorrebbero accettare compromessi su questo
argomento, le centrali a biomasse nascondono
solo la realtà più che il sospetto che per
biomasse vengano spacciati sempre e solo
rifiuti.
A
San Salvatore Telesino non potremo mai più
parlare dell’inganno di un termovalorizzatore
perché del vecchio progetto della Vocem resta
solo il nome.
Si
chiama Inceneritore, è autorizzato a bruciare
rifiuti.
Svegliatevi, leggete davvero le carte, (come
sempre ci consiglia il presidente Nardone) ,e
adesso lottiamo solo contro un inceneritore,
senza perdere tempo con tutti quelli che
discutono su cosa siano le biomasse e su quante
tonnellate se ne producono in Campania o nella
provincia di Benevento.
Non si può continuare a guardare, occorrono
azioni concrete.
Referente Comitato Civico
Maria Pia Cutillo
comitatocivicotm@libero.it
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