29 settembre 2007
Inceneritori, la classe politica ha fallito
Maria Pia Cutillo

 

 

Comitato Civico

 contro la costruzione

dell'INCENERITORE

a San Salvatore Telesino e a Reino

 


 

Assemblea Pubblica svolta

Mercoledì 26 settembre ore 16.30

 Sala Provinciale di S.Maria la Nova (Napoli)

 

in preparazione della
Manifestazione nazionale di

 Napoli del 13 Ottobre 2007

 


La classe politica ha fallito,

avvelenando la Campania e le nostre vite!

 

No all’incenerimento dei rifiuti ed alle megadiscariche.

  • Per la raccolta differenziata porta a porta, il riciclo, il trattamento a freddo e la riduzione a monte dei rifiuti,
  • per la fine del commissariamento straordinario e un nuovo piano rifiuti concordato davvero con le comunità,
  • per un autentico monitoraggio ed un intensa attività di bonifica contro lo sversamento illegale di rifiuti tossici,

costruiamo una nuova democrazia dal basso

per la difesa della salute,

dei territori e dei beni comuni.

 

Manifesto della RETE CAMPANA

PER LA DIFESA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE

 

 

 

(Foto riferite alla Manifestazione nazionale Rifiuti zero Napoli 19 Maggio 07.

Autore Andrea Pioltini . Copyright)

 

Nella mattina del 26 c'è stato un presidio convocato dai movimenti dei disoccupati sotto la sede del comune di Napoli per fissare data confronto tra comune e comitati su alternative in termini di gestione rifiuti, come deliberato dallo stesso consiglio comunale a Luglio in seguito alle mobilitazioni di Luglio.

(Segue comunicato)

Mai come in Campania

e mai come in questo momento

la tutela dell’ambiente e della salute

sono strettamente collegate alla questione democratica

nel suo significato più proprio:

nella sua dimensione sociale.

 

L’incancrenimento trasversale della classe politica in comitato d’affari, il bassolinismo come sistema, ha nuovamente espropriato i ceti subalterni di informazione, di risorse e di potere decisionale per incidere sul futuro e sulla qualità della propria vita.

Intanto la crisi ambientale sembra miracolosamente scomparsa! In realtà è solo occultata: la promessa di decine di miliardi di euro in arrivo nei prossimi anni viene spregiudicatamente utilizzata per azzittire il dissenso dei principali gruppi economici e delle varie burocrazie.

Una situazione non dissimile da quella che abbiamo conosciuto per la ricostruzione dal terremoto e che ha lasciato nella nostra regione solo le macerie degli sprechi, della speculazione e del rinsaldamento degli interessi mafiosi.

Così, l’annunciata inaugurazione del mega-inceneritore di Acerra non sarebbe più soltanto la pietra tombale rispetto alla vera raccolta differenziata e ad un piano rifiuti ambientalmente compatibile, non esprimerebbe soltanto il disprezzo verso una comunità che da tempo si batte per difendere la propria terra, ma sarebbe un sigillo all’operazione di autolegittimazione di questo ceto politico per gestire anche i nuovi profitti…

L’esperienza dei comitati ambientalisti in rete, delle comunità in lotta per la difesa della propria terra (da Lo Uttaro a Serre, ad Acera, Giugliano, Terzigno…) rappresenta un antidoto possibile a questi processi, se riaccende, però, il confronto pubblico per una nuova democrazia dal basso.

E con essa la possibilità di scelte ambientali radicalmente diverse, in grado di trovare soluzioni per una regione sempre più avvelenata e che registra ormai i tassi tumorali più alti d’Europa! Rilanciamo la lotta: la manifestazione del 19 maggio è stata solo l’inizio!

 

Referente comitato civico

Maria Pia Cutillo

comitatocivicotm@libero.it

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it